Pesca abusiva in area protetta, due denunce

Durante un servizio di controllo straordinario del territorio, i carabinieri della Stazione Parco di Gambarie d’Aspromonte hanno deferito in stato di libertà T.D., 60 anni, di Reggio Calabria e P.G., di 47 anni, poiché sorpresi nei pressi del torrente Tuccio, all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, in possesso di due canne da pesca e con abbigliamento idoneo alla pesca sportiva, in assenza di licenza e nulla osta da parte dell’ente Parco.

.

  • Published in Cronaca

Pesca abusiva nel lago Angitola, segnalati 6 stranieri

I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Vallelonga (VV) hanno colto sul fatto 6 persone di nazionalità straniera mentre esercitavano la pesca abusiva all’interno del Lago Angitola. Una settima persona invece è stata denunciata per violazione alla normativa paesaggistica ambientale ed urbanistica nel Comune di Vallelonga.

La prima operazione ha consentito di accertare l’esercizio abusivo della pesca in zona protetta. I sei soggetti di origine ucraina, moldava, russa e rumena segnalati presso la competente Autorità Giudiziaria per violazione alla normativa in materia di aree protette, stavano praticando l’attività di pesca, con l’ausilio di canne telescopiche dotate di mulinello, all’interno del Lago Angitola, dichiarato Oasi di protezione della fauna (Zona di Protezione Speciale), inserito nell’elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, ascritto nell’elenco dei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC), nonché rientrante all’interno della perimetrazione del Parco Naturale Regionale delle Serre.

Agli stessi, tra l’altro senza neanche il possesso della licenza di pesca, i militari operanti ponevano sotto sequestro le canne da pesca.

Detta operazione si va ad annoverare ai medesimi interventi effettuati in passato grazie alla costante opera di vigilanza e monitoraggio dell’Oasi dell’Angitola da parte del personale dei Carabinieri Forestali.

La seconda operazione, in località Perricaso di Vallelonga,  ha permesso di risalire all’autore della realizzazione di un tratto di pista avente una lunghezza di circa 800 metri all’interno di un’area boscata, con il conseguente abbattimento e sradicamento di circa 30 piante di alto fusto della specie di faggio, roverella e castagno.

 

Considerato che il tutto era avvenuto in totale assenza di titoli autorizzativi,  il responsabile è stato deferito a piede libero presso la competente Autorità Giudiziaria e dovrà rispondere delle violazioni al vincolo paesaggistico-ambientale ed alla normativa urbanistico-edilizia.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed