Armi e munizioni sequestrate nel vibonese, arrestate tre persone

Nella giornata di ieri, nel corso della quotidiana attività di controllo del territorio, i carabinieri della Stazione di Briatico, con l’ausilio del Nucleo cinofili del Gruppo operativo Calabria hanno arrestato lo zio e i suoi due nipoti poiché trovati in possesso di numerose armi e munizioni. I tre sono: Fiorenzo Lo Iacono di 28 anni, Felice Lo Iacono di 33 anni e Francesco Lo Iacono di 56 anni, tutti residenti a Briatico.

In particolare, la pattuglia dei Carabinieri alla guida del Maresciallo Marco Abano, ha rinvenuto all’interno di un’intercapedine ricavata nel sottotetto di uno degli appartamenti di proprietà dei tre: 1 fucile a pompa, 1 pistola semiautomatica e 2 revolver tutti con matricola abrasa oltre a 82 cartucce calibro 45, 82 cartucce calibro 9x21, 95 cartucce calibro 357 magnum e 75 cartucce calibro 12.

Nel prosieguo della perquisizione i militari, con l’ausilio dei cani dell’unità cinofila, hanno rinvenuto occultate sotto un cumulo di tegole posto all’interno di un magazzino: 25 cartucce calibro 12, 85 cartucce calibro 22, 7 cartucce calibro 357 magnum, 12 cartucce calibro 38 special e 10 cartucce calibro 6.35.

Terminate le formalità di rito, gli arrestati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Vibo Valentia.

Sparatoria nel Vibonese, colpite 5 auto: 40 bossoli per terra

Scene terrificanti, che hanno rischiato di produrre sangue e morte. Fuoco che testimonia come il Vibonese sia una realtà difficile, che presenta aspetti oscuri.

Teatro di una selvaggia sparatoria è stato San Gregorio d’Ippona, dove, secondo le prime ricostruzioni, almeno due persone hanno fatto sparato, fortunatamente senza provocare feriti. Ma 5 auto sono rimaste crivellate dai colpi di pistola: i carabinieri hanno ritrovato una quarantina di bossoli, esplosi da persone che presumibilmente si sono spostate a piedi riparandosi dietro le vetture per evitare di essere freddate.

Al momento non sembrano esserci testimoni del grave fatto avvenuto in mattinata. Resta la preoccupazione della comunità per il ripetersi di eventi di questo tipo.

Droga e armi clandestine, ricercato si consegna ai carabinieri

I carabinieri hanno sottoposto a fermo il ricercato Massimiliano De Masi, 43enne di Martone, in esecuzione a un provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica di Locri, in quanto fortemente indiziato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione di armi clandestine e comuni da sparo.

L’uomo, a seguito delle pressanti ricerche dei carabinieri, ieri si è presentato spontaneamente presso la Stazione di Gioiosa Jonica.

Lo stesso era attivamente ricercato dal luglio scorso quando, a seguito di una perquisizione effettuata dai militari presso un’abitazione in suo uso, erano stati rinvenuti 60 chili di marijuana, oltre 1500 semi di canapa indiana, 2 fucili con matricola abrasa, una carabina alterata e una pistola risultata oggetto di furto.

Le risultanze investigative circa le responsabilità dell’odierno indagato erano state rapportate dall’Arma procedente all’Autorità giudiziaria che aveva concordato in pieno emettendo il provvedimento restrittivo a carico di De Masi.

L’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di Locri a disposizione dell’Autorità giudiziaria mandante.

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Pistola e munizioni nascoste sul terrazzo: arrestato 41enne di Soriano

Nel corso della mattinata odierna, la Compagnia di Serra San Bruno ha dato esecuzione ad un servizio finalizzato al contrasto dei reati in materia di armi.

Durante l'attività, a seguito di mirate perquisizioni, i militari della Stazione di Soriano Calabro hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Antonio Farina, 41 anni, residente a Soriano Calabro, coniugato, commerciante, pregiudicato già noto alle forze dell’ordine. Farina è stato trovato in possesso di una pistola calibro 7,65,  marca Bernardelli, con matricola abrasa, completa di caricatore contenente 6 pallottole stesso calibro, perfettamente funzionante e pronta all’uso, nonché di 38 munizioni dello stesso calibro, che nascondeva sul terrazzo della propria abitazione, in un sacchetto di plastica, abilmente occultato all’interno di una catasta di legna.

Per Farina è scattato subito il provvedimento restrittivo con l’accusa di “Detenzione di arma clandestina” – art.23 della legge 110/75 –, “Detenzione abusiva di munizioni” – art. 697 C.P. – e “Ricettazione” – art. 648 C.P.. Arma e munizioni sono stati sottoposti a sequestro e l’arrestato, espletate formalità rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari, come disposto dalla competente Autorità giudiziaria di Vibo Valentia.

Rissa con colpi di pistola e colpi a spranghe di ferro: tre arresti

È scoppiata per motivi di carattere finanziario la rissa fra un uomo e due fratelli durante la quale sono partiti alcuni colpi di pistola che fortunatamente non hanno colpito nessuno. Tre persone sono, però, state arrestate con l'accusa di tentato omicidio, lesioni personali e danneggiamento.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Cirò Marina prima l’aggressore avrebbe danneggiato l’auto di uno dei due fratelli e poi uno di loro avrebbe “reso il favore” con un’asta di ferro. Quindi avrebbe preso la pistola per colpire l’aggressore e un suo parente intervenuto nel parapiglia, senza riuscire nell’intento. I militari hanno posto in carcere i due fratelli e ai domiciliari l’aggressore.

Revolver e pistola sopra l'armadio in camera da letto: la Polizia arresta un 24enne

Lo scorso 8 ottobre, nel corso di servizi mirati alla repressione dei reati in materia di armi, la Polizia, ha tratto in arresto, per i  reati di detenzione di arma da guerra, arma comune da sparo, munizionamento da guerra, alterazione di arma da guerra e ricettazione, C.A.M. 24enne domiciliato a Gioia Tauro. Gli agenti del locale Commissariato, durante una perquisizione presso l’abitazione dell’arrestato, hanno rinvenuto, sopra l'armadio di una camera da letto, un revolver calibro 8, avvolto in una canottiera, ed una pistola semiautomatica marca Beretta Parabellum calibro 7.65, con la canna modificata per la predisposizione all’utilizzo con dispositivo silenziatore, avvolta in un panno da cucina. Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la Casa Circondariale di Palmi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

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Pistola e munizioni in un terreno agricolo: 60enne arrestato dai Carabinieri

Un uomo di 60 anni è stato tratto in arresto dai Carabinieri che lo hanno colto nella flagranza del reato di detenzione e porto illegale di armi comuni e munizioni. In particolare, i militari dell'Arma della Compagnia di Locri, nel corso di una perquisizione eseguita presso un terreno agricolo di proprietà di T.R., di Placanica, hanno rinvenuto, abilmente occultata all’interno di un miscelatore per mangimi, una pistola marca "Browning" modello 83 calibro 9 con numerose munizioni dello stesso calibro. La successiva perquisizione, estesa anche presso l’abitazione di residenza dell’arrestato, ha permesso altresì di recuperare alcune cartucce calibro 38 illegalmente detenute. Tutto il materiale recuperato è stato sottoposto a sequestro in attesa degli approfondimenti balistici del caso. 

 

Colpi di pistola contro un bar del Vibonese: indagini dei carabinieri

Non si placano le intimidazioni ai danni di imprenditori nel Vibonese. Si tratta di situazione che scoraggiano le attività commerciali e frenano lo sviluppo. L’ultimo episodio si è verificato ieri mattina quando, intorno alle 8, i militari del Comando Stazione di Dinami, agli ordini del maresciallo Gianluca Perrotta, sono intervenuti nella frazione Melicuccà, presso il “Wine Bar Tuticus” di proprietà di un giovane commerciante, incensurato, dove, ignoti, nel corso della precedente nottata, nella fascia oraria 01: 30 – 06:30, hanno esploso, verso la serranda a chiusura dei locali dell’attività, 7 colpi pistola calibro 9. Fortunatamente non ci sono state persone coinvolte ed il danno è stato irrisorio. La zona è priva sistemi videosorveglianza. Interpellato in merito, il titolare ha riferito ai carabinieri di non aver mai ricevuto minacce o richieste estorsive. Le ogive sono state tutte rinvenute e sottoposte a sequestro. Il movente, allo stato, non è accertato, ma sono in corso le indagini.

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