Picchia la compagna minacciandola di morte, misura cautelare per un 32enne

I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misura cautelare di allontanamento d’urgenza dalla casa familiare e divieto di avvicinamento alla persona offesa, nei confronti di un 32enne di nazionalità nigeriana, già deferito in stato di libertà per maltrattamenti nei confronti della compagna di 27 anni.

Le attività investigative condotte dai militari della Stazione di Montalto Uffugo hanno consentito di ricostruire la drammatica situazione familiare in cui versava la donna a causa dei presunti comportamenti aggressivi e violenti del compagno, il quale sarebbe stato solito picchiarla e minacciarla di morte.

A dare il via a provvedimento è stata la segnalazione di un’insegnante della scuola dell’infanzia, la quale ha informato i carabinieri di aver visto evidenti tumefazioni sul volto della donna, madre della bambina che frequentava l’istituto scolastico.

I militari dell’Arma hanno quindi approfondito la segnalazione, scoprendo le presunte aggressioni subite dalla malcapitata, anche in presenza dei figli minori.

La donna si trova ora, insieme ai due figli, in una struttura protetta dedicata all’accoglienza delle vittime di violenza.

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Serra San Bruno: ragazzina denuncia il padre violento, scatta la misura cautelare

Con plurime condotte, violente e minacciose ed in tempi diversi” avrebbe  “maltrattato la moglie, provocandole un grave stato di ansia, di umiliazione e di sofferenza, penose condizioni di vita ed un intenso e perdurante timore per la propria incolumità, con l’aggravante di aver commesso il fatto in presenza dei figli minori”.

Queste le motivazioni alla base della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia, nei confronti di un 44enne di Serra San Bruno.

La vicenda ha avuto origine in seguito alla segnalazione fatta da una ragazzina, che per porre fine al presunto regime di terrore instaurato in famiglia dal padre, ha trovato il coraggio di raccontare ai poliziotti del Commissariato di Serra San Bruno quanto stava accadendo tra le sue mura domestiche.

In particolare, gli investigatori hanno ascoltato il racconto della giovane, stanca di assistere, insieme alle due sorelline, alle continue azioni violente che il padre avrebbe compiuto nei confronti della madre.

 Gli accurati e immediati accertamenti hanno quindi consentito di ricostruire una situazione, che si sarebbe trascinata da tempo, fatta di quotidiane sopraffazioni e violenze alle quali sarebbero state costrette ad assistere le tre figlie minori.

Durante i numerosi incontri con il personale del Commissariato, la ragazza ha ricostruito minuziosamente il quadro informativo, poi pienamente confermato dalle dichiarazioni, anche più dettagliate e dolorose, rese dalla madre.

Pertanto, l'indagato è stato raggiunto dalla misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa emessa dal gip del Tribunale di Vibo Valentia.

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