Nascondevano mezzo chilo di marijuana in un magazzino, marito e moglie finiscono in manette

Due coniugi F.L. e T.S., di 28 e 27 anni, sono stati arrestati a Cassano allo Ionio, con l’accusa di detenzione di marijuana e hashish ai fini di spaccio.

L'arresto è stato eseguito dai carabinieri di Cassano Jonio e Corigliano Calabro che, durante una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto sul comodino della camera da letto due involucri termosigillati, ciascuno contenente mezzo grammo di hashish, una busta di cellophane con 1,5 grammi di marijuana ed un contenitore di sigarette con altri 3 grammi della stessa sostanza.

In un mobile è stato trovato, invece, un bilancino di precisione.

Estesa la perquisizione ad un magazzino di fronte all'abitazione, i militari hanno scoperto, nascosta in una cassetta degli attrezzi, una busta di plastica contenente 500 grammi di marijuana, ancora da dividere in dosi.

Infine, in un armadietto sono stati rinvenuti una macchina per il confezionamento sottovuoto e dei rotoli di cellophane, verosimilmente utilizzati per preparare le dosi dello stupefacente.

 

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Dosi di marijuana rinvenute nel cortile di una scuola del Vibonese

Nel corso di un servizio di controllo finalizzato al contrasto allo spaccio ed all’uso di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Stazione di Pizzo, con l’ausilio di personale del Nucleo cinofili hanno rinvenuto, nel cortile del locale Istituto nautico, tre involucri contenenti quindici grammi di marijuana ed un trita erba in metallo a forma di teschio.

Una volta sottoposto a sequestro quanto ritrovato, i militari dell'Arma hanno avviato le indagini per cercare di dare un volto alle persone che hanno nascosto lo stupefacente

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Sorpresi con un chilo di marijuana, due persone in manette

Due persone, N.A., 38enne di Corigliano-Rossano e C.M., 28enne, di Tirana (Albania) ma domiciliato nel comune ionico cosentino, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Rossano, perché ritenuti responsabili di detenzione di droga ai fini dello spaccio e resistenza a pubblico ufficiale.

L'arresto è scaturito al termine di una perquisizione personale e domiciliare, durante la quale i poliziotti hanno rinvenuto un chilo di marijuana e materiale per il confezionamento in dosi.

Una volta sequestrato lo stupefacente ed espletate le formalità di rito, i due sono stati portati nel carcere di Castrovillari.

 

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Sorpreso con 9 Kg di marijuana, arrestato 53enne

I finanzieri del Comando provinciale di Reggio Calabria, durante un servizio di controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato un cinquantaquattreenne residente ad Ardore (Rc), accusato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

In particolare, l'uomo è stato sorpreso a Reggio Calabria, a bordo di un'auto sulla quale i finanzieri hanno rinvenuto una borsa di carta contenente tre involucri di plastica sottovuoto, con all'interno 1 chilo e 600 grammi di marijuana.

Nel corso della successiva perquisizione effettuata a casa dell'uomo, i militari hanno trovato una serra costituita, oltre che da un professionale impianto di riscaldamento e illuminazione alimentato tramite un abusivo allaccio alla rete elettrica, da 109 piantine di marijuana.

Sempre presso l’abitazione, sono stati rinvenuti ulteriori 7 chilogrammi di marijuana già confezionata sottovuoto, circa 1 grammo di cocaina, nonché 465 semi di cannabis.

Al termine delle attività di rito, il cinquantatreenne è stato arrestato in flagranza di reato per illecita coltivazione, trasporto e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e furto aggravato di energia elettrica. Su disposizione del pm di turno, l'uomo è stato associato presso la locale casa circondariale di Arghillà.

Complessivamente, lo stupefacente sequestrato avrebbe consentito di ricavare ben 38 mila dosi che avrebbero fruttato al dettaglio, circa 380 mila euro.

 

Rinvenute oltre 700 piantine di marijuana, denunciate tre persone

Gli agenti della Squadra mobile di Cosenza, del Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale e del Reparto unità cinofila di Vibo Valentia hanno denunciato a piede libero I.D. e B.C. ambedue di anni 28, residenti in un paese dell’hinterland cosentino.

I due sono stati sorpresi, in aperta campagna, in possesso di 13 semenzai contenenti complessivamente 780 piantine di Cannabis, attrezzi agricoli e tutto il necessario per un la messa in opera di un impianto d’irrigazione.

In un’altra operazione, personale della Squadra Volante ha denuncia a piede libero P.P., di 41 anni residente a Cosenza, trovato durante una perquisizione in possesso di marijuana, sementi e dell’occorrente per la realizzazione di una serra per la coltivazione di cannabis.  

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Marijuana a casa, in manette 34enne

Gli agenti del Commissariato di Rossano, del Reparto prevenzione crimine Calabria Settentrionale ed del Reparto cinofili di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto, O.S., di 34 anni.

Nel corso di una perquisizione domiciliare e personale, l’uomo, già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di alcune dosi di marijuana, di un bilancino elettronico e di materiale per il confezionamento.

Il 34enne è stato, quindi, tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

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Droga, Operazione Green Call: misure cautelari nel vibonese e nel reggino

Blitz dei carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro nei comuni di San Pietro di Caridà e Dinami dove, su disposizione della Procura della Repubblica di Palmi, è stata eseguita un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale nei confronti di Luciano Franzese, di anni 26, di San Pietro di Caridà, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari; Rocco Franzese, di anni 29, di San Pietro di Caridà, sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari; Raffaele Schinello, di anni 32, di Dinami, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza; Francesco Cavallaro, di anni 22, di Dinami, sottoposto alla misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza.

I destinatari del provvedimento sono ritenuti responsabili, a vario titolo, del reato di concorso in detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il provvedimento rappresenta l'epilogo di un'indagine condotta, tra luglio ed agosto 2017, dai carabinieri di Serrata (RC), sotto il coordinamento dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, nel corso della quale sarebbe stata documentata la vendita di marijuana, da parte degli indagati.

In particolare, le indagini sono state avviate quando la madre di un ragazzo di San Pietro di Caridà si è presentata presso la Stazione carabinieri di Serrata per denunciare la grave situazione del figlio il quale, ormai da oltre tre anni, era divenuto assuntore di marijuana.

Una volta avviata l'indagine, i militari sono riusciti a ricostruire la rete di spacciatori, che avrebbero venduto la droga al giovane assuntore ed ad altre persone del posto.

I destinatari della misura cautelare degli arresti domiciliari, al termine degli adempimenti di rito, sono stati  tradotti presso le rispettive abitazioni  e posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia.

 

 

Detenzione di droga e resistenza a pubblico ufficiale, arrestati due pregiudicati

Gli agenti in servizio presso il commissariato di Rossano hanno tratto in arresto due cittadini marocchini, S. J. e N. M., rispettivamente, di 30 e 33 anni.

I due, già noti alle forze dell'ordine, sono stati intercettati dagli agenti mentre si trovavano a bordo di un’auto.

Intimato l’alt all’autista del veicolo nei pressi di Schiavonea, l’uomo con manovre pericolose e improvvise ha tentato di fuggire schivando gli agenti.

Dopo alcune centinaia di metri l’automobile è stata bloccata e perquisita.

Durante la breve fuga, i due sarebbero riusciti a lanciare fuori dal finestrino un voluminoso involucro di colore bianco sulla natura del quale sono ancora in corso indagini.

I poliziotti, che sospettano contenesse stupefacente, non sono ancora riusciti a rintracciarlo, anche perchè potrebbe essere stato recuperato da terze persone.

Una volta scesi dall’auto, i due avrebbero opposto resistenza nei confronti degli agenti minacciandoli anche durante la perquisizione, che ha consentito di rinvenire nell’auto una bustina con della marijuana occultata sotto un sedile.

S. J. e N. M., espletate le formalità di rito, sono stati arrestati e tradotti ai domiciliari per resistenza minaccia a pubblico ufficiale e detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.

L’auto sulla quale viaggiavano è stata poi sequestrata, poiché priva di assicurazione e l’autista denunciato per guida senza patente.

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