Trovati in uno scantinato 780 chili di rame rubato

Il 29 aprile, Carabinieri, nell’ambito di mirati servizi tesi a contrastare i reati ai danni del patrimonio, a seguito di una accurata e prolungata perquisizione effettuata nelle palazzine popolari di Contrada Ciambra di Gioia Tauro, in uno scantinato ben riparato, hanno rinvenuto 780 chili di rame oggetto di furto. Durante le operazioni di Polizia Giudiziaria- ostacolate, tra l’altro, da alcuni soggetti successivamente identificati - sono stati  denunciati in stato di libertà quattro uomini (tra i quali due minorenni) per il reato di ricettazione di cavi industriali di rame e posta sequestro una sofisticata apparecchiatura, ovvero una Spelacavi Elettrica Motorizzata, che serviva per scindere la guaina in materiale plastico dal rame vero e proprio e poterlo rimettere in commercio nel mercato illecito. I cavi accatastati erano adagiati in uno scantinato che fungeva da vero e proprio deposito, le cui finestre erano schermate, rendendo quindi inaccessibile dall’esterno i locali. Non è la prima volta che in questa contrada periferica di Gioia Tauro avvengono questi sequestri di materiale precedentemente asportato altrove.  I Carabinieri stanno adesso indagando per carpire dove possa essere avvenuta l’asportazione dei suddetti cavi e tutto lascia presupporre che il "bottino" provenisse comunque dalla Piana di Gioia Tauro.

 

Stava bruciando rame rubato: arrestato dal Corpo Forestale dello Stato

E’ stato tratto in arresto ieri dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato mentre era intento a sottoporre a combustione cavi di proprietà Telecom. L’uomo, G.B. di Cosenza di 55 anni è stato sorpreso in Contrada Coda di Volpe nella zona industriale di  Rende mentre bruciava cavi multi coppia di proprietà Telecom in precedenza trafugati da linee aeree, al fine di eliminare il materiale plastico e rivendere il rame di cui i cavi sono composti. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Nipaf, Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale del Corpo Forestale dello Stato e il personale del Comando Stazione di Cosenza che hanno inoltre rinvenuto sul motocarro in uso al G.B., posto sotto sequestro, elementi riconducibili ai cavi Telecom dati alle fiamme. Cavi riconosciuti dal personale tecnico della Telecom e stimati in un quantitativo di oltre 500 Kg di peso per il solo rame e per una lunghezza di oltre un chilometro.  L’arresto dell’uomo è stato convalidato dalla Procura di Cosenza e B.G. sarà processato per direttissima.

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