Chiaravalle Centrale, reddito di inclusione: dall' 1 dicembre domande in Comune

Il consigliere comunale con delega alle politiche sociali, Bruno Santoro, informa che, dal prossimo 1 dicembre, si potrà fare domanda anche presso gli uffici della sede municipale di Chiaravalle Centrale per il Reddito di inclusione (Rei), la “misura di contrasto alla povertà” voluta dal governo.

Il beneficio in denaro parte da un minimo di 187 euro per una sola persona fino al massimo di 485 euro mensili (per la precisione 5.824,80 euro l'anno) per famiglie composte da 5 o più persone. E' destinato, tra gli altri, alle famiglie con figli minori, disabili, donne in gravidanza a 4 mesi dal parto e over 55 disoccupati. Il reddito di inclusione “prevede un beneficio economico erogato attraverso l’attribuzione di una carta prepagata emessa da Poste Italiane ed è subordinata alla valutazione della situazione economica e all’adesione a un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa. Il beneficio economico sarà erogato per un massimo di 18 mesi, dai quali saranno sottratte le eventuali mensilità di Sostegno per l'inclusione attiva (Sia) percepite”.

La misura sarà attiva dal 1 gennaio 2018. Potranno fare domanda i nuclei familiari con Isee inferiore ai 6.000 euro, aventi un valore del patrimonio immobiliare diverso dalla casa di abitazione non superiore a 20.000 euro e un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro. La soglia può salire di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro.

La domanda andrà presentata in Comune e l'ente trasferirà la documentazione all'Inps entro 15 giorni. L'istituto di previdenza, poi, verificherà i requisiti entro 5 giorni. Potranno chiedere il Reddito di inclusione anche i cittadini dell'Unione europea o gli extracomunitari con permesso di lungo soggiorno purché risiedano in Italia in via continuativa da almeno 2 anni al momento di presentazione della domanda.

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Chiaravalle Centrale, dal Comune pasti caldi per famiglie e soggetti bisognosi

Pasti caldi per le famiglie e i soggetti bisognosi o in condizioni di difficoltà. E' l'iniziativa avviata già da alcuni giorni a Chiaravalle Centrale grazie all'impegno del consigliere comunale con delega ai Servizi Sociali, Bruno Santoro, di concerto con l'intera squadra di maggioranza.

Il cibo da destinare alle persone svantaggiate viene recuperato dal servizio di mensa scolastica, senza nulla togliere, ovviamente, ai ragazzi e senza nessun costo aggiuntivo per l'amministrazione. Infatti, sono i pasti che risultano, di giorno in giorno, in sopravanzo in sede di refezione scolastica a essere finalizzati a scopi solidaristici. Il recupero e la ridistribuzione agli indigenti delle eccedenze alimentari è, quindi, anche una efficace azione di contrasto degli sprechi alimentari oltre che una “buona pratica” dell'amministrazione che va nel senso della solidarietà verso i più bisognosi.

La distribuzione è stata affidata al Centro di Volontariato Sociale che già da tempo svolge attività di Banco Alimentare. La media, al momento, è di 12/14 unità che quotidianamente usufruiscono del servizio. “E' solo una prima iniziativa - argomenta il consigliere Santoro. - E' mia intenzione coinvolgere anche tutte le altre associazioni di volontariato presenti sul territorio, su ambiti specifici e per settori di competenza”.

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