Accesa lite fra conviventi, interviene un vicino con la pistola: denunciati

I carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro (Cs) hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Castrovillari, un senegalese di 26 anni per minaccia aggravata e percosse ed un 41enne italiano per minaccia aggravata.

In particolare, i militari sono intervenuti questa mattina in un’abitazione, dove era stata segnalata un’accesa lite tra una donna ed il suo compagno senegalese.

Giunti sul posto, gli uomini dell’Arma hanno riportato la calma fra le parti e ricostruito l’accaduto, scoprendo che il vicino di casa della coppia, sentite le urla della ragazza, sarebbe intervenuto in suo aiuto con una pistola.

Il 26enne, a sua volta, avrebbe usato un coltello da cucina per minacciare l’uomo.

I carabinieri, quindi, hanno deciso d'effettuare una perquisizione nelle abitazione dei due contendenti, rinvenendo e sequestrando, a casa del senegalese, un coltello, mentre in quella del 41enne una pistola a salve con tappo rosso.

Infine, una volta in caserma, la donna ha denunciato per percosse il senegalese, il quale è stato ammonito dai carabinieri a lasciare la casa dove conviveva con l’ex compagna.

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Perseguita e minaccia una donna, misura cautelare per un 35enne

I poliziotti del Commissariato di Corigliano-Rossano (Cs) hanno eseguito una misura cautelare di divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, emessa dal gip del Tribunale di Castrovillari su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di B.R, 35 anni, di Rossano.

Il provvedimento è stato emesso in seguito ad un'indagine avviata su segnalazione di una donna che ha denunciato di aver subito, da parte del 35enne, minacce ed atteggiamenti persecutori culminati nel danneggiamento della sua auto.

Le accuse della presunta vittima sono state suffragate dai riscontri individuati dagli investigatori, tramite l'acquisizione di tabulati telefonici, video e fotografie.

 

                            

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Botte e minacce all'ex compagna, arrestato

I poliziotti della Questura di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di F.A. di anni 32, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, atti persecutori e lesioni.

In particolare, in base alle indagini condotte dagli uomini della 3^ Sezione Reati contro la persona, reati sessuali e  reati in pregiudizio di minori della Squadra mobile, l’uomo avrebbe ripetutamente picchiato e minacciato di morte l’ex compagna.

Pertanto, al termine delle formalità di rito, il 32enne è stato tradotto nella casa circondariale di Castrovillari.

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Rissa e minacce, tre cittadini extracomunitari denunciati a Crotone

Tre cittadini extracomunitari sono stati denunciati, a Crotone, per reati contro la persona.

In particolare, in seguito ad una chiamata al 113 con la quale era stata segnalata una rissa, gli uomini della locale questura sono intervenuti in una via del centro storico della città pitagorica.

Giunti sul posto, hanno sorpreso un uomo di origine gambiana che cercava di colpire, con un’asse di legno,  un afghano, che, a sua volta, aveva in mano tre sassi.

Dopo essere stati bloccati, entrambi i protagonisti della lite sono stati denunciati.

Stessa sorte è  toccata ad un  somalo che, in evidente stato d’ebbrezza, dopo aver minacciato i passanti con una bottiglia di vetro, ha cercato di resistere ai poliziotti.

Per tale ragione, una volta bloccato ed accompagnato in questura, l’uomo è stato denunciato per minaccia aggravata, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale.

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Minacciava e picchiava la nonna, minorenne finisce in comunità

I  carabinieri della Compagnia di Corigliano Calabro hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare della detenzione in comunità disposta dal Tribunale dei minorenni di Catanzaro, su richiesta della locale procura della Repubblica, nei confronti di un 17enne di Cassano all’Ionio, per i reati di estorsione e lesioni personali aggravate.

Il provvedimento è stato emesso, in virtù delle indagini avviate dai carabinieri della Stazione di Villapiana, in seguito alla denuncia presentata dalla nonna del minorenne.

In particolare, secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori, il ragazzo, per quasi due anni, avrebbe minacciato, ricattato e percosso la nonna 67enne che  si era preso cura di lui dopo che i genitori, in seguito alla separazione, avevano rifiutato di tenerlo con loro.

Il minorenne, quindi, avrebbe chiesto ripetutamente alla donna ingenti somme di denaro arrivando, in caso di rifiuto, a minacciarla di morte o a colpirla con degli schiaffi.

 Stessa sorte sarebbe toccata anche al compagno dell’anziana, ogni qualvolta era intervenuto in sua difesa.

Nell’impossibilità di soddisfare l’ultima richiesta di denaro e nel timore di ulteriori ripercussione, la malcapitata ha deciso di rivolgersi ai carabinieri, le cui indagini hanno portato all’emissione della misura cautelare detentiva presso la comunità ministeriale di Catanzaro.

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Minacciano con le armi due ristoratori, quattro ragazzi denunciati nel Vibonese

Quattro ragazzi di Piscopio, di età compresa tra i 18 ed i 21 anni, sono stati denunciati dagli uomini della squadra mobile di Vibo Valentia, con l’accusa di  minacce aggravate dall’uso delle armi.

I fatti risalgono al 29 maggio scorso, quando gli indagati - Michele Ripepi (19), Michele Carnovale (19), Salvatore Battaglia (21) e Michele D’Angelo (19) – dopo aver cenato nel ristorante “MaryGrace” di Vena di Ionadi, al momento di saldare il conto avrebbero preteso  di pagare una somma diversa da quella dovuta.

E’ scaturita, quindi, una discussione nel corso della quale, i giovani si sarebbero rivolti ai proprietari del locale con espressioni minacciose (“ci vediamo domani mattina…anzi tra cinque minuti!”).

Dopo essersi allontanati, i quattro sarebbero ritornati nel ristorante e due di loro avrebbero estratto le armi, successivamente rivelatesi a salve e con il tappo rosso non visibile.

Uno dei proprietari del locale ha quindi chiesto aiuto al 113, mettendo in fuga il gruppo.

Giunti sul posto, i poliziotti hanno avviato le indagini che, grazie alle testimonianze delle vittime ed alle immagini dei sistemi di videosorveglianza hanno permesso d’individuare i presunti responsabili.

Durante le successive perquisizioni locali e domiciliari, a casa di uno degli indagati gli agenti hanno rinvenuto le armi che sarebbero state utilizzate per compiere l’atto intimidatorio.

Al termine delle indagini, i giovani sono stati denunciati per il reato di minacce aggravate dall’uso delle armi.

Maltrattamenti ed estorsione, eseguita misura cautelare

Gli agenti della Squadra mobile di Cosenza hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell' “Allontanamento dalla casa familiare” e del “Divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, con prescrizione di non comunicare con la stessa in alcun modo”, nei contronti di R. V. S., di 24 anni.

Il provvedimento, disposto dal Gip del Tribunale di Cosenza, giunge al termine di un'attività investigativa nel corso della quale i poliziotti avrebbero accertato diversi episodi durante i quali il ventiquattrenne avrebbe minacciato, insultato e fatto oggetto di violenze fisiche i familiari, dai quali, con minaccie e violenze, avrebbe preteso somme di denaro.

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Minaccia di morte la moglie e aggredisce i poliziotti, arrestato

Un cittadino marocchino, A.J, di 40 anni è stato arrestato dai poliziotti del Commissariato di Corigliano - Rossano con l'accusa di maltrattamenti in famiglia, resistenza, minacce e lesioni a pubblico ufficiale.

Gli agenti sono intervenuti la scorsa notte, in seguto ad una chiamata al “113”, con la quale una donna, in lacrime e terrorizzata, segnalava che il coniuge, non più convivente, stava cercando di sfondare il portone d'ingresso dell’abitazione nella quale vive con i genitori.

Giunto sul posto, l’equipaggio della Squadra volante ha sorpreso il quarantenne intento a forzare, con una spranga di ferro, il portone d’ingresso dell'abitazione ed a minacciare di morte la moglie.

Non contento, ha intimato ai poliziotti di allontanarsi, prima di colpirli con la base metallica di un ombrellone.

 Nonostante l'aggressione, gli agenti sono riusciti a bloccare l'esagitato ed a portarlo in commissariato.

Dopo l'arresto, l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari.

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