Imprenditore agricolo denunciato per riduzione in schiavitù dei lavoratori

Deve rispondere di riduzione e mantenimento in schiavitù il proprietario di un terreno in cui la Polizia ha trovato tre fabbricati diroccati affittati a diciannove immigrati che, per avere un tetto sopra la testa, pagavano una cifra oscillante fra i 40 ed i 50 euro al mese. La vicenda è emersa a Rizziconi nell'ambito di un'operazione condotta con il supporto degli Ispettori del Lavoro per fronteggiare la piaga del "caporalato". Gli accertamenti compiuti dagli agenti hanno interessato tre diverse ditte di Candidoni, Rizziconi e Taurianova, in provincia di Reggio Calabria: trentasei i lavorati complessivamente impiegati, la metà dei quali extracomunitari. Le irregolarità riscontrate nel rispetto delle norme che regolano l'assunzione dei dipendenti ha determinato la notifica di multe comminate ai responsabili. Drammatico lo stato dei luoghi che erano costretti ad abitare, al di sotto dei minimi standard igienico-sanitari.  

 

 

Schiavizzano e violentano una ragazza: arrestati due cugini

Personale della Squadra Mobile ha stretto le manette ai polsi di un quarantenne e di un trentacinquenne accusati di aver rinchiuso e stuprato una giovane che avrebbero anche tentato di obbligare ad avere rapporti sessuali a pagamento con altri uomini. I due, tra loro cugini, devono rispondere di riduzione in schiavitù, sequestro di persona e violenza sessuale. Tutti i protagonisti della vicenda, avvenuta a Catanzaro e protrattasi per un trimestre, appartengono all'etnia rom. Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia presentata dalla ragazza, compagna di uno dei due arrestati. 

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