Cipressi del cimitero tagliati senza motivo, una denuncia

 I Carabinieri forestale della Stazione di Rossano hanno denunciato per abuso d’ufficio il responsabile dell’ufficio tecnico comunale di Caloveto. La denuncia è scattata a seguito di accertamenti eseguiti dai militari in merito al taglio di cipressi avvenuto questa estate nel locale cimitero. Il taglio aveva destato stupore da parte di diversi cittadini, i quali avevano esternato i loro profondo dissenso attraverso i social. Tali manifestazioni non sono passate inosservate ai militari i quali intrapresa una attività d’indagine hanno accertato ed acquisito gli atti generati dal comune che prevedevano il taglio di “alcuni alberi” all’interno dell’area cimiteriale ed in prossimità. Alberi che facevano presupporre in alcuni casi uno stato di pericolo, uno di questi aveva danneggiato con le sue radici una tomba ed altri i cui rami caduti sui locali rappresentavano un pericolo.

Tali motivazioni hanno indotto il Comune a tagliare tutte e 23 le piante di cipresso presenti all’interno del cimitero di Caloveto, scatenando così le proteste di gran parte dei cittadini. Dagli accertamenti, per i quali è scaturita la denuncia, è invece emerso che le piante tagliate godevano di buona salute e che non vi erano danni evidenti alle tombe poste nei pressi dei cipressi e che non c’era alcuna necessità del taglio di tutte le piante esistenti nell’area cimiteriale, in quanto non c’erano le paventate lesioni o danneggiamenti dei loculi o altri tipi di pericolo per la presenza delle piante.

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Taglio abusivo di alberi, denunciate tre persone

Nel corso di alcuni controlli effettuati nei giorni scorsi, in località "Liboia" del comune di Caloveto, i carabinieri forestali del Gruppo di Cosenza hanno denunciato due titolari di ditte boschive ed un esecutore di lavori, per estirpazione senza autorizzazione, deturpamento e distruzione di bellezze naturali.

In particolare, il controllo, avvenuto su due aree separate, ha permesso di riscontrare, in entrambi i casi, in aree interessate al taglio di eucalipto anche l’estirpazione ed il taglio di lentisco e ginestra.

L’attività avrebbe dovuto essere autorizzata dalla regione Calabria, ovvero dal competente “Settore Area territoriale Settentrionale” di Cosenza. Oltre al deferimento sono state elevate sanzioni amministrative per 20 mila euro.

I militari hanno posto sotto sequestro, anche, una vasta area boschiva di circa 46 ettari, in località Finaita-Comunello-Torno di Longobucco, nella quale sono state rinvenuti circa mille ceppaie di Cerro provenienti da tagli furtivi.

Il taglio ha comportato un danno di forte rilevanza paesaggistica, ambientale, naturalistica con forte ripercussione sull’ecosistema e la biodiversità in una zona Sic ( Sito d'interesse comunitario) denominata “Foreste Rossanesi”.

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