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Lsu/lpu, arrivano gli arretrati di ottobre e novembre 2014

Il dipartimento regionale "Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali" comunica lo stato delle procedure attivate per i pagamenti dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità. “Per i pagamenti dei sussidi per gli LPU e delle ore integrative per gli LSU/LPU – viene spiegato - relativamente ai mesi di ottobre e novembre 2014 è stato predisposto un decreto di liquidazione che verrà definito nei prossimi giorni con l’invio delle spettanze agli enti utilizzatori. Per quanto concerne la contrattualizzazione di cui alla Legge 147/2013, il dipartimento Lavoro, con Decreto n. 697 del 06/02/2015, ha impegnato la somma di euro 38.000.000,00 necessaria al pagamento dei lavoratori di cui alla citata Legge, per più mensilità dell’anno 2015, relativamente alla contrattualizzazione a 26 ore settimanali, a tutti gli enti beneficiari e precisamente: per i mesi restanti non coperti dalle agevolazioni ministeriali, per i comuni ammessi alla graduatoria di cui alla sopra richiamata legge; per l’intero anno per tutti quei lavoratori LSU/LPU per i quali i Comuni non hanno prodotto richiesta di agevolazione o l’hanno richiesta parzialmente o è stata valutata dal Ministero fuori termine”. Il Dipartimento, inoltre, precisa  che “la Regione parteciperà al tavolo interistituzionale  fissato a Roma nella prossima settimana, dove ci sarà la presenza del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, del Ministero dell’Interno  Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, del Ministero dell’Economia e delle Finanze, del Ministero per la semplificazione e la Pubblica Amministrazione, per concludere il processo di deroga per tutti gli Enti che hanno richiesto la contrattualizzazione".

Svaniscono i rischi per gli lsu/lpu degli Enti dissestati

SIMBARIO – Un percorso lungo circa 3 lustri, fatto di lavoro, attese, speranze e talvolta di stenti. Sempre sulla corda, sempre ad inseguire quella tranquillità occupazionale spesso accarezzata, ma mai avuta in pugno. Poi, a squarciare il velo nebuloso attorno ai quasi 5.000 lsu/lpu calabresi, arriva il decreto legge 101/2013 che apre la strada ad un percorso di stabilizzazione. Un’occasione imperdibile che la Calabria coglie per prima approvando la legge 1/2014 recante appunto “Indirizzi volti a favorire il superamento del precariato di cui al decreto legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito in legge 30 ottobre 2013, n. 125”. La volontà, a più livelli, è quella di chiudere positivamente la partita. È il 23 dicembre 2014 quando il dipartimento Lavoro manda agli Enti utilizzatori la missiva con la quale - preso atto del decreto interministeriale del 17 dicembre che ufficializza le ammissioni al contributo per “l’assunzione a tempo determinato dei lavoratori lsu/lpu” e della nota ministeriale del 19 dicembre che estende il periodo di contrattualizzazione oltre i 6 mesi – si impegna a “garantire la copertura finanziaria per la contrattualizzazione a 26 ore settimanali per i mesi restanti non coperti dalle agevolazioni ministeriali per i Comuni ammessi in graduatoria” e “per l’intero anno per tutti quei lavoratori lsu/lpu per i quali i Comuni non hanno prodotto richiesta di agevolazioni o l’hanno richiesta parzialmente o è stata valutata dal Ministero fuori termine”. Sembra il passo decisivo. Eppure qualche nodo viene al pettine. È il caso dei precari operanti nei Comuni che hanno adottato il Piano di riequilibrio finanziario o che hanno dichiarato il dissesto: direttamente coinvolti sono, ad esempio, Simbario e Chiaravalle Centrale. In tali fattispecie ci sono dei dubbi in riferimento alla concreta possibilità di stabilizzare. I lavoratori mostrano preoccupazione, temono per il loro futuro. Qualcuno ipotizza addirittura il peggio: la fuoruscita dal bacino e l’eventuale invalidazione del contratto annuale equivarrebbe allo scenario più tragico. Ma il 27 gennaio arrivano i primi chiarimenti del Ministero dell’Interno: ci sarebbe semplicemente bisogno di dimostrare la copertura finanziaria per poter proseguire il cammino di stabilizzazione. Copertura che effettivamente esiste e, dunque, la produzione dell’apposita documentazione sarebbe (il condizionale è d’obbligo) sufficiente a rimettere a posto le cose. Infatti, il 3 febbraio il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Vincenzo Caserta, invia una nota agli Enti dissestati ed in riequilibrio finanziario spiegando che “facendo seguito alla comunicazione prevenutavi da parte del ministero dell'Interno” e “relativamente alla quota finanziaria integrale o parziale a carico della Regione Calabria, è stato predisposto un decreto di impegno, il quale non appena esecutivo, verrà trasmesso al Ministero, per gli adempimenti relativi”. Decreto che ieri ha avuto il disco verde dalla dirigenza del settore Ragioneria. Solo un grande spavento, pertanto, che si aggiunge a quelli che hanno condizionato la storia di questi lavoratori.

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