Consorzi di Bonifica, Ferrara e Sapia (M5s): "La commissione ambiente approva legge truffa"

“E’ l’ennesima presa in giro a danno dei cittadini calabresi - dichiarano i portavoce del M5S Laura Ferrara, deputata europea, e Francesco Sapia, consigliere comunale di Corigliano -  l’approvazione della proposta di legge regionale a firma Mauro D’Acri sui Consorzi di bonifica da parte della Commissione Ambiente. Se il Consiglio regionale approverà contestualmente questa proposta e i vergognosi Piani di classifica del 2014, I Consorzi continueranno a mettere le mani nelle tasche dei calabresi, come già succede, tassando tutti i terreni che ricadono nei comprensori consortili, anche nel caso in cui non ricevano benefici diretti e specifici da opere ed attività di bonifica”. Caustico il giudizio dei pentastellati sul modo di agire dell’Amministrazione regionale per rispondere a migliaia di calabresi interessati da cartelle, fermi amministrativi e ricorsi presentati a causa dei tributi consortili imposti in base all’attuale art. 23, lett. a), L.R. n. 11/2003. Per modificare tale articolo, erano state presentate due proposte di legge di iniziativa popolare, una sottoscritta da 8000 cittadini, un’altra da 7 comuni. Secondo lo Statuto della Regione Calabria dovevano essere portate all’esame del Consiglio regionale entro tre mesi dalla data di presentazione e discusse con precedenza su ogni altro argomento. Dopo anni di inerzia saranno sostituite, tra le proteste dei cittadini proponenti, dal testo a firma Mauro D’Acri, approvato dalla Commissione Ambiente presieduta da Domenico Bevacqua. “In una prima versione del testo di Mauro D’Acri - continuano Laura Ferrara e Francesco Sapia - si è tentato di giustificare l’attuale ed ingiusta imposizione tributaria  con il riferimento ai benefici indiretti, cioè con degli imprecisati benefici di carattere generale derivanti dal semplice inserimento di un terreno in un comprensorio consortile. A seguito delle rimostranze dei proponenti della legge di iniziativa popolare,  i quali chiedono che i tributi debbano essere imposti come avviene nelle altre regioni italiane, cioè solo in presenza di benefici diretti e specifici, è sparita la menzione dal testo di Mauro D’Acri dei benefici diretti ed indiretti ed è stato previsto il rinvio, per stabilire in concreto chi e come  deve pagare, a quanto prevedono i piani di classifica. Questi ultimi, risalenti al 2014, scritti anche in base al vecchio testo dell’art. 23, L.R. 11/2003, sono inadeguati, risultano in molte parti un copia ed incolla di piani di altre regioni, e prevedono che tutti i terreni di un comprensorio consortile siano tenuti al tributo delle spese di funzionamento, in quanto ricevono un beneficio generale per la sola presenza del Consorzio. In pratica, quello che è uscito dalla porta rientra dalla finestra. Un’azione indegna - concludono Laura Ferrara e Francesco Sapia - che avrá come effetto  quello di consentire ai Consorzi di battere a cassa sui cittadini in modo legale, anche in assenza di concreti benefici di bonifica, e porre freno all’accoglimento dei ricorsi giudiziari da parte delle Commissioni Tributarie”.

Controlli sulla Ss 106, multe a prostitute e clienti

Personale della Polizia di Stato appartenente al Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale, coadiuvato da personale del commissariato di Rossano, ha effettuato controlli in alcune aree del territorio del comune di Corigliano ed in particolare sulla statale 106.

Nel corso dei servizi, sono state individuate in flagranza due ragazze straniere intente ad adescare clienti.

Ai clienti ed alle donne sono state elevate sanzioni pari a 500 euro. Gli agenti hanno sequestrato i veicoli nei quali le coppie si stavano intrattenendo.

Nel corso dei controlli, sono stati sequestrati, inoltre, un coltello a serramanico e un bastone in legno occultati in un lenzuolo e trasportati in macchina senza giustificato motivo.

Il possessore è stato deferito in stato di libertà.

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Irregolarità nella gestione di un depuratore nel cosentino, deferite 4 persone

 I carabinieri forestali della Stazione di Castrovillari in collaborazione con i militari della Stazione Parco di Cerchiara, a seguito di attività di indagine delegata dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, sulla gestione del depuratore comunale di Spezzano Albanese (CS) hanno deferito all’Autorità giudiziaria quattro persone, tra amministratori, tecnici e imprenditori.

Durante l’attività di controllo dell’impianto, già sottoposto a sequesto dalla Capitaneria di Porto di Corigliano Calabro nel 2015, sono state rilevate diverse irregolarità.

Tra le contestazioni, lo sversamento di liquami non depurati, in un canale di scolo che confluisce nel fiume Coscile.

I tecnici Arpacal hanno, quindi, eseguito dei prelievi che hanno evidenziato valori nettamente superiori alle tabelle previste per legge.

I reati ipotizzati a carico degli indagati sono: reiterato danneggiamento, getto pericoloso di cose, distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione o in difformità da esse, scarico non autorizzato,  inquinamento e disastro ambientale.

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La microalga nocticula scintillans arriva nel mare calabrese

 

Le microalghe che la scorsa settimana hanno illuminato di blu alcuni tratti di mare del Salento sono arrivate anche sulla costa jonica calabrese, e più precisamente in località Palmeto di Corigliano. 

La scoperta in Calabria di questa microalga bioluminescente, il cui nome scientifico è Noctiluca scintillans, è stata effettuata da personale della Capitaneria di Porto di Corigliano che, di fronte ad una massiccia fioritura - che solitamente determina un colorazione anomala del mare, rossastra o blu - ha chiesto il supporto scientifico dei tecnici del Laboratorio bionaturalistico del Dipartimento provinciale di Cosenza dell’Arpacal per le analisi di rito e, quindi, per l’individuazione della tipologia di alga.

Il laboratorio bionaturalistico, diretto da Giuseppa Fiumanò, ha quindi rilevato la presenza di una grande quantità di Noctiluca scintillans, microalga appartenente ai dinoflagellati e responsabile del colore rossastro dello specchio d'acqua dove è stato effettuato il campionamento.

“Tale alga la cui proliferazione è favorita da fenomeni di eutrofizzazione -  ha spiegato Fiumanò -  non produce tossine e non è pericolosa per l’uomo; tuttavia, per la sua capacità di accumulare grandi quantità di ammoniaca, che poi rilascia nell'ambiente circostante, rappresenta un potenziale fattore di rischio per i pesci e altri tipi di fauna marina”.

Calabria: Sequestrata una tonnellata di novellame di sarda

I finanzieri della Tenenza di Montegiordano nell’ambito dei controlli finalizzati ad assicurare il rispetto della normativa di settore che impone il divieto di cattura di specie ittiche vietate o sottomisura, nonché, il rispetto delle normative igienico sanitarie a tutela dei consumatori, hanno sequestrato sulla S.S.106 Jonica, nel territorio di Roseto Capo Spulico (CS), una tonnellata di novellame di Sarda.

Il pesce è stato rinvenuto in un furgone adibito al trasporto di generi alimentari con annessa cella frigorifera diretto nel coriglianese.

Stipato all’interno della cella di refrigerazione e dell’abitacolo, in casse di polistirolo e secchi di plastica, oltre ad essere al di sotto della taglia minima consentitia, il novellame non era accompagnato dai documenti obbligatori per la tracciabilità.  Sul posto è intervenuto, inoltre, il servizio veterinario del distretto sanitario di Rossano che ha rilevato la non idoneità al consumo umano del pescato, disponendone, la distruzione attraverso il riversamento in mare.

La pesca del novellame è vietata da una norma comunitaria perché considerata dannosa per la fauna marittima in quanto incide negativamente sul ripopolamento dei mari.

L’automezzo, sul quale era trasportato il pescato, condotto da un cittadino di nazionalità rumena, è risultato essere di proprietà di un imprenditore di Corigliano Calabro, titolare di una ditta individuale che commercializza prodotti ittici.

Nei confronti del conducente e del proprietario dell’automezzo sono state quindi contestate sanzioni amministrative per un importo pari ad euro 28.000. I verbali di contestazione amministrativa sono stati inviati alla Regione Calabria – dipartimento Tutela salute politiche sanitarie, quale organo competente all’accertamento.

Pedopornografia, 30enne arrestato in Calabria

La Polizia di Stato ha arrestato un 30enne di Corigliano Calabro trovato in possesso di un ingente quantità di materiale pedopornografico.

Nel corso di una perquisizione, disposta dalla Procura della Repubblica di Roma, presso l'abitazione dell'uomo, gli agenti della Polizia Postale e delle Comunicazioni di Cosenza e Catanzaro hanno rinvenuto oltre 270  files di video e foto di natura pornografica. Realizzato con l’utilizzo di minori, il materiale era contenuto nella memoria dell’hard disk di un personal computer che è stato posto sotto sequestro.

Nella circostanza, i poliziotti hanno proceduto ad analizzare vari supporti digitali di memoria rinvenuti presso il domicilio dell’indagato, che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti investigativi.

Dopo aver accertato la flagranza del reato e ritenuta sussistente l’aggravante dell’ingente quantità, i poliziotti hanno proceduto all’arresto dell’indagato, che è stato tradotto in carcere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari.

L’operazione è frutto dell’incessante attività di prevenzione e repressione svolta quotidianamente dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, anche attraverso il costante monitoraggio della rete web, per contrastare il turpe fenomeno dell’utilizzo di minori nella realizzazione di video ed immagini pornografiche.

Droga: i carabinieri arrestato un 28enne trovato in possesso di 250 grammi di hashish

Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Corigliano, hanno tratto in arresto un 28enne del luogo per il reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nello specifico, nel corso di una perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto all’interno nel giubbotto dell’arrestato 2 tavolette di hashish, per un peso complessivo di 250 grammi 250. Una volta sottoposto a sequestro lo stupefacente, il giovane è stato arrestato e tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari.

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