Frodava distributori stradali nascondendo il carburante nelle autobotti invece di erogarlo: denunciato dalla Finanza

All’apparenza era una semplice autobotte per il trasporto di prodotti petroliferi. All’interno delle cisterne, però, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nascondeva un ingegnoso meccanismo pneumatico che alterava il funzionamento dei contatori volumetrici, facendo risultare una quantità di prodotto petrolifero superiore a quella effettivamente erogata, ingannando così gli ignari gestori dei distributori stradali, che ricevevano quantità di prodotto inferiori a quelle richieste, pagando somme non effettivamente dovute. La parte di carburante non erogato veniva, in realtà, a parere degli investigatori, occultata facendola confluire in due serbatoi illegalmente realizzati all’interno della stessa autocisterna. Nel corso di mirati controlli per il rispetto della normativa in materia di accisa, i Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia hanno ispezionato l’interno dell’autobotte rinvenendo i due grossi serbatoi nei quali sarebbe stato illegalmente stivato un notevole quantitativo di prodotto petrolifero, che avrebbe dovuto, invece, essere consegnato ai distributori stradali. Sono quindi scattati il sequestro della cisterna e della motrice, nonché la denuncia del titolare della società per l’alterazione di congegni, impronte e contrassegni, la frode nell’esercizio del commercio e la violazione dei sigilli.

 

Richiesta di finanziamenti pubblici: scoperta truffa di un'azienda calabrese

Le Fiamme Gialle hanno individuato una dichiarazione mendace di un’azienda, riportante il valore del fatturato medio negli anni antecedenti la percezione dei contributi, sovrastimato rispetto a quello indicato nei bilanci depositati. In questo modo è stato bypassato uno dei principi cardine per accedere ai finanziamenti. Il contributo indebitamente percepito ammonta a oltre 300 mila euro per gli anni 2011, 2012 e 2013. La Guardia di Finanza di Crotone ha proceduto, altresì, a contestare irregolarità fiscali commesse dalla Società per gli anni d’imposta 2010 e 2011. Le somme sottratte a tassazione ammontano a circa 350 mila euro. Continua l’attività delle Fiamme Gialle pitagoriche tese al rispetto delle normative di legge per l’ottenimento di contribuzioni pubbliche, al fine di tutelare chi rispetta le regole e si venga a trovare nelle condizioni di non poterne usufruire a causa di comportamenti illeciti.

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