Furti e truffe, sgominata la banda che prendeva di mira gli anziani

Nella mattinata odierna, a conclusione di un’indagine durata 4 mesi,  sono state tratte in arresto due persone (un uomo ed una donna) dedite ai furti e truffe nei confronti degli anziani. Gli arresti sono stati eseguiti dalla Squadra Mobile su esecuzione di una misura cautelare (arresti domiciliari), richiesta dalla Procura della Repubblica di Cosenza. 

Non escludendo che gli arrestati possano essersi resi autori di altri reati nei confronti di persone anziane, il procuratore della Repubblica di Cosenza ha chiesto la diffusione dei video e delle foto raffiguranti gli stessi al fine di eventuali  riconoscimenti da parte di altre parti offese.

Il metodo è stato messo in atto dai due arrestati con maestria e dovizia di particolari, essendo state “studiati” precedentemente i movimenti e le abitudini delle vittime. Infatti i due approfittavano della loro condizione di “solitudine” (in  due circostanze nelle abitazioni non vi erano altri congiunti), di disabilità fisica (in un  caso la vittima viveva  con il marito colpito da grave disabilità fisica) e di problemi di memoria.

Con questi presupposti i due agivano, entrando nelle abitazioni e una volta all’interno, approfittando della gentilezza  degli anziani padroni di casa ( che probabilmente in quel momento, sono anche contenti di aver ricevuto una visita) rubavano soldi ed oggetti in oro.

In altre circostanze fermavano le vittime per strada e presentandosi come appartenenti alle Forze dell’ordine offrivano la loro disponibilità ad accompagnarli a casa e nel tragitto rubavano catenine d’oro o portafogli. 

 

Vittima: T.A. di  76 anni

In data 5 settembre Antonella Salerni (48 anni, pregiudicata) si è introdotta all’interno dell’abitazione di T. A. Si è presentata come la moglie di un questore  e si è offerta di accompagnarla a casa, in modo da carpirne la fiducia. La vittima ha consentito l’ingresso nella sua abitazione offrendole ospitalità. In seguito, dopo aver indotto la anziana signora a togliersi dal collo una catenina in oro ed averle sfilato un paio di orecchini, rappresentandole che non era prudente indossare oggetti di oro e rassicurandola che avrebbe riposto tali gioielli nella stanza da letto. In realtà si è impossessata dei gioielli e di una somma di denaro custodita all’interno della borsa.

 

Vittima: P.A. di 81 anni

Lo scorso 15 settembre si è presentata negli Uffici della Squadra Mobile la signora P.A. per denunciare un furto all’interno della sua abitazione, avvenuto due giorni prima.

La donna ha precisato che, mentre si trovava all’interno della sua abitazione, insieme al marito, reduce da un delicato intervento chirurgico, ha ricevuto la visita di due persone (un uomo ed una donna) che appena entrate nell’appartamento si sono appropriate, con mezzi fraudolenti, di diversi gioielli preziosi. Precisamente Salerni ha giustificato la presenza con l’intenzione di effettuare una visita di cortesia, in tal modo ha carpito la fiducia della vittima, che ha consentito l’ingresso nella sua abitazione offrendo loro ospitalità. Nei momenti successivi, Salerni si è intrattenuta con l’anziana signora, Armando Mosciaro (39 anni pregiudicato) - rappresentando la necessità di andare in bagno – si è recato nella stanza da letto e si è impossessatodi un orologio di valore, tre bracciali in oro massiccio, quattro paia di orecchini, due spille in oro, un girocollo in oro, una fede nuziale, sottraendoli da un cassetto del comò. 

 

Vittima: B.A. di anni 84

In data 20 agosto Salerni si è avvicinata ad un’altra donna anziana B. A., presentandosi come appartenente all’Arma dei carabinieri. Nella circostanza, prospettando alla vittima la presenza di persone sospette, le ha offerto la disponibilità ad accompagnarla ad effettuare acquisti all’interno di un minimarket. In questo modo ne ha carpito la fiducia e la vittima ha consentito alla Salerni di sfilare le due catenine che aveva al collo, riponendole nella borsetta, prospettando la sussistenza di ragioni di sicurezza che sconsigliavano di indossare preziosi. Successivamente la donna anziana si è accorta che le due catenine non si trovavano nel borsellino, a questo punto è intervenuto MoscIaro (che fino a quel momento aveva svolto le funzioni di “palo”) il quale ha riferito alla vittima che l’avrebbe aiutata nella ricerca delle catenine, simulando di avvisare i suoi parenti al fine di tranquillizzarla. Infine Salerni ha invitato la vittima a cercare le catenine all’interno della busta della spesa, e, dopo averla rassicurata circa il ritrovamento dei preziosi, ha chiuso la busta con un gesto fulmineo ed ha accompagnato la persona offesa presso la sua abitazione, allontanandosi dopo essersi impossessata delle due catenine. 

 

Vittima: T.A. di  83 anni

In data 24 agosto Mosciaro e Salerni, simulando una pregressa conoscenza con anziano, D. F., al fine di carpine la fiducia, hanno offerto la disponibilità ad accompagnarlo presso un esercizio commerciale con la loro autovettura. Allorquando la vittima ha preso posto sul sedile posteriore del veicolo, Mosciato si è impossessato con destrezza del portafoglio custodito all’interno del borsello, che la vittima aveva riposto sul sedile. 

 

Ruba gioielli in casa di una signora: arrestata

Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Africo Nuovo hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, una 30enne di origini rumene, per furto in abitazione. 

La stessa si sarebbe introdotta all’interno della casa di una signora del posto e, mentre era intenta a rovistare tra i cassetti, è stata sorpresa dalla proprietaria. L’immediato intervento dei carabinieri, avvisati telefonicamente dalla vittima, ha consentito di bloccare la donna. Durante la perquisizione, sono stati ritrovati i gioielli, del valore di oltre 1000 euro, poco prima trafugati.

Su disposizione dell’Autorità giudiziaria l’arrestata è stata condotta presso la sua abitazione in regime di arresti domiciliari. 

La donna, già nota alle Forze dell’ordine, era da tempo monitorata dai carabinieri della Compagnia di Bianco, in quanto già nei primi di questo mese era stata denunciata dai colleghi della Stazione di Bruzzano Zeffirio per ricettazione e possesso di chiavi alterate o grimaldelli. In quella occasione, la stessa, a seguito di un controllo, era stata trovata in possesso di vari oggetti di bigiotteria del valore di 500 euro, precedentemente asportati dall’abitazione di un’anziana pensionata di Bruzzano Zeffirio.

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Addetto alle pulizie ruba gioielli per 105mila euro

Ha perso (per la sua disattenzione) e poi recuperato (grazie ai carabinieri) gioielli per 105mila euro. Un orafo aveva spostato, a causa della temporanea chiusura del negozio, anelli e preziosi in una vettura che ha parcheggiato all’interno di un box chiuso di una concessionaria di sua proprietà lasciando, però, le chiavi all’interno di una bacheca comune. I militari di Belvedere Spinello hanno individuato e denunciato l’autore del furto: l’addetto alle pulizie ha confessato al termine dell’interrogatorio. Parte del bottino è stata recuperata, il resto è stato venduto a due “compro oro” che sono stati denunciati per acquisto di cose di sospetta provenienza.

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I Carabinieri trovano dentro un "compro oro" gioielli rubati: denunciate due persone

I Carabinieri hanno scoperto che un "compro oro" era diventato il deposito di gioielli provento di furti. A far scattare le indagini era stata pochi giorni addietro una donna a cui ignoti avevano sottratto alcuni preziosi che custodiva in casa, nel quartiere catanzarese Mater Domini. I militari dell'Arma della Stazione Gagliano, messisi alla ricerca dei responsabili e del luogo in cui i malviventi avevano nascosto il bottino, hanno avuto l'intuizione di compiere un controllo anche all'interno di un "compro oro" presso cui immaginavano potesse essere stata piazzata la refurtiva in cambio di soldi. Ed è stato proprio lì che gli uomini in divisa hanno scovato i monili rubati riuscendo, peraltro, ad identificare i soggetti responsabili. Due le denunce, entrambe per ricettazione. Gli oggetti ritrovati, già sequestrati, saranno adesso riconsegnati alla vittima. 

 

 

 

 

 

 

 

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