Svolta inquietante nelle indagini sull'omicidio dell'infermiera: arrestata la figlia

Al culmine di un'intensa attività d'indagine, i Carabinieri ritengono di aver individuato la responsabile dell'assassinio di un'infermiera 44enne ammazzata il 25 maggio a Melito Porto Salvo. A sparare il colpo di pistola alla tempia della donna sarebbe stata la figlia di 17 anni. La studentessa, destinataria di un'ordinanza di custodia cautelare, è finita in manette con l'accusa di omicidio aggravato dai motivi abietti e futili. Espletate le formali procedure di rito, i militari dell'Arma, ottemperando a quanto disposto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Reggio Calabria, hanno accompagnato la ragazza presso un carcere minorile che si trova all'esterno dei confini calabresi. Il movente sarebbe riconducibile, secondo gli inquirenti, ai costanti rimbrotti della mamma nei confronti della figlia a causa dei pessimi risultati scolastici a fronte di continue distrazioni e perdite di tempo navigando su Facebook con il cellulare.

 

 

 

Minaccia con la pistola un'infermiera al Pronto Soccorso: denunciato

Brutta avventura per una infermiera, scioccata per l'accaduto, che lavora al Pronto Soccorso dell'ospedale"Annunziata" di Cosenza. All'improvviso, infatti, si è vista minacciare con una pistola da una guardia giurata 32enne. L'uomo, giunto presso la struttura sanitaria indossando la divisa d'ordinanza, accusava la donna di essere amante del padre. A calmare e prendere le generalità dell'aggressore, particolarmente agitato, è stato un agente che si trovava al Posto Fisso di Polizia. Sul posto è intervenuto personale della Squadra Volante che ha posto sotto sequestro la pistola e denunciato l'assalitore.   

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