Presunti maltrattamenti ad un alunno in una scuola del Vibonese: guai per 4 insegnanti

Una brutta storia con al centro un bambino di 12 anni che sarebbe stato ripetutamente isolato, umiliato e insultato. Una vicenda triste che fa riflettere su un’epoca in cui i valori sembrano smarriti, sostituiti dalla frenesia di un sistema basato sull’egoismo. È “Il Quotidiano del Sud” a focalizzare l’attenzione su quanto sarebbe accaduto nella scuola media di Mileto, dove 4 insegnanti avrebbero ricevuto l’avviso di conclusioni delle indagini. I fatti risalirebbe all’anno scolastico 2014/2015, quando per lo studente le lezioni si sarebbero trasformate in un incubo. Deriso, lasciato solo, apostrofato: situazioni pesanti per una mente giovanissima che avrebbe meritato ben altro trattamento. Il suo atteggiamento non sarebbe passato inosservato per i genitori, i quali avrebbero presentato denuncia presso la Stazione dei carabinieri. Al ragazzo sarebbe stato diagnosticato un “disturbo emotivo con tratto ansioso-depressivo reattivo a stress”. Inevitabile sarebbero stati la frequenza di un altro istituto e lo spostamento della famiglia in un’altra città. Per la cittadina della normanna si tratterebbe di un nuovo caso sorto fra le mura scolastiche. 

Picchia la compagna sotto gli occhi dei figli: arrestato 58enne

Con l'accusa di maltrattamenti ai danni della compagna 61enne, è stato arrestato un 58enne reo, secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori, di aver ripetutamente picchiato la donna, più volte sotto gli occhi dei figli non ancora maggiorenni. Il provvedimento restrittivo è stato eseguito mercoledì ad Aieta per merito dei Carabinieri di Praia a Mare, in provincia di Cosenza.  Sulla scorta di quanto accertato dai militari dell'Arma, la vittima avrebbe avuto l'opportunità di allertare il 112 dopo essere scappata dalle grinfie del compagno trovando rifugio all'interno di una camera dell'abitazione. Giunti subito sul posto, gli uomini in divisa lo hanno bloccato ed accompagnato in caserma. Espletate le formalità di rito, è stato successivamente condotto presso la casa di reclusione di Paola. Già in passato il 58enne era stato coinvolto in episodi di natura giudiziaria.  

Maltrattamenti in un asilo del vibonese, citato il ministero

Sono quattordici le parti civili ammesse dal gup del Tribunale di Vibo Valentia, Lucia Monaco, nel procedimento contro due maestre accusate di maltrattamenti nei confronti dei bimbi di un'asilo di San Costantino Calabro (Vv). Nel procedimento penale, il gup ha autorizzato, inoltre, la citazione, in qualità di responsabile civile, del Ministero della pubblica istruzione. Il Miur, quindi, seppur solo sul piano dell'azione civile per la richiesta di risarcimento dei danni, sarà chiamato a rispondere, insieme agli imputati dei presunti comportamenti vessatori subiti dai bambini. La vicenda ha avuto origine nel maggio del 2013 quando una maestra, Ines Romano di 64 anni, finì ai domicialiari con l'accusa di aver maltrattato, insieme alla collega, Angela Battaglia di 56 anni, alcuni alunni dell'asilo nel quale prestavano servizio. Secondo l'accusa, le vittime, di età compresa tra i 5 ed i 6 anni, oltre ad essere state colpite con "schiaffi, calci e spintoni" sarebbero state fatte oggetto di "lanci di piatti e bottiglie".  A rivelare il comportamento delle due maestre le registrazioni video effettuate dai carabinieri.

 

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