Coronavirus: un altro morto in Calabria

Un settacinquenne di San Lucido (Vv), affetto da coronavirus, è morto questa notte all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza.

L’uomo era stato ricoverato qualche giorno fa, in condizioni critiche.

Si tratta dell’ottava vittima calabrese da covid-19, la quarta in provincia di Cosenza.

Coronavirus: Anastasi dona lo stipendio da consigliere regionale all’ospedale di Polistena

“Alla luce di un pensare cristiano e volendo seguire l’esempio del promotore Pippo Callipo di ‘Io resto in Calabria’, devolverò – annuncia il consigliere regionale Marcello Anastasi - il mio primo stipendio per i bisogni della sanità calabrese. L’augurio è che anche  altri vogliano  aggiungersi in questo gesto di generosità. Ho voluto cogliere come occasione il giorno del mio compleanno per incontrare i medici, gli infermieri e i malati ricoverati del reparto di cardiologia dell’ospedale di Polistena. Nel prendere visione delle varie problematiche che mi sono state presentate dagli operatori sanitari- rilancia Anastasi-, ho comunicato, ufficialmente, di voler economicamente provvedere personalmente a tutte le necessità del reparto di Cardiologia che mi sono state evidenziate dagli stessi addetti ai lavori. Comprerò, pertanto, un importante quantitativo di dispositivi di protezione per fronteggiare l’emergenza del momento del coronavirus: mascherine FFP2; tute anticontaminazione 3 e Rischio 5 e 6 ed inoltre gel mani disinfettante con erogatore automatico. Intrattenendomi nel corso della mattinata con il dott. Enzo Amodeo, primario della cardiologia, mi sono trovato discutere di varie questioni politiche e commentare la situazione che è sotto gli occhi: ovvero quella di  un sistema sanitario che arranca nel garantire, in  alcuni casi, anche i servizi minimi, ponendo a rischio la salute della gente. Ci ritroviamo- dice il consigliere regionale, Marcello Anastasi- a raccogliere i frutti mancati di quel piano di rientro sostenuto da tempo  per far fronte agli errori commessi in passato  da politiche  schizofreniche. Ci  sarebbero molte cose che oggi andrebbero riviste e corrette, i cui effetti, per certi versi, si comprende bene, avrebbero  determinato risultati  convenienti solo per alcuni a discapito dei molti, così andrebbero individuate le reali e nuove esigenze di una società in continuo cambiamento. Andrebbe ridiscusso il numero chiuso nelle Università per entrare in  Medicina e anche il sistema pensionistico. Lo fanno pensare le misure straordinarie per l’assunzione di medici, infermieri e personale sanitario, compreso il richiamo dei sanitari in pensione e altre disposizioni per il potenziamento del Servizio sanitario nazionale; l’esodo delle figure mediche, soprattutto degli ospedali che  continuano a rappresentare i luoghi dove il rischio clinico e l’impegno professionale  crescono in maniera esponenziale”.

Aggiunge Oggi, una volta che ci si è accorti di certi errori e si chiede ai medici di poter andare in pensione a settant’anni e quanti sono già andati in quiescenza addirittura a ritornare in servizio per garantire le loro prestazioni, ovviamente a costi zero. Situazioni davvero paradossali”, dice  il consigliere regionale di ‘Io resto in Calabria’, elogiando  i medici in servizio che compiono eroicamente tutte le prestazioni e a volte, incorrono purtroppo anche  in incresciose vertenze  medico legali  che, quasi sempre , si concludono  con sentenze a loro favorevoli. “In un momento altamente di drammatica emergenza, come quello che viviamo-conclude Anastasi-,   conviene che tutti  si facciano promotori di azioni che  aiutino a garantire un clima di serenità  utile agli operatori sanitari  costretti a lavorare in contesti di  facile contagio”.

Vanno a Tropea per un colloquio di lavoro, denunciati due fratelli d'Acquaro

Nella serata di ieri, i militari della Stazione di Filandari (Vv), hanno fermato e denunciato due fratelli che, partiti da Acquaro, avevano raggiunto un villaggio turistico sul litorale tirrenico, nei pressi di Tropea, dove uno di loro avrebbe dovuto sostenere un colloquio di lavoro per la prossima stagione turistica.

Lasciato dal fratello sul posto, il giovane ha svolto il colloquio e nella giornata successiva il suo congiunto è ritornato a Tropea per ricondurlo nel loro paese di residenza.

Una serie di spostamenti immotivati, considerata l’attuale contingenza e l’emergenza in atto. Proseguono, dunque, i controlli mirati del territorio da parte dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia, allo scopo di prevenire ed eventualmente sanzionare condotte illegali, ma soprattutto nel tentativo di sensibilizzare e responsabilizzare tutte le comunità del Vibonese, verso forme di collaborazione e solidarietà, considerato il momento di emergenza.

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Coronavirus, Fabrizia: altre sei persone in quarantena

Sei nuove ordinanze di quarantena obbligatoria sono state emesse, tra ieri e oggi, dal sindaco di Fabrizia, Francesco Fazio.

Le misure dispongono ai destinatari di "sottoporsi, in via cautelativa alla misura della quarantena o isolamento domiciliare obbligatorio presso il proprio domicilio per 14 giorni dall’arrivo nel territorio del Comune".

Intanto, proprio oggi, un uomo del luogo è risultato positivo al coronavirus (Per leggere la notizia clicia qui).

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Soriano: dice di andare in farmacia ma non è vero, denunciato

Un 43enne di Soriano è stato denunciato per dichiarazione mendace.

In particolare, ai carabinieri che lo hanno fermato nel centro cittadino mentre era a bordo della sua auto, ha detto di doversi recare in farmacia.

Notando del nervosismo, i militari dell’Arma lo hanno seguito scoprendo che è rientrato a casa senza fermarsi in nessuna delle due farmacie presenti in paese.

Per l’uomo è quindi scatta la denuncia.

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Coronavirus, la mappa del contagio regione per regione

Nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, al momento 50.418 persone risultano positive al virus. Ad oggi, in Italia sono stati 63.927 i casi totali.

Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 18.910 in Lombardia, 7.220 in Emilia-Romagna, 4.986 in Veneto, 4.529 in Piemonte, 2.358 nelle Marche, 2.301 in Toscana, 1.553 in Liguria, 1.414 nel Lazio, 929 in Campania, 771 in Friuli Venezia Giulia, 914 nella Provincia autonoma di Trento, 688 nella Provincia autonoma di Bolzano, 862 in Puglia, 681 in Sicilia, 605 in Abruzzo, 556 in Umbria, 379 in Valle d’Aosta, 343 in Sardegna, 280 in Calabria, 89 in Basilicata e 50 in Molise.

Sono 7.432 le persone guarite. I deceduti sono 6.077.

Coronavirus, Spadola: denunciate tre persone sorprese in un bar

Tre persone sono state denunciate a Spadola (Vv) perché sorprese in un bar.

Nonostante il locale avesse al saracinesca abbassata, i carabinieri della Sezione radiomobile di Serra San Bruno hanno sorpreso i tre, durante un servizio di controllo finalizzato a verificare il rispetto delle misure destinate a contrastare la diffusione del coronavirus.

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Coronavirus: "Occorre evitare che il contagio dilaghi al Sud"

"Questa è la settimana molto importante per valutare l'andamento delle curve epidemiologiche".

E’ quanto ha dichiarato durante la conferenza stampa alla Protezione civile, il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

"Il nostro impegno - ha aggiunto - è evitare che si verifichino anche al Sud le curve che si sono registrate nel Nord. Al Sud al momento il contributo è molto ridotto. La curva al Sud sembra non impennarsi, ma ho visto in rassegna stampa immagini di strade piene di gente, cose che non si vedono altrove. Se l'atteggiamento sarà rigoroso, e unitario nel Paese, c'è la concreta possibilità che le curve non prendano un andamento simile al Nord. Ma – ha concluso - se non siamo rigorosi, le dinamiche non dipendono dalla latitudine ma dai nostri comportamenti"

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