'Ndrangheta: Commissione d'accesso per due Comuni calabresi

Nell’ambito dei poteri di accesso e di accertamento, il prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao  ha nominato le commissioni incaricate di accertare la sussistenza di eventuali tentativi di infiltrazione mafiosa nelle Amministrazioni comunali di Cassano allo Jonio e Corigliano Calabro.

La commissione d’accesso per il Comune di Cassano allo Jonio è composta dal Viceprefetto aggiunto, Vito Turco, dal Capitano dell’Arma dei carabinieri, Francesco Barone e dal Funzionario del Provveditorato interregionale opere pubbliche Sicilia e Calabria, Francesco Trecroci.

La commissione d’accesso per il Comune di Corigliano Calabro è, invece, composta dal Viceprefetto,Filippo Romano, dal Dirigente in quiescenza del ministero dell’Interno, Antonio Scozzese e dal Sottotenente della guardia di finanza, Giulio Tavanzo.

L’attività di accertamento per entrambi i comuni avrà la durata di tre mesi prorogabili in caso di necessità di ulteriori tre mesi.

Viabilità: al Consiglio comunale di Mongiana ci sarà anche il comitato per la "Trasversale"

Il Comitato “Trasversale delle Serre - 50 anni di sviluppo negato” parteciperà alla seduta straordinaria di consiglio comunale convocata dai sindaci dei comuni di Mongiana e Fabrizia e dalla Commissione Straordinaria di Nardodipace, per il giorno 9 marzo alle ore 17, presso il Museo delle Reali ferriere borboniche.

All'ordine del giorno, le estreme condizioni di degrado della rete viaria interna nella zona delle Serre e delle Preserre.

“Mentre le nostre strade comunali e provinciali cadono a pezzi - scrive in una nota il Comitato - l'Anas non fa che perdere ancora tempo, procedendo a passo di lumaca nella realizzazione della Trasversale delle Serre. Una superstrada che potrebbe dare risposte immediate alle esigenze di sviluppo del territorio e che, invece, alla luce degli inaccettabili cronoprogrammi su cui si intestardisce l'Anas, verrà completata (se verrà completata) tra altri 50 anni. Basti pensare alla vicenda di Monte Cucco, dove l'inaugurazione di un piccolo tratto di Trasversale si è trasformata in un'epopea: prima gli attentati, poi l'esercito, adesso le varianti. Per non dire della bretella abbandonata di Gagliato: un disastro che dura da anni. Vorremmo capire come e quando l'Anas abbia intenzione di aprire al traffico questi lotti di superstrada, considerato che le scadenze si avvicinano e nulla si muove sui cantieri. Nel contempo, purtroppo, registriamo anche la costante disattenzione della politica regionale sul caso in questione e, più in generale, sulle problematiche delle nostre aree interne. Nonostante le ripetute richieste di aiuto partite dai sindaci e dalla popolazione del comprensorio, la Regione Calabria si è limitata ad annunciare interventi mai, finora, realizzati, condannando, di fatto, all'isolamento decine di comuni e migliaia di cittadini calabresi. Insomma, diciamocelo chiaramente, questo territorio non è in agenda”. “Riteniamo fondamentale a questo punto - conclude la nota - che giorno 9 si faccia sentire forte la voce della protesta popolare, con una grande mobilitazione civile e democratica che metta a nudo le inadempienze dell'Anas e l'inerzia della politica, a fronte di una problematica gravissima che richiederebbe, sicuramente, maggiore impegno e attenzione”.

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"Sboccia la riserva delle Valli Cupe", venerdì il dibattito

Un dibattito a più voci per illustrare la legge istitutiva della Riserva Naturale ‘Valli Cupe’ approvata all’unanimità dal Consiglio regionale a dicembre 2016. Il convegno, intitolato “Sboccia la Riserva nelle Valli Cupe”, si terrà venerdì 10 marzo con inizio alle ore 16.30 nell’Auditorium di “Porta del Parco” a Sersale (in un’area espositiva di circa 1000 mq che comprende anche un Planetario digitale da 45 posti).

 La legge regionale, proposta dal consigliere Mimmo Tallini, è stata approvata all’unanimità dalla commissione ambiente e subito dopo dall’Aula.

L’iter legislativo che ha coinvolto tutti i soggetti interessati è durato un anno.

Al convegno prenderanno parte, oltre a Tallini e Bevacqua, Orsola Reillo, direttrice generale del dipartimento Ambiente della Regione e Antonella Rizzo, assessore regionale all’Ambiente. Trarrà le conclusioni il vicepresidente della Regione Antonio Viscomi. E’ prevista la partecipazione del generale Aloisio Mariggiò, commissario di “Calabria Verde”, della commissaria del Parco nazionale della Sila Sonia Ferrari, del responsabile nazionale per le Aree Protette di Legambiente Antonio Nicoletti e della storica dell’arte Anna Gastel, presidente del Festival “MiTo” realizzato dalle città di Milano e Torino.

Dopo i saluti del sindaco di Sersale, Salvatore Torchia, sarà l’etnobotanico Carmine Lupia - promotore, assieme alla cooperativa “Segreti Mediterranei” presieduta da Rossella Capellupo, dell’esperienza naturalistica di successo della Sila Piccola - a spiegare nascita e sviluppo delle Valli Cupe. Un’area che rientra, con i suoi fitti boschi e il variopinto quadro d’ambienti, negli itinerari di prestigiose guide nazionali ed internazionali di turismo (“Cento luoghi incantati da vedere nella vita”- Rizzoli- e la guida internazionale “Lonely Planet”). In breve: un modello di sviluppo dal basso che - in questa parte storicamente svantaggiata del Paese - nel tempo è riuscito:

1) a creare interesse diffuso, coinvolgendo le scuole e le Università ma anche esperti e persino la prestigiosa Società Botanica Italiana che nel 2008 ha scelto la Calabria, segnatamente le Valli Cupe, per quattro giorni di escursione scientifica;

2) a stimolare la formazione di una fitta rete di iniziative economiche per la valorizzazione dei prodotti del territorio, ad incominciare dalle tante proposte enogastronomiche che puntano sulla qualità e la genuinità delle materie prime.

Modera il dibattito il capo ufficio stampa del Consiglio regionale Romano Pitaro. In mattinata, prima del convegno, è possibile partecipare nel Planetario ad “un viaggio in orbita visionando frammenti di meteoriti e copie in scala della navicella Apollo” con la guida del professor Francesco Bevacqua.

Nel corso della manifestazione saranno illustrate le 10 foto più belle sull’area “Valli Cupe” e proiettati due filmati: uno della BBC, realizzato da Andrew Graham-Dixon, critico d’arte inglese, e da Giorgo Locatelli, chef italiano a Londra; il secondo da Geo & Geo (un programma di Rai3).

Scura, Oliverio e la sanità dei primari

La lettera aperta di Scura a Oliverio è di una chiarezza che non ammetterebbe repliche; ma figuratevi se Oliverio si zittisce, di fronte all’unico argomento che gli interessa: la sanità.

 Oliverio, penserebbe qualche forestiero, è un medico, un infermiere, o, in alternativa, un taumaturgo e mago, da essere così attento alla salute? No, e, ripeto, a lui non importa la salute, importa la sanità, che è tutt’altra roba: la sanità sono uscieri, guardarobieri, alabardieri, camerieri, giardinieri… e, se proprio avanza qualche spicciolo, anche medici. I medici, a Oliverio, poco interessano: se mai, i primari! Sì, è vero che, di solito e altrove, uno prima di diventare primario dev’essere medico: però, altrove; in Calabria, non è proprio indispensabile.

 Facciamo l’esempio dell’elicottero. L’elicottero, come tutti sanno e anche Oliverio, è un aggeggio che vola (-ttero, dal greco pteròn, ala); poco cambia se vola da qui oppure da lì, tanto ci mette quasi lo stesso tempo. È dunque meglio avere tre postazioni con, diciamo, tre elicotteri a testa, totale nove; che quattro postazioni con due, totale otto. Se ci sono altri interessi e comodi, pazienza.

 Lo stesso per un pronto soccorso. È meglio avere tre reparti con, diciamo, tre letti a testa, totale nove; che quattro reparti con due, totale otto. Se ci sono altri interessi e comodi, pazienza.

 Ma i primari… i primari, ragazzi? Intanto, vediamo se sono primari o degli scassatissimi “facenti funzioni”, cioè dei raccomandati senza titoli e senza meriti: non mi fate parlare. E poi, che mi serve, un primario, se non ci sono medici, o se i medici vanno ancora avanti a “posti letto” e a “degenze”, in un mondo dove le tecnologie permettono di operare e dimettere in mezza mattinata? Tecnologie banali, altrove, mica fantascienza; e qui ancora andiamo a primari come ai tempi del dottor Terzilli.

 Ma Oliverio si cura della sanità, parola che, avete capito, non è affatto sinonimo di salute, ma di stipendi. E Oliverio non si cura di altro. Siccome ognuno deve parlare di quello che sa, io parlo di cultura: e Oliverio è anche assessore alla cultura o qualcosa di simile. Ebbene, la Regione Calabria fa zero politica culturale. Già, la cultura ha bisogno di cultura, non di primari.

 La sola politica culturale di Oliverio è tenersi amici tv e giornali. Forza, Scura!

 A proposito, che dice, l’opposizione? Muta come la notte!

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Controlli dei carabinieri nel reggino, due persone in manette

I carabinieri della Tenenza di Rosarno hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino extracomunitario, Jean Paul Yoda Yire, di 27 anni. Sebbene sottoposto alla misura degli arresti domiciliari a seguito di ordinanza emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, il giovane è stato notato dai militari, impegnati in un normale servizio di controllo del territorio, mentre girovagava a piedi in località diversa dal luogo di espiazione della pena cui era sottoposto.

Espletate le formalità di rito, è stato, quindi, tradotto davanti al giudice di Palmi per la celebrazione del rito direttissimo, su disposizione del pm di turno presso la Procura della Repubblica.

Inoltre, a seguito di mirata e pregressa attività investigativa, in ottemperanza di un'ordinanza di applicazione di una misura cautelare personale emessa dal tribunale di Palmi,  i militari hanno tratto in arresto Francesco Fiumara, ventiseienne del luogo, ritenuto responsabile del reato di danneggiamento. In concorso con altri, nel 2016,  il giovane avrebbe incendiato la vettura di proprietà del cognato, M.A., trentottenne del luogo.

Al termine delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

 

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Volley: la Tonno Callipo alza bandiera bianca con la Lube

La Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia esce sconfitta in gara 1 dei quarti di finale Play Off Scudetto UnipolSai. Troppo forte la Cucine Lube Civitanova che si è imposta con un secco 3-0 sui giallorossi. La squadra allenata dall’ex coach giallorosso gira a mille e per la compagine di mister Kantor è veramente difficile poter rispondere colpo su colpo. L’assenza di Geiler in posto 4 rende, peraltro, ancora più difficile il compito a Coscione e compagni sono andati ko di fronte ad una Lube super concreta. Coach Kantor ha provato a cambiare in corsa l’assetto dei suoi nel terzo set, ma nel lungo periodo i marchigiani hanno mostrato in ogni fondamentale la loro superiorità. Ma c’è da sorridere anche per la trasferta in terra marchigiana per la Tonno Callipo. Nel corso del secondo e terzo set, ha fatto il suo esordio in assoluto in SuperLega il giovane libero Ernesto Torchia, classe 1998, che è entrato in seconda linea (nel ruolo di schiacciatore) al posto di Carlos Eduardo Barreto Silva. Dunque, l’ennesimo prodotto del vivaio giallorosso che compie il proprio esordio nella massima serie e, dopo quello di Corrado (avvenuto sempre all’Eurosuole Forum di Civitanova) ecco la prima volta per Ernesto Torchia che, peraltro, si è disimpegnato assai bene nelle tre volte in cui è stato chiamato a rispondere in ricezione alle bordate degli avversari.

LA CRONACA DEL MATCH

PRIMO SET – Al via Kantor schiera Coscione al palleggio, Michalovic opposto, Costa e Diamantini al centro, Barreto Silva e Alves Soares in posto 4, Marra libero. Il tecnico della Lube, Blengini, deve fare a meno di Kaliberda e Candellaro e punta su Christenson al palleggio, Sokolov opposto, Cester e Stankovic al centro, Juantorena e Kovar di banda, Grebennikov libero. Parte subito forte la Lube che si porta avanti sull’8-3. Costa accorcia con l’ace dell’8-5 e due attacchi consecutivi di Thiago Alves portano la Tonno Callipo a -2 sul 10-8. La Lube però riprende la marcia e allunga fino al massimo vantaggio sul 20-9. Coach Kantor inserisce Izzo e Rejlek per Coscione e Michalovic, ma il divario è troppo netto e i cucinieri si impongono con il parziale di 25-13.

SECONDO SET – Prova a stare in partita la Tonno Callipo con l’ace di Barreto Silva che porta i suoi sotto 5-4, ma i padroni di casa trovano il break con il muro vincente su Michalovic (11-7). Thiago Alves mette palla a terra (17-12), prima che i marchigiani allunghino ancora sul 19-12 con Cester e Sokolov. Fa il suo ingresso in campo Ernesto Torchia in seconda linea, ma sulla falsa riga del primo set, la Tonno Callipo si spegne e da il via libera a Stankovic e compagni che conquistano il set 25-15 dopo l’attacco vincente di Sokolov.

TERZO SET – Ci sono Barone e Rejlek in campo al posto di Costa e Michalovic e la Tonno Callipo gioca con un piglio diverso disputando una buona prima parte di terzo set. I giallorossi trovano due volte il break con Rejlek (4-6) e con Barreto Silva (9-11). Sokolov sale in cattedra e con due ace porta i suoi avanti 14-12. La Lube allunga ancora e trova il massimo vantaggio fino al 21-15, vantaggio che rimane inalterato fino al fischio finale con la Tonno Callipo che cede con il punteggio di 25-20.

Cucine Lube Civitanova - Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 3-0 (25-13, 25-15, 25-20)

Cucine Lube Civitanova: Christenson 7, Juantorena 10, Stankovic 5, Sokolov 18, Kovar 9, Cester 8, Pesaresi 0, Cebulj 0, Grebennikov (L). N.E. Candellaro, Casadei, Corvetta. All. Blengini.

Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia: Coscione 1, Barreto Silva 11, Costa 4, Michalovic 4, Alves Soares 4, Diamantini 7, Rejlek 3, Izzo 0, Marra (L), Barone 2, Torchia 0. N.E. Corrado. All. Kantor.

ARBITRI: Gnani, Simbari.

NOTE: durata set: 21', 22', 22'; tot: 65'.

Calabria, sulla cultura è necessario cambiare rotta

" Quello della cultura e dei beni culturali è il motore di rilancio e della crescita della nostra regione", ricordava giustamente il presidente della Regione Mario Oliverio il 12 ottobre 2015, dieci mesi dopo il suo insediamento.

" È sul piano culturale - egli aggiunse - che si vince la sfida che i prossimi anni ci propongono;  l'investimento sulla cultura deve tendere ad un nuovo approccio, ad un senso comune  che consenta di costruire un futuro libero da atteggiamenti negativi. Un investimento al quale non possiamo e non dobbiamo rinunciare per affermare una nuova consapevolezza, libera da tare ataviche e lontana da ogni vittimismo. Sosterremo questo percorso [....]".  

Parole al vento? Mi auguro di no, anche per aver direttamente vissuto in questa Regione tale "sfida" con non poche delusioni, ma anche con qualche indimenticabile risultato. Ne cito uno: quello ottenni come incaricato per il Giubileo  del 2000 dall'allora presidente Giuseppe Nisticò.

Di fronte alle scarsissime risorse previste per Calabria in base alla legge del 23 dicembre 1996 n* 551 dal Ministero dei lavori pubblici, mi lamentai con il ministro Paolo Costa, il quale rispose: " La Calabria non è sulla via Francigena,  e non ha nulla da spartire con il Giubileo". 

Lo contraddissi subito, ricordando che era stato proprio Gioacchino da Fíore a perorare il ripristino del Giubileo, avviato poi nel 1300 da papa Bonifacio VIII . 

Si passò di conseguenza dai previsti 9 miliardi di lire a 39! con stupore dal funzionario della Regione, che ignorava tale circostanza . 

Le tare ataviche della cultura vanno - a mio avviso - individuate sopratutto nella pressoché impreparata burocrazia dell' assessorato alla Cultura, arroccata/ o costretta solo per far quadrare i conti, e  pertanto spesso incapace di individuare e risolvere i problemi connessi alla cultura, come ebbi a far presente da Presidente della Commissione Stato- Regione.

Come si può pretendere per esempio di finanziare un progetto di pubblicazione di un interessante opera mettendo a disposizione un contributo nel mese di settembre e pretendere che essa venga edita entro il mese di dicembre ( in base al bilancio annuale) pena la non erogazione del medesimo ? 

Non parlo di ipotesi, ma di evento successo davvero con buona ( anzi mala) sorte dell'autore.

Guardando sul sito della Regione da più di un anno non si notano bandi adeguati per interessanti iniziative ( come ad es. quella  che anni fa prevedeva l'inventario  dei beni culturali presenti in Calabria o trasferiti sopratutto in Europa da Dresda a S. Pietroburgo, da Roma a Berlino, da Parigi a Bruxelles ecc.). 

Mi auguro che davvero si cambi rotta, sopratutto per offrire opportunità alle giovani generazioni di lavorare e conoscere la propria terra, guidati da collaudati esperti.

La speranza è l'ultima a morire.

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Doppia scossa di terremoto nel mar Tirreno calabrese

Doppia scossa di terremoto nel mar Tirreno meridionale, non lontano dalla costa calabrese.

I due eventi tellurici sono stati rilevati alle 18,56 ed alle 22,20 di ieri. Nel primo caso, il sisma ha avuto una magnitudo di 2.3 ML, mentre nel secondo è stata di 2.4 ML.

L'epicentro è stato localizzato, rispettivamente a 5 ed a 170 chilometri di profondità, in un braccio di mare compreso tra Rosarno, in provincia di Reggio Calabria e Capo Vaticano, in provincia di Vibo Valentia.

In entrambe le circostanze, la scossa non è stata avvertita dalla terraferma.

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