Soverato torna in Parlamento, Silvia Vono batte Piero Aiello e diventa senatrice

La città di Soverato torna ad essere rappresentata in uno dei due rami del Parlamento. E per la prima volta nella storia sarà una donna a ricoprire il prestigioso incarico.

Silvia Vono è stata, infatti, eletta senatrice della Repubblica con il Movimento 5 Stelle. Un obiettivo raggiunto percorrendo la strada più difficile e, cioè, battendo tutti gli avversari nel ring del collegio uninominale.

Sovvertendo tutti i pronostici della vigilia, la pentastellata ha superato di oltre 5mila voti l'uscente Piero Aiello, il “pezzo da novanta” schierato dal centrodestra nel collegio di Catanzaro/Vibo con la chiara intenzione di sbaragliare la concorrenza. E invece “mister preferenze” si è dovuto accontentare del secondo posto, mentre sono stati ben 85.283 i consensi tributati dai calabresi nei confronti della candidata grillina nelle 581 sezioni scrutinate, pari al 39,18 per cento dei suffragi.

Una affermazione straordinaria per la combattiva avvocatessa, attivista e vicepresidente del Comitato “Trasversale delle Serre”, sposata e madre di due figli. La festa è esplosa nella tarda mattinata di oggi, dopo un lungo testa a testa con Aiello risolto solo con l'arrivo degli ultimi scrutini. Silvia Vono ha seguito l'evolversi della situazione nella sua casa di Soverato, circondata dall'affetto dei propri cari e sostenuta dal fedelissimo staff di fans e collaboratori che l'hanno accompagnata per tutto l'arco della sua entusiasmante avventura.

La neo eletta senatrice ha condotto una campagna elettorale basata su pochi ma chiarissimi concetti chiave, che da sempre contraddistinguono il suo agire politico: legalità, onestà, rappresentanza e difesa dei diritti del territorio.

“Tutti voi entrerete con me in Parlamento” ha sempre detto nel corso delle manifestazioni pubbliche che l'hanno impegnata, comune per comune, rivolgendosi agli elettori. E poi ha intelligentemente capito che una delle leve su cui agire era il bacino dell'astensionismo. Da qui i suoi ripetuti appelli al voto: “Chi non vota non fa un dispetto ai potenti di turno, ma gli fa un favore. Chi non vota lascia aperta la propria porta di casa per fare entrare i ladri”. Principi che l'hanno portata a centrare un risultato davvero storico ed eccezionale che oggi dà lustro all'intera città di Soverato.

Assoluzione Aiello, Abramo: “Ora si rituffi nella difesa di Catanzaro”

“L’assoluzione piena e senza ombre di Piero Aiello dall’infamante accusa di voto di scambio è una bella notizia. Lo è soprattutto per chi, come il sottoscritto, non ha mai avuto dubbi sulla moralità e sulla dirittura del politico che rappresenta la nostra Città nel Senato della Repubblica. Le nostre storie politiche si sono molte volte incontrate e qualche volta divise, ma non è mai venuta meno la reciproca stima. Piero ritrova finalmente la sua piena serenità anche se, per la verità, mai ha abbassato la testa davanti ad un’accusa così brutale e ingiusta”. È quanto a afferma il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo che, sempre riferendosi ad Aiello, aggiunge: “ora gli chiedo, superato questo brutto momento, di rituffarsi con sempre maggiore impegno e passione nell’attività politica, difendendo gli interessi di Catanzaro che purtroppo a Roma vengono spesso calpestati, come nel caso degli ipotizzati trasferimenti del Provveditorato dell’Amministrazione penitenziaria e del Compartimento Anas".

 

Processo "Perseo": il senatore calabrese Aiello assolto dal reato di voto di scambio

Assolto per non aver commesso il fatto: Giuseppe Perri, giudice per le udienze preliminari, al culmine del processo celebrato con rito abbreviato, ha emesso il verdetto nei confronti di Piero Aiello, senatore calabrese del Nuovo Centrodestra. Il capo d'imputazione a carico dell'ex assessore regionale era voto di scambio. A difendere le ragioni di Aiello è stato l'avvocato Nunzio Raimondi. Elio Romano, che ha rappresentato la pubblica accusa per conto della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, aveva richiesto che il senatore fosse condannato a tre anni di reclusione. La vicenda giudiziaria è nata dall'operazione "Perseo", condotta nel luglio di due anni addietro, che, secondo le ricostruzioni investigative, aveva smantellato i clan di Lamezia Terme e si era concretizzata con l'esecuzione di sessantacinque arresti. 

 

 

 

  • Published in Cronaca

Voto di scambio politico-mafioso: chiesti 3 anni per senatore Aiello

Tre anni di reclusione a carico del senatore del Nuovo Centrodestra, Piero Aiello: è questa la richiesta formulata dal pubblico ministero Elio Romano al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro, Giuseppe Perri, nell'ambito del processo che si sta celebrando con rito abbreviato a seguito dell'operazione denominata "Perseo". Imputato per il reato di voto di scambio, l'ex assessore regionale è difeso dall'avvocato Nunzio Raimondi il quale ha sollecitato che il suo assistito sia assolto perché il fatto non sussiste.  La prossima udienza è fissata per il prossimo 26 ottobre. I magistrati del Tribunale della Libertà del capoluogo hanno respinto in due diverse circostanze l'istanza avente ad oggetto un provvedimento restrittivo nei confronti di Aiello. Sulla base di quanto ricostruito dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, l'attuale senatore durante la campagna elettorale delle Regionali di cinque anni addietro, a cui partecipò con la lista del PdL, si sarebbe rivolto a Giuseppe Giampà e Saverio Cappello, presunti esponenti di spicco del clan lametino Giampà, al fine di raccogliere preferenze. 

Chiesto il rinvio a giudizio per il senatore Piero Aiello (Ncd)

La Dda di Catanzaro ha chiesto il rinvio a giudizio del senatore Piero Aiello (Ncd). Accusato di voto di scambio nell’ambito dell’inchiesta “Perseo”, alle elezioni regionali del 2010, il senatore ottenne oltre 10.400 preferenze. Secondo l’accusa, Aiello, in concorso con l’avvocato Giovanni Scaramuzzino, avrebbe chiesto sostegno elettorale a Giuseppe Giampà, boss di Lamezia ora collaboratore di giustizia.

 

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