"Rimborsopoli": la Cassazione annulla le misure per Bilardi, De Gaetano e Fedele

I giudici della VI Sezione della Corte di Cassazione, accogliendo i ricorsi avanzati dai rispettivi avvocati, hanno disposto l'annullamento con rinvio del provvedimento cautelare della detenzione domiciliare che il Tribunale del Riesame aveva ordinato in merito alle posizioni degli ex assessori regionali Nino De Gaetano (PD), Luigi Fedele (FI) e del senatore Giovanni Bilardi (NCD). Si tratta di tre degli esponenti politici finiti nelle maglie dell'operazione "Erga omnes" che ha acceso i fari sulla gestione dei fondi riservati ai Gruppi consiliari di Palazzo Campanella. La decisione della Suprema Corte, tuttavia, non ha scalfito l'impianto dell'accusa, che continua ad essere sufficientemente solido. Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Reggio Calabria ha richiesto il rito immediato nei confronti di De Gaetano e Fedele e l'udienza potrebbe essere fissata rapidamente. Quanto al senatore Bilardi, come noto, si è ancora in attesa che si pronunci l'aula di Palazzo Madama in relazione alla richiesta di arresto, già accolta dalla Giunta per le immunità. 

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Rimborsopoli, ex assessore Nino De Gaetano rimane agli arresti domiciliari

Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ha respinto l'istanza avanzata da Nino De Gaetano che, tramite la difesa che lo assiste legalmente nell'indagine "Erga Omnes", chiedeva fosse revocata la misura restrittiva degli arresti domiciliari. L'ex assessore regionale ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Giunta Oliverio, è finito in manette il 26 giugno nel contesto di un'inchiesta in cui sono implicati complessivamente 26 consiglieri regionali della passata legislatura, alcuni dei quali in carica anche in quella attuale. 

Rimborsopoli, respinta l'istanza contro l'arresto del senatore Bilardi

Non è stato accolto dal Tribunale del Riesame di Reggio Calabria il ricorso che gli avvocati di Antonio Bilardi, senatore del Nuovo Centrodestra, hanno presentato avverso l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dal giudice delle indagini preliminari nel contesto dell'operazione "Erga omnes", condotta dalla Procura di Reggio Calabria in relazione alla sospetta amministrazione delle risorse finanziarie destinate ai Gruppi del Consiglio regionale. I fatti contestati a ventisette persone, fra attuali e passati membri della massima Assemblea elettiva calbrese, si riferiscono agli anni compresi tra il 2010 ed il 2012. Falso e peculato i reati contestati. Nella fase finita sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti Bilardi era a capo del Gruppo "Scopelliti Presidente". Saranno i componenti della Giunta per le immunità del Senato a pronunciarsi in merito alla richiesta di autorizzazione a procedere a carico del senatore. 

 

 

Operazione "Erga omnes": i nomi dei 31 indagati

Di seguito l'elenco completo dei soggetti sotto indagine nell'ambito dell'inchiesta sulla gestione dei fondi riservati ai Gruppi consiliari della Regione Calabria nel periodo compreso tra il 2010 ed il 2012. L'indagine, denominata "Erga omnes", è coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Falso e peculato i reati contestati dall'autorità giudiziaria. Questi i nomi, in ordine alfabetico: Nicola Adamo, Ferdinando Aiello, Pietro Aiello, Pietro Amato, Demetrio Battaglia, Giovanni Bilardi, Giuseppe Bova, Bruno Censore, Vincenzo Ciconte, Alfonso Dattolo, Nino De Gaetano, Emilio De Masi,  Diego Fedele, Luigi Fedele, Mario Franchino, Giovanni Franco, Gianluca Gallo, Giuseppe Giordano, Alfonsino Grillo, Carlo Guccione, Agazio Loiero, Salvatore Magarò, Mario Maiolo, Giovanni Nucera, Claudio Parente, Sandro Principe, Antonio Scalzo, francesco Sulla, Domenico Talarico, Carmelo Trapani, Pasquale Maria Tripodi. 
















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Operazione "Erga omnes": si è dimesso l'assessore regionale De Gaetano

L'uragano giudiziario che ha spazzato stamattina i Palazzi della Regione Calabria ha prodotto la prima conseguenza politica. Nino De Gaetano, nei cui confronti  stato disposto il regime degli arresti domiciliari, si è dimesso. "Con effetto immediato - ha scritto in una nota diffusa pochi minuti addietro - comunico le mie dimissioni dalla carica di assessore regionale e mi auto sospendo dal Partito Democratico. Pur dichiarando la propria estraneità ai fatti contestatigli ed avendo piena fiducia nell'operato della magistratura", De Gaetano considera  "un atto politico dovuto per non intralciare l'attività della Giunta regionale e del presidente Oliverio".

Operazione "Erga omnes": indagati i vertici della Regione

Fra i ventisette destinatari degli avvisi di garanzia notificati nel contesto dell'operazione "Erga omnes", concentrata sulle presunte irregolarità commesse tra il 2010 ed il 2012 nella gestione del denaro pubblico destinato ai Gruppi consiliari della Regione Calabria, compaiono i nomi degli attuali vertici dell'ente. Sono, infatti, indagati, Antonio Scalzo, presidente del Consiglio Regionale; Vincenzo Ciconte, vicepresidente della Giunta al quale sono state assegnate le deleghe a Bilancio, Patrimonio e Personale; Carlo Guccione, assessore al Lavoro, Formazione, Attività produttive e Politiche sociali. Nino De Gaetano, assessore a Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti, è stato, invece, sottoposto al regime degli arresti domciliari. Tutti esponenti del Partito Democratico, sono coinvolti nella bufera giudiziaria che da stamane sta scuotendo la Calabria per l'indagine sulla cosiddetta "Rimborsopoli". Falso e peculato sono i reati contestati dall'autorità giudiziaria che ha ordinato di sequestrare alle persone implicate nell'inchiesta un patrimonio complessivo pari a 2,5 milioni di euro. 

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Operazione "Erga omnes": divieto di dimora per ex consiglieri regionali

La "Rimborsopoli" in salsa calabrese abbattutasi come un uragano su Palazzo Campanella, oltre agli arresti domiciliari disposti a carico dell'assessore regionale Nino De Gaetano, dell'ex assessore regionale Luigi Fedele, e della richiesta di autorizzazione a procedere a carico del senatore Giovanni Bilardi, si è concretizzata con la notifica di cinque divieti di dimora. Destinatari gli ex consiglieri regionali Nicola Adamo, Alfonso Dattolo, Gianni Nucera e Pasquale Tripodi. Il quinto soggetto è Carmelo Trapani, che collabora con il senatore Giovanni Bilardi. 

 

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Operazione "Erga omnes": agli arresti domiciliari l'ex assessore regionale Fedele

E' stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari Luigi Fedele. Anche lui, come Nino De Gaetano (PD, assessore regionale ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti) ed il senatore Giovanni Bilardi (Ncd), è finito nelle maglie strette dell'operazione "Erga omnes". L'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria ha messo nel mirino le modalità di gesione dei fondi riservati ai Gruppi consiliari di Palazzo Campanella tra il 2010 ed il 2012. Fallita la rielezione nella lista del Nuovo Centrodestra, Fedele aveva occupato incarichi di rilievo nel corso della passata legislatura: capogruppo PdL ed assessore regionale ai Trasporti nella Giunta Scopelliti. Le ipotesi di reato su cui è stata avviata l'indagine della Guardia di Finanza vanno dal falso al peculato.  

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