Nascondeva la cocaina negli slip, arrestato 31enne

Un 31enne, M.G., originario della provincia di Reggio Calabria, è stato arrestato perchè trovato in possesso di poco meno di 75 grammi di cocaina.

 In particolare, l'uomo stava percorrendo, in auto, una strada di Lamezia Terme, quando è stato fermato dalla polizia.

Gli agenti hanno, quindi deciso, di effettuare una perquisizione personale, nel corso della quale, occultati negli slip del 31enne sono stati rinvenuti un involucro ed una bustina di cellophane contenenti lo stupefacente. Nella tasca del giubbino sono stati trovati, invece, 1400 euro in banconote di vario taglio. Il tutto è stato posto sotto sequestro.

Dopo le formalità di rito, M.G. è stato arrestato e tradotto nella casa circondariale di Catanzaro.

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Traffico internazionale di stupefacenti, confiscati beni per oltre 1,3 milioni di euro

Al termine delle indagini eseguite nell’ambito dell’operazione denominata “Puerto Connection”, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica della città dello Stretto, i finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno dato esecuzione a un decreto di confisca, emesso dalla Sezione misure di prevenzione del locale Tribunale, di beni immobili, autovetture e disponibilità finanziarie per oltre 1,3 milioni di euro.

Destinatario del provvedimento è il 36enne Antonio Femia, già indagato nell’ambito dell’operazione “Puerto Liberado” volta al contrasto del traffico internazionale di sostanze stupefacenti, ed arrestato a gennaio del 2015 dopo una latitanza di oltre sei mesi.

Ritenuto affiliato con i ruoli, nel tempo, di “picciotto”, “sgarrista” e  “camorrista” alla cosca di ‘ndrangheta Ursino egemone nel territorio del comune di Gioiosa Ionica, Femia è considerato dagli inquirenti uno dei promotori di un' associazione per delinquere dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 36enne, mediante continui viaggi in Sud America, era in grado di interfacciarsi con una serie di sodali e fornitori di cocaina al fine di far arrivare al porto di Gioia Tauro ingenti quantità di sostanze stupefacenti.

In ragione delle evidenze investigative, confermate nel giudizio di primo grado, i finanzieri hanno avviato, in sinergia con la Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, l’approfondimento dei profili patrimoniali e finanziari dell’attività illecita, al fine di far emergere eventuali ricchezze non giustificate, alla luce dei redditi dichiarati e dell’attività economica svolta.

Le attività hanno, quindi, permesso alle fiamme gialle d' individuare: una villa con finiture di pregio, un appartamento, tre terreni, un' impresa, due autovetture, cinque rapporti finanziari (oltre a 128 mila euro in contanti). I patrimonio, del valore di 1.348.567 euro, era nell’effettiva disponibilità di Femia.

Pertanto, dopo essere stati sottoposti a sequestro, i beni sono stati confiscati.

Salgono, così, a 5.681.258,98 euro i valori dei beni mobili, immobili e finanziari complessivamente confiscati alle persone coinvolte dell' operazione “Puerto Connection” 

Giro di droga nel cosentino, arrestate tre persone

Due giovani sono stati posti agli arresti domiciliari ed altri due hanno ricevuto un provvedimento di obbligo di dimora a Montalto Uffugo. I quattro sono accusati a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

 Le misure, eseguite dai carabinieri di Lattarico, insieme ai colleghi della Compagnia di Rende con il supporto di unità cinofile antidroga di Vibo Valentia, sono state notificate a L. C., 22enne di Lattarico ed a C. A., 21enne di Montalto Uffugo, entrambi agli arresti. Destinatari dell'obbligo di dimora sono invece un albanese ed un cosentino, rispettivamente, di 28 e 26 anni.

Le indagini, avviate nel marzo scorso, avrebbero permesso di accertare l'esistenza di un giro di droga tra Rende, Montalto Uffugo, Rose e Lattarico.

Nel corso dell'operazione è stato arrestato anche un 24enne trovato con 5 grammi di marijuana, uno di cocaina e uno di hascisc, sostanze da taglio, materiale per il confezionamento e 2.700 euro.

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Droga, in manette 31enne

Detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Questa l'accusa con cui è finito in manette un commerciante di 31 anni residente a Mesoraca, nel crotonese.

Nel corso di una perquisizione, l'uomo è stato sorpreso dai carabinieri della locale Stazione con circa 20 grammi di cocaina, 65 grammi di marijuana e 25 grammi di sostanza da taglio.

Durante il controllo, i militari hanno rinvenuto, inoltre, novemila euro in contanti, due bilancini e materiale per il confezionamento della droga.

Dopo l'arresto il 31enne è stato posto ai domiciliari in attesa del rito direttissimo.

Spacciatore di cocaina finisce in manette

I finanzieri del comando provinciale di Reggio Calabria, durante un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un uomo accusato di spaccio di cocaina.

Il presunto spacciatore, un giovane trentenne reggino, già noto alle forze dell'ordine, avrebbe architettato un metodo di spaccio rapido e apparentemente infallibile

Seduto su una sedia posizionata sul ciglio della strada, il ragazzo avrebbe passato la cocaina, confezionata in bustine argentate, ai clienti che, a loro volta, molto rapidamente, gli avrebbero consegnato il compenso.

I finanzieri, che avevano individuato il modus operandi, durante un appostamento hanno assistito ad una cessione e, dopo aver sequestrato la dose di stupefacente ceduta all’acquirente, procedendo alla perquisizione del presunto spacciatore e della zona, hanno rinvenuto altre 11 dosi di cocaina occultate in in un muretto forato, accanto al quale era posizionata la postazione di spaccio.

 

 

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'Ndrangheta: deve scontare 10 anni, arrestato trafficante di droga

I carabinieri della Stazione di San Luca hanno arrestato Saverio Salvatore Pizzata, 47enne del posto, condannato a più di 10 anni di carcere per traffico di droga.

L' uomo è stato tradotto nel carcere di Locri, perchè ritenuto responsabile di aver promosso e diretto un'associazione finalizzata al traffico di stupefacenti.

Il 47enne era stato coinvolto nell'operazione denominata "Marte" (dal cognome di uno degli organizzatori), condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Bologna, che aveva permesso di smantellare un'organizzazione promossa da calabresi, che facevano riferimento alla cosca Nirta – Strangio di San Luca.

Gli investigatori avevano accertato che la cocaina partiva da San Luca con auto a noleggio ed arrivava in Emilia Romagna.

Quotidianamente, dalla Locride, i corrieri si muovevano con almeno tre chili di polvere bianca. Le basi operative dell'organizzazione erano state individuate in una pizzeria, dove la droga veniva consegnata, e un distributore di benzina, in cui le dosi venivano confezionate prima di essere immesse sul mercato.

Nel corso dell'operazione erano state indagate 90 persone e sequestrati oltre 6 chili di cocaina.

 

 

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Sorpreso con dieci dosi di cocaina, in manette 23enne

Un ragazzo di 23anni è stato arrestato a Crotone, dagli agenti della Polizia di Stato.

Il giovane è accusato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, poiché, intono alle 2,30 della notte scorsa, è stato sorpreso nella sua auto con dieci dosi di cocaina.

Nel corso di una perquisizione, i poliziotti hanno rinvenuto lo stupefacente, occultato in un pacchetto di sigarette, sul tappeto lato passeggero della vettura.

Dopo l’arresto, il 23enne è stato condotto presso il proprio domicilio a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Caffè corretto con cocaina, 28 Kg di stupefacente sequestrati al porto di Gioia Tauro

Questa volta ammonta a 28 chilogrammi, suddivisi in 25 panetti, la cocaina purissima del valore di 5 milioni e seicentomila euro, sequestrata nel porto di Gioia Tauro grazie al costante ed assiduo impegno degli uomini della guardia di finanza del Comando provinciale di Reggio Calabria e dell’Agenzia delle dogane, coordinati dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria.

I controlli e le tecniche di ispezione adottate dalle fiamme gialle presso lo scalo portuale, sono finalizzate a limitarne l’utilizzo quale punto di ingresso di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente destinati al mercato italiano.

Il sistema impiegato dai trafficanti è sempre identico: occultamento di borsoni pieni di cocaina all’interno di un container – in questo caso contenente un carico di caffè spedito da Puertocortes (Honduras) e diretto ad Istanbul (Turchia).

 

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