Carenze igieniche, chiuso un caseificio

Un allevatore è stato denunciato dai carabinieri forestale della Stazione di Scalea per gestione illecita di rifiuti e abusivismo edilizio.

La denuncia è scattata durante un controllo effettuato, in presenza dei tecnici comunali e della polizia locale, in un’azienda zootecnica in località “Piano del Fico”, nel comune di Santa Domenica Talao (Cs), dove i militari hanno rilevato la presenza di  strutture adibite a stalla, fienile e locale mungitura prive di titolo abilitativo.

Le opere, inoltre, sarebbero state realizzate in un'area sottoposta a vincolo idrogeologico.

Durante l’attività di controllo, gli uomini dell’Arma hanno scoperto anche che i reflui zootecnici e le acque prodotte dal locale mungitura venivano scaricati direttamente sul terreno.

Pertanto, al titolare dell’azienda sono stati contestati i reati di realizzazione abusiva di opere edile e abbandono o deposito incontrollato di rifiuti  non pericolosi  e immissione degli stessi in acque superficiali o sotterranee.

Inoltre, dopo aver riscontrato una serie di carenze igienico - sanitarie e strutturali, oltre alla mancata tracciabilità degli alimenti ed al corretto aggiornamento dei registri previsti dal manuale di autocontrollo Haccp, i militari hanno elevato una sanzione amministrativa di 4.500 euro, disponendo la chiusura del caseificio presente nell’azienda.

  • Published in Cronaca

Carenze igienico sanitarie all'ospedale Annunziata di Cosenza, sequestrate 7 sale operatorie

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza, i carabinieri della Compagnia di Cosenza unitamente ai militari del NAS stanno procedendo al sequestro preventivo, con facoltà d’uso condizionata, di sette sale operatorie dell’ospedale civile dell’Annunziata di Cosenza

Ad essere oggetto delle attenzioni degli uomini dell'Arma sono le sale operatorie dei reparti di chirurgia generale e ortopedia, dove è presente anche una sala di day surgery per oculistica.

Il provvedimento, disposto dal sostituto procuratore Donatella Donato, sotto la supervisione del procuratore capo Mario Spagnuolo e del procuratore Aggiunto Marisa Manzini, scaturisce dagli accertamenti svolti dagli uomini della Benemerita che hanno eseguito approfondite ispezioni anche con l’ausilio del personale dello Servizio prevenzione igiene e sicurezza smbienti di lavoro (SPISAL) di Catanzaro.

I risultati dei controlli hanno evidenziato una serie di carenze sotto il profilo igienico-sanitario con particolare riferimento a rischi di contaminazione derivanti dalla promiscuità nel ciclo sporco-pulito, dalla presenza di locali adibiti a stoccaggio di rifiuti speciali in aree non previste, nonché dal mancato rispetto dei parametri microclimatici e microbiologici previsti con la pressurizzazione delle sale operatorie. Sono state, inoltre, contestate violazioni in tema di sicurezza dell’ambiente di lavoro.

Infine, nel provvedimento di sequestro sono state indicate una serie di prescrizioni a cui è subordinata la facoltà d’uso, in caso contrario l’utilizzo delle sale operatorie è da ritenersi interdetto.

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