'Ndrangheta: catturato il latitante Domenico Romeo

I carabinieri della compagnia di Palmi e dello Squadrone eliportato Cacciatori "Calabria", insieme ai finanzieri del Gico di Genova e del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno messo fine alla latitanza di Domenico Romeo, 40 anni, ricercato dal luglio scorso dopo essere sfuggito alla cattura durante l'operazione "Buon vento genovese" condotta dalla guardia di finanza del capoluogo ligure.

L'uomo, accusato di traffico internazionale di droga aggravato dalle finalità mafiose, è ritenuto dagli investigatori il contabile della 'ndrina degli Alvaro di Sinopoli.

Romeo è stato individuato e bloccato a Sant'Eufemia d'Aspromonte (Rc).

Latitante catturato a Reggio Calabria

I poliziotti della Questura di Reggio Calabria hanno arrestato B.R., di 51 anni.

L’uomo si era reso irreperibile il 16 maggio scorso, dopo essere stato raggiunto da un ordine d’arresto per reati contro il patrimonio.

Al termine delle formalità di rito, il 51enne, che dovrà scontare un anno e 5 mesi di reclusione, è stato tradotto nella casa circondariale di Reggio Calabria Arghillà

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Riportato in Italia latitante calabrese catturato in Germania

Oggi è giunto in Italia, con volo proveniente da Francoforte, sotto scorta di due operatori della Direzione centrale polizia criminale – Scip di Roma, il 28enne africese Rocco Stilo, latitante ritenuto affiliato alla cosca dei Morabito-Bruzzaniti-Palamara, potente e ramificato clan della Locride con agganci ed interessi al Nord-Italia e all’estero.

 Rocco Stilo era già stato arrestato, lo scorso giugno, su indicazione dei carabinieri, in seguito ad un mandato d’arresto europeo emesso dalla procura di Reggio Calabria.

 I militari della Stazione di Africo, in particolare, erano riusciti a localizzarlo a Neuwied, in Renania, al termine di una complessa attività di indagine, svolta anche con la collaborazione della polizia tedesca e sotto l’egida del servizio di cooperazione internazionale. Rocco Stilo si era reso irreperibile lo scorso maggio, quando la procura di Reggio Calabria aveva emesso nei suoi confronti un ordine di esecuzione per la carcerazione, unificando una serie di pene concorrenti per un totale di un 1 anno e 8 mesi da espiare.

La condanna ha riguardato il reato di detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, commessa nel 2010, nonché quello di rapina aggravata, di cui il 28enne si era reso responsabile presso l’ufficio postale di Africo nel 2014.

Tutti reati per i quali l’uomo aveva già scontato 3 anni, in regime di custodia cautelare, dal 2014 al 2017.

 Una volta sbarcato a Fiumicino, l’ormai ex latitante è stato tradotto presso la casa circondariale di Civitavecchia.

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Catturato latitante romeno ricercato da oltre due anni

I carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, in collaborazione con i colleghi di Palagonia (Ct), hanno localizzato e tratto in arresto, a Ramacca (Ct), Alexandru Dorel Mihaita, cittadino romeno di 38 anni, latitante dal mese di febbraio 2017.

L'uomo si era sottratto ad un mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità del suo Paese, in seguito ad una sentenza di condanna ad un anno di reclusione, per lesioni personali.

La cattura è giunta a conclusione di un’intensa attività investigativa condotta dai militari della Stazione di San Ferdinando, che ha consentito, in pochissimo tempo, di acquisire preziosissimi elementi informativi dai quali è stato possibile accertare che il ricercato, in passato domiciliato nella Piana di Gioia Tauro, si era stabilito da qualche tempo in Sicilia.

Così, al termine di un servizio d'osservazione, i militari hanno catturato Mihaita mentre si trovava in un’azienda di contrada Mendolo di Ramacca, dove lavorava come bracciante agricolo.

Al termine delle formalità di rito, l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Caltagirone.

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'Ndrangheta: catturato il latitante Francesco Strangio

Questa notte i carabinieri di Reggio Calabria e Cosenza e dello Squadrone Cacciatori Calabria hanno catturato il latitante Francesco Strangio.

L’uomo, in fuga da un anno, è stato rintracciato a Rose, piccolo Comune del Cosentino, in un appartamento all’ultimo piano di un condominio del centro abitato.

Pluripregiudicato ritenuto contiguo alla cosca Strangio-Janchi di San Luca, Strangio deve scontare 14 anni per narcotraffico internazionale, per aver negoziato e gestito l’importazione di ingenti quantità di cocaina dal Sudamerica.

 

Operazione “Hermes”, latitante catturato in Germania

Un latitante di nazionalità romena, Remus Alin Bragaru di 31 anni, è stato arrestato a Karlsruhe (Germania), in esecuzione di un mandato d’arresto europeo.

L’uomo era stato colpito da una misura cautelare emessa nell’ambito dell’operazione “Hermes”, condotta dalla Squadra mobile di Crotone, con la collaborazione del Sco della polizia di Stato, sotto la direzione della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

La cattura del ricercato è stata possibile grazie all’attività investigativa svolta dagli agenti della questura pitagorica, in collaborazione con i colleghi della polizia tedesca e dell’Interpol.

Nei prossimi giorni, Bragaru sarà estradato in Italia.

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Catturato il latitante Antonio Callipari

Nel primo pomeriggio di ieri, i carabinieri del Gruppo di Locri, coadiuvati dai militari dello Squadrone eliportato Cacciatori di “Calabria”, hanno arrestato il latitante Antonio Callipari, di 25 anni, ricercato con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria dal settembre del 2017, è sfuggito all’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Tribunale di Milano in seguito all’indagine denominata "Ignoto 23" condotta dal Nucleo investigativo del Comando provinciale carabinieri di Milano,  finalizzata alla disarticolazione di una vasta organizzazione dedita al traffico di stupefacenti ed altri reati.

Il latitante, considerato il promotore delle attività illecite dell’organizzazione, che peraltro ha commesso i traffici nella costante disponibilità di armi, coordinava gli approvvigionamenti di cocaina ed altri stupefacenti dalla Calabria alla Lombardia, mediante l’utilizzo di auto con doppio fondo in grado di movimentare fino a 50 chili di cocaina alla settimana.

Nell’ambito delle indagini, sono stati inoltre documentati numerosi viaggi sull’asse Milano-San Luca che consentivano il rientro alla “base” di ingenti capitali provento dei traffici illeciti

La perquisizione effettuata a casa del latitante in occasione dell'arresto, ha consentito di confermarne le elevate disponibilità economiche, con il rinvenimento e contestuale sequestro di circa 80 mila euro in contanti.

Inoltre, Callipari, dal marzo del 2018, è stato colpito da un altro provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Locri, sulla base del quale dovrà rispondere dei reati di minaccia aggravata e tentata rapina commessi in concorso con altre persone nel maggio 2017, contro una troupe di Rai 3 che si trovava a San Luca per girare delle videoriprese.

“Non tornate più a San Luca se no siete morti”, aveva intimato Callipari ai tre malcapitati reporter dopo aver tentato di rapinare loro un cellulare per impedire un’eventuale chiamata di soccorso e dopo numerose altre minacce per indurli a spegnere le telecamere e cancellare i filmati.

La coraggiosa troupe, tuttavia, quel giorno riuscì a fuggire indenne dal paese e a mandare in onda tutti i filmati nella puntata di Presadiretta del 25 settembre 2017, consentendo così l’avvio delle indagini da parte della Stazione Carabinieri di San Luca.

Un disperato tentativo di fuga, dal retro dell’abitazione in cui si nascondeva, è stato l’ultimo atto di una latitanza durata oltre un anno, durante la quale per i suoi spostamenti il giovane latitante utilizzava documenti contraffatti, rinvenuti dai carabinieri tra i suoi effetti personali.

Al termine delle operazioni, Antonio Callipari è stato condotto presso il carcere di Reggio Calabria.

Dopo due mesi di latitanza, arrestato 29enne coinvolto nell'operazione "Passo di salto"

È durata appena due mesi la latitanza di Paolo Cara, il 29enne di San Luca che, nel febbraio scorso, era sfuggito all'arresto nell'ambito dell'operazione "Passo di salto", condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro e coordinata dalla Dda catanzarese.

L'uomo, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Bianco a Brennero (Bolzano) mentre, accompagnato dal fratello, stava cercando di ritornare in Italia.

Ritenuto legato per vincoli di parentela alla potente cosca dei Pelle "Vanchelli" di San Luca, il 29enne è accusato di aver fatto parte di un'associazione che approvvigionava di grossi quantitativi di droga Catanzaro ed i centri del litorale ionico.

Cara era stato raggiunto da un mandato d'arresto europeo, dopo essere stato localizzato ad Augusta, in Baviera.

Ritenendo insicuro il rifugio tedesco, ha cercato di fare ritorno in Italia, dove è stato bloccato appena varcata la frontiera.

   

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