Marijuana nella felpa, arrestato un 40enne

Continua senza sosta il controllo del territorio disposto dal Comando provinciale di Reggio Calabria, attuato attraverso tutte le Compagnie carabinieri dislocate sull’intera provincia. In tale ottica, i carabinieri della Compagnia cittadina, diretta dal Comandante interinale Tenente Alessandro Bui, attraverso la dipendente Aliquota Radiomobile, durante l’attuazione di uno dei numerosi posti di controllo eseguiti ed il monitoraggio delle zone più sensibili al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno intercettato ed intimato “l’Alt” ad un’autovettura “sospetta” condotta da un 40enne, reggino, già noto alle Forze dell’ordine.

Ulteriormente  insospettiti dallo stato di agitazione palesato dall’uomo, l’equipaggio lo ha sottoposto a perquisizione personale e veicolare rinvenendo un quantitativo di sostanza stupefacente occultato nella felpa indossata dallo stesso. I militari hanno proceduto altresì ad effettuare una perquisizione domiciliare anche presso l’abitazione del prefato ed al termine di tutte le operazioni è stato rinvenuto un totale di: 

- 31 grammi di sostanza stupefacente del tipo “hashish”

- 19 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”

- la somma contante di 300 euro composta da sei banconote da 50 euro.

Il soggetto è stato dichiarato in stato d’arresto poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, tutto quanto rinvenuto posto sotto sequestro e, terminate le formalità di rito il prefato condotto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione in attesa del giudizio direttissimo, così come disposto dalla competente Autorità giudiziaria.

Spaccio di stupefacenti, arrestato un 46enne

I carabinieri, nell’ambito di un servizio di controllo del territorio a Bocchigliero, hanno tratto in arresto per “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”, un 46enne del posto, poiché nel corso di un controllo di polizia, è stato sorpreso in atteggiamento sospetto, pertanto, sottoposto a perquisizione personale e veicolare e trovato in possesso di 11 grammi circa di cocaina, 5 grammi circa di marijuana, 2 grammi di hashish, suddivisi in dosi ed un coltello con lama lunga 10 cm, tutto sottoposto a sequestro.  

Sulla base dell’ipotesi investigativa principale, le dosi sarebbero state distribuite sul mercato illecito, alimentando il consumo da parte dei clienti, proprio durante le festività natalizie.

L’arrestato, è stato rimesso in libertà ex art.121 disp.att.c.p.p., a disposizione del Pm di turno della Procura di Castrovillari.

 

Operazione “Satellite”. Fucili di precisione e droga nascosti sotto terra: arrestati zio e nipote

Alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Locri hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip del Tribunale cittadino, a seguito della richiesta avanzata da questa Procura della Repubblica, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Satellite”, finalizzata al contrasto del traffico e detenzione di sostanze stupefacenti e della detenzione di armi clandestine e ricettazione, nei confronti di 2 persone, entrambi provenienti dal territorio locrideo. L’attività d’indagine, condotta dai carabinieri della Stazione di Platì e della Compagnia carabinieri di Locri, ha portato all’arresto di:

Giuseppe Maviglia, 39enne nato a Locri ma residente a Novara, disoccupato, già noto alle Forze dell’ordine;

Domenico Perre, 54enne nato e residente a Platì, disoccupato già latitante dal 1991 al 1994,

ritenuti responsabili di detenzione illegale di stupefacenti, di armi clandestine, di munizioni e ricettazione in concorso.

L’attività investigativa sfociata nell’odierna ordinanza è nata a maggio scorso quando, i militari della Stazione di Platì, nell’ambito dei servizi di controllo straordinario del territorio disposti da Gruppo Carabinieri di Locri finalizzati alla repressione dei reati attinenti le armi e gli stupefacenti, effettuati con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato carabinieri “Cacciatori” di Vibo Valentia, sono stati impiegati in una mirata strategia operativa di aggressione ai sodalizi mafiosi con controlli e perquisizioni personali e domiciliari nei confronti di pregiudicati inseriti nelle locali cosche di ‘ndrangheta, nonché numerosissimi rastrellamenti in aree “sensibili” dell’intero comprensorio locrideo con particolare attenzione alla zona ricadente nella vallata del “Bonamico”.

In quell’occasione, e precisamente l’11 maggio 2016 i carabinieri, dopo aver effettuato una perquisizione ex art. 41 T.U.L.P.S. presso l’abitazione del sopracitato Perre, hanno esteso l’attività di ricerca nei terreni limitrofi e segnatamente in una zona demaniale. Qui, fra la fitta vegetazione e abilmente occultato sotto terra e in anfratti naturali ben mimetizzati con l’ambiente circostante è stato rinvenuto il seguente materiale che è stato sottoposto a sequestro:

−8 fucili di vario calibro con matricola punzonata, alcuni con relativo serbatorio;

−un fucile Winchester calibro 30-30 oggetto di furto denunciato nel 2012 a Pontenure (PC);

−una pistola Arminius calibro 22 a tamburo, anch’essa compendio di furto denunciato nel 2006 a Borgomanero (NO);

−un congegno di mira tipo cannocchiale;

−un puntatore laser per armi;

−un rilevatore satellitare gps;

−circa 500 cartucce di vario calibro;

−un sacco in plastica contenente quasi 2,7 kg di eroina;

−un sacco in plastica contenente oltre 2,5 kg di canapa indiana;

−un sacco in plastica contenente circa 700 grammi di cocaina;

−materiale vario atto al confezionamento dello stupefacente.

Sulla scorta di tale rinvenimento e tenuto conto della collocazione geografica del fondo in questione che, come anticipato, era limitrofo a quello della proprietà di Perre e risultava raggiungibile solo passando dal piazzale antistante l’abitazione dello stesso, è stata avviata un complessa e articolata indagine, coordinata da questa Procura della Repubblica, che ha portato alla scoperta di gravi indizi di reato ascrivibili sia a carico di Perre che di Maviglia, rispettivamente zio e nipote. Fra i tanti elementi a supporto dell’attività investigativa si evidenzia che:

−dai successivi accertamenti sul rilevatore Gps rivenuto, con annessa scheda telefonica, è emerso che quest’ultima era stata installata ai fini assicurativi su un’autovettura Opel Zafira, ceduta nel 2014 al citato Maviglia;

−Maviglia, pur vivendo a Novara, ha sempre mantenuto rapporti con lo zio Perre  e con il territorio della Locride;

Tali elementi messi a sistema con tutti gli esiti raccolti nel corso dell’inchiesta hanno superato il vaglio del Gip che ha osservato come il contenuto dell’attività investigativa svolta dai militari della benemerita platiese ha permesso di accertare la fondatezza della ricostruzione investigativa dei fatti–reato mediante la scrupolosa e meticolosa valutazione dei singoli riscontri documentali e tecnici. Tali dati sono stati interpolati da un’analisi attenta e coordinata a supporto dell’attività investigativa, consentendo quindi la lettura incrociata dei dati forniti dalle intercettazioni con il sequestro del materiale sottoposto a sequestro nel mese di maggio 2016 e, pertanto, gli arrestati odierni possono essere ritenuti responsabili dei reati contestati.    

I medesimi sono stati associati presso la casa circondariale di Locri.

Armi e droga in una casa: i carabinieri cercano il responsabile

I carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del Norm a seguito di controllo effettuato presso una costruzione disabitata ubicata a Reggio Calabria abitato, hanno rinvenuto:

  • 1 pistola a salve, con canna modificata, calibro 8;
  • 1 pistola a tamburo caricata con 5 colpi calibro 7,65;
  • 35 munizioni calibro 9x21;
  • 2 munizioni calibro 6,35;
  • 56 munizioni  calibro 12;
  • 1 ordigno artigianale composto da una bottiglia in plastica contenente liquido infiammabile con un petardo  fissato mediante del nastro adesivo;
  • 3 bilancini di precisione;
  • 2 involucri in cellophane contenti, complessivamente, 11 grammi sostanza stupefacente  del tipo “cocaina”;
  • 1 involucro in cellophane contenente 35 grammi di sostanza stupefacente del tipo “marijuana”. 

Indagini in corso per individuare la persona che aveva materiale disponibilità immobile. 

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Marijuana in macchina, arrestati due giovani

I carabinieri hanno tratto in arresto un 28enne di Gioiosa Jonica ed un 17enne di Gioiosa Jonica per il reato di detenzione di sostanze stupefacenti poiché, all’esito di una perquisizione veicolare eseguita nell’autovettura con la quale viaggiavano, sono stati rinvenuti, occultati in una busta di plastica abilmente occultata sotto il sedile lato guida, 810 grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.

Gli arrestati, su disposizione dell’Autorità giudiziaria sono stati  associati presso i rispettivi domicili.

Due sacchi di marijuana in macchina: arrestato

Continuano i servizi disposti dal Gruppo carabinieri di Locri finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati in genere, con particolare attenzione a quelli relativi alle armi e agli stupefacenti.

Numerose pattuglie dell’Arma dei carabinieri sono state impiegate in una mirata strategia operativa finalizzata a contrastare la recrudescenza della citata fenomenologia criminale, eseguendo controlli e perquisizioni personali e domiciliari. Nello specifico, il consuntivo dell’attività svolta nel fine settimana appena trascorso in punti nevralgici della locride, in delicate fasce orarie oggetto dell’incremento degli episodi delittuosi anche secondo un attento monitoraggio georeferenziale, ha visto il controllo di 308 persone e di 175 veicoli, nonché l'effettuazione di diversi posti di blocco. 

In tale ambito, i carabinieri del N.O.RM. - Aliquota Radiomobile della Compagnia carabinieri di Roccella Jonica hanno tratto in arresto nella fragranza di reato un 36enne residente a Camaiore ma domiciliato a Caulonia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Lo stesso, a seguito di una perquisizione veicolare è stato trovato in possesso di due sacchi contenenti oltre 6 Kg di sostanza stupefacente del tipo “Marijuana”, già suddivisa in confezioni di cellophane ciascuna del peso di 500 grammi, abilmente occultati all’interno del bagagliaio dell’autovettura a lui in uso.

Il materiale rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre il soggetto è stato associato presso la casa circondariale di Locri a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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Droga nel borsone, arrestato un ragazzo

I carabinieri dell’Aliquota Operativa e Radiomobile di Palmi hanno tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente un 19enne di  Seminara.

Il giovane, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un borsone contenente 868 grammi di sostanza stupefacente - verosimilmente del tipo “marijuana” - unitamente ad un bilancino di precisione e della somma contante 945 euro, probabile provento dell'attività delittuosa. 

Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro.

L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato associato presso la Casa circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Brognaturo, arrestati due migranti: detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti

Due migranti, che sono ospitati presso il centro di accoglienza di Brognaturo, sono stati arrestati dagli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno, poichè accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

In particolare, sono stati rinvenuti 434 grammi di marijuana all’interno della stanza occupata da un 21enne ed un 18enne.

Inoltre, la Polizia ha trovato altre 44 dosi di hashish in una sciarpa posta nel giardino che, molto probabilmente, era stata fatta cadere da una finestra. Il 18enne pachistano è stato bloccato subito, mentre il 21enne ghanese ha tentato la fuga a piedi prima di essere fermato. 

I due sono stati posti agli arresti domiciliari nel centro di accoglienza.

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