Maltrattamento d'animali e resistenza a pubblico ufficiale, 50enne finisce nei guai

Resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità e maltrattamento d'animali.

Questi i reati contestati ad un cinquantenne di Siderno (Rc), arrestato dagli agenti del locale commissariato.

L'arresto è scaturito in seguito ad una segnalazione, con la quale un cittadino aveva comunicato ai poliziotti di aver assistito ad un episodio di maltrattamento d'animali.

Giunti su posto, gli agenti hanno notato un uomo che teneva un cane in braccio, legato al collo con una corda.

Alla richiesta di fornire i documenti personali, la persona in questione avrebbe cominciato ad agitarsi, opponendo resistenza durante il controllo ed aggredendo fisicamente gli agenti, tanto da costringerli ad ammanettarlo.

Accompagnato presso gli uffici del commissariato di Siderno, il cinquantenne è stato identificato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Il cane, privo di qualsiasi segno di riconoscimento e di chip, dopo gli opportuni accertamenti sanitari, è stato affidato ad un associazione di Bovalino, che si occupa di animali randagi.

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Sequestrati 14 cani da caccia tenuti in condizioni di semi abbandono

I militari della Stazione Carabinieri Parco di Cerchiara di Calabria e Civita hanno, nei giorni scorsi, posto sotto sequestro quattordici cani detenuti in maniera non idonea.

Il sequestro arriva a seguito di una attività di controllo del personale militare nei comuni di Cerchiara di Calabria e Francavilla Marittima, svolta per reprimere eventuali attività di detenzione abusiva di animali bovini suini ovini e caprini nonché di macellazione clandestina. Durante i controlli svolti in località “Macchiabbate” di Francavilla sono state deferite due persone per “detenzione incompatibile di cani da caccia” e “abbandono di animali”.

Al momento del controllo, a cui ha partecipato personale veterinario dell’Asp, i militari hanno accertato che i cani erano detenuti con catene corte alcune delle quali ancorate a piante d’ulivo e in ricoveri di fortuna adibiti a cucce e ricavati in fusti di ferro arrugginiti. Luoghi questi in cui erano presenti deiezioni abbondanti e accumulatesi nel tempo, oltre a ciotole per l’acqua che presentavano la formazione di alghe. Elementi questi che denotano un’incuria nella assistenza e nella detenzione dell’animale. I cani, quasi tutti da caccia, sono stati pertanto posti sotto sequestro e trasferiti presso i due canili sanitari di Cassano e Villapiana.

Nelle due aziende oggetto del sequestro dei cani sono stati inoltre riscontrati illeciti riguardo la detenzione di suini in violazione alle norme sanitarie e a quelle sulla movimentazione degli animali. Oltre al deferimento sono state elevate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro. 

Maltrattamento di cani, denunciato un uomo

Il personale del Comando Stazione del Corpo Forestale ha deferito all’Autorità giudiziaria un uomo di Fagnano per maltrattamento di animali. In particolare, a seguito di una segnalazione di alcune Guardie Zoofile, il personale forestale è intervenuto unitamente al personale veterinario dell’Asp di Cosenza, ed i Carabinieri della locale Stazione nel Comune di Fagnano Castello al fine di verificare le condizioni di tre cani “Meticci” di proprietà dell’indagato. Gli animali erano legati ad una catena non più lunga di 100 centimetri all’interno di un ricovero removibile in lamiera e legno in precarie condizioni igieniche che costringeva i cani, a subire per quanto riguarda le loro caratteristiche etologiche delle sevizie per  lo stato in cui venivano detenuti, così come verificato  dai veterinari. Si è quindi proceduto al deferimento dell’uomo e al sequestro degli animali affidati  ad un Ente preposto all’accoglienza degli stessi a Villapiana.

Maltrattamenti animali, incendi boschivi, gestione illecita di rifiuti: tutte le attività del Corpo Forestale

L’anno 2015 ha visto il Corpo Forestale dello Stato impegnato, in prima linea, nel contrasto ad illeciti, amministrativi  e penali, che recano una sistematica e perniciosa aggressione al territorio ed al paesaggio agroalimentare, con ricadute non secondarie sulla qualità della vita ed, in ultima analisi, sulla salute dei cittadini. Significativi i numeri espressi dall’attività operativa espletata durante l’anno appena scorso, durante il quale il personale C.F.S., in servizio nella Regione Calabria, ha effettuato ben 1.607 controlli afferenti la corretta gestione delle  utilizzazioni boschive, con 90 comunicazioni di notizia di reato, 79 persone denunciate, 5 arrestate e 315 sanzioni amministrative rilevate, per un importo complessivo di oltre  405.000 euro. Intensa è risultata, altresì, l’attività di contrasto alla gestione illecita di rifiuti, con 1373 controlli eseguiti, che hanno portato alla redazione di 80 comunicazioni di notizia di reato, alla denuncia a piede libero di 66 persone ed all’accertamento di 87 illeciti amministrativi, cui sono conseguite sanzioni per oltre 100.000 euro. Di fondamentale importanza, per assicurare la tutela dell’ambiente nel suo complesso, è la salvaguardia delle risorse idriche. 198 sono stati i controlli eseguiti, 6 le C.N.R. redatte, con 5 soggetti denunciati e  sono state irrogate sanzioni amministrative per oltre 72.000 euro; 610 sono stati, invece, i controlli eseguiti  nell’ambito dell’attività di contrasto al consumo illegale del suolo, 59 le CNR, per un totale di 82 persone denunciate con sanzioni amministrative comminate per un totale di circa 77.000 euro. Non sono mancati i consueti controlli in tema di maltrattamento di animali, oltre 600, che hanno comportato la trasmissione all’Autorità giudiziaria di 33 CNR, 2 arresti e 69 sanzioni amministrative notificate per circa 7.000 euro. Sono stati, ancora, effettuati 444 controlli, presso allevamenti di bovini ed ovi-caprini, che hanno comportato il deferimento all’Autorità giudiziaria di 13 soggetti ed all’accertamento di 63 illeciti amministrativi; 140 sono stati i controlli sulla filiera del legno a livello intracomunitario, volti ad accertare il rispetto delle norme sulla tracciabilità e rintracciabilità del legname e, pertanto, la sua lecita provenienza.Sono stati, altresì, effettuati 152 controlli sugli effluenti di allevamento e sulle acque di vegetazione dei frantoi, che hanno portato alla denuncia a piede libero di 7 soggetti. Intensa, anche, l’attività di contrasto agli illeciti in campo agroalimentare, per un totale di 1265 controlli, di cui 60 effettuati nel settore zootecnico, 294 sulle tipicità DOP-IGP, 52 sul’agricoltura biologica e numerosi altri sul vitivinicolo, lattiero-caseario e oleario. Particolare attenzione è stata posta, inoltre, sulla corretta etichettatura e tracciabilità degli alimenti, con 224 controlli. Nel solo settore agroalimentare, sono stati accertati, in totale, circa 400 illeciti amministrativi, per oltre 230.000 euro di sanzioni. Alta è stata, anche nel corso del 2015,  l’attenzione alla tutela delle specie di flora e fauna protette, con circa 120.000 euro di sanzioni irrogate ed oltre 300 controlli effettuati, molti dei quali in aree doganali. La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata in sigla C.I.T.E.S., è nata, infatti, dall'esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante (vivi, morti o parti e prodotti derivati), in quanto lo sfruttamento commerciale è, assieme alla distruzione degli ambienti naturali nei quali vivono, una delle principali cause dell'estinzione e rarefazione in natura di numerose specie. Nell’ambito del contrasto agli incendi boschivi, è stata effettuata la consueta attività preventiva e repressiva che ha portato all’arresto, in flagranza di reato, per incendio boschivo doloso, di tre soggetti. 17 sono state le notizie di reato contro noti e 675 contro ignoti, con 20 persone denunciate. Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 105, con 31 persone sanzionate, per un totale di oltre 16.000 euro. All’interno del più vasto ambito dell’attività operativa espressa, in relazione ai molteplici compiti  d’istituto del Corpo Forestale dello Stato, in Calabria, nel corso dell’anno 2015, si inserisce l’attività svolta nell’ambito del c.d “Focus ndrangheta”: piano d’azione nazionale e transazionale contro al criminalità organizzata. Tale iniziativa, voluta dal Ministero dell’Interno, sotto lo stretto coordinamento delle Prefetture, vede coinvolte, in stretta sinergia, tutte le forze di polizia presenti sul territorio e mira ad affermare la presenza dello Stato ed a contrastare fenomeni criminali in settori permeati da interessi della criminalità organizzata e non. Numerosi sono stati i controlli in tema di contrasto al diffuso fenomeno del “caporalato”, in tema di illecita attività di smaltimento dei rifiuti e, più generale, in materia ambientale, con un’attività particolarmente intensa nel contrasto ai tagli boschivi illeciti ed all’abusivismo edilizio.Sono stati effettuati, nell’ambito del solo “Focus ndrangheta”, 1315 servizi per un totale di 7630 persone controllate, di cui 172 deferite all’Autorità giudiziaria e 4 arrestate. 126 sono stati i sequestri penali e 56 quelli amministrativi. Sono stati accertati 519 illeciti amministrativi ed ulteriori 162 relativi ad illeciti del Codice della Strada; 1773 i veicoli controllati, 8 controlli domiciliari effettuati e 45 perquisizioni e 1156 pattuglie impiegate. Degni di rilievo sono, altresì, gli oltre 1100 controlli effettuati nell’ambito della Campagna Goletta Verde, a tutela dell’ecosistema marino, in tema di abusivismo edilizio costiero e su aree demaniali, inquinamento e scarichi fognari illegali, pesca di frodo e normativa da diporto, con 34 soggetti denunciati a piede libero e 37 sequestri penali.

Maltrattamento di animali: i carabinieri denunciano un 30enne

I Carabinieri hanno denunciato in stato di libertà alla locale Autorità giudiziaria un 30enne per il reato di maltrattamento di animali. Durante un posto di controllo, M.D. è stato fermato a Bova Marina, in provincia di Reggio Calabria, dai militari operanti, alla guida della sua autovettura, venendo sorpreso in possesso di un capo bovino di razza "limousine" e di età compresa tra 15 e 30 giorni, privo di segni distintivi o documentazione, legato per le zampe e stipato nel bagagliaio del mezzo. 

 

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