Per 10 anni incassa la pensione della nonna defunta: sequestrati beni nel Vibonese

I Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia con il supporto dei colleghi della Compagnia di Tropea e di quelli di Modena stanno eseguendo un decreto di sequestro per equivalente per un valore complessivo di 131 mila euro. Il provvedimento, a firma del gip presso il tribunale di Vibo Valentia, è frutto di un’attività d’indagine condotta dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia che hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza in capo ad una donna di 37 anni residente a Rombiolo, A.O., ritenuta responsabile del reato di indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato. Gli uomini dell’Arma, infatti, ritengono di aver dimostrato che la donna, delegata dall’anziana nonna a riscuotere la pensione, alla morte della stessa non ha eseguito le dovute comunicazioni all’ente previdenziale statale che quindi ha continuato ad erogare puntualmente, ogni mese, gli emolumenti pensionistici. I Carabinieri hanno acquisito quindi tutta la documentazione utile alla ricostruzione della vicenda: da qui il provvedimento del giudice che ha ordinato il sequestro di tutti i beni intestati alla donna sino ad arrivare a coprire la somma di 131mila euro (a tanto ammontano infatti i canoni pensionistici percepiti fraudolentemente). I Carabinieri hanno posto in sequestro due autovetture, due conti correnti, un’impresa individuale e diversi buoni fruttiferi postali.

Minaccia con un fucile il vicino per questioni di confini: denunciato

Nella serata di ieri i militari della Compagnia di Vibo Valentia hanno denunciato alla Procura della Repubblica N.N., quarantanovenne di Rombiolo responsabile dei reati di porto abusivo di armi e minaccia aggravata. Questi i fatti, per come sono stati ricostruiti dai Carabinieri: nel primo pomeriggio di ieri N.N., partito dalla propria abitazione nel Comune di Rombiolo, si è recato presso un distributore di carburanti nella frazione Mesiano di Filandari. Giunto sul posto, l’uomo ha incontrato il titolare del distributore, un quarantacinquenne residente a Limbadi con il quale, nel tempo, c’erano state molte discussioni per questioni di mancato rispetto di limiti delle proprietà confinanti. N.N. infatti, proprio nei pressi del distributore, possedeva alcuni terreni ed ha accusato il titolare dell’attività commerciale di non rispettare i limiti territoriali contestandogli, altresì, di aver asportato della legna di sua proprietà. Al culmine dell’ennesima lite, il quarantanovenne di Rombiolo ha estratto dall’abitacolo della propria autovettura un fucile calibro 12 di caccia e,  puntandolo verso il titolare del distributore, lo avrebbe minacciato di morte. Resosi conto forse del grave gesto, l’uomo è risalito a bordo della propria autovettura dandosi ad una precipitosa fuga in direzione di Rombiolo. Una pattuglia della Stazione Carabinieri di Filandari, ricevuta la nota di ricerca dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale, si è messa alla ricerca dell’uomo rintracciandolo, poco dopo, proprio nel Comune di Rombiolo a bordo dell’autovettura di sua proprietà. Dopo averlo bloccato i militari dell’Arma hanno perquisito l’autoveicolo rinvenendo, adagiata sul sedile lato passeggero, una pistola calibro 7.65 con caricatore inserito e colpo in canna. Recatisi presso l’abitazione dell’uomo, i Carabinieri hanno rinvenuto anche il fucile utilizzato da N.N. per compiere la presunta azione delittuosa presso il distributore. Entrambe le armi, di cui N.N. era legittimo detentore, sono state poste sotto sequestro. L’uomo ora dovrà rispondere di porto abusivo di armi e minaccia aggravata. A suo carico sarà avanzata proposta di revoca del titolo di porto d’armi.

 

Carabinieri scoprono piantagione di marijuana nel Vibonese: arrestati due coniugi

Nel primo pomeriggio di oggi, sabato 19 settembre, i Carabinieri delle Stazioni di Rombiolo e San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, con lo Squadrone dei "Cacciatori", hanno arrestato per produzione e detenzione di sostanza stupefacente due coniugi incensurati Pietro Pata, 58 anni e Gemma Sacchinelli, 48. Secondo la ricostruzione fornita dai Carabinieri, l’uomo e la donna, a Rombiolo, nella loro proprietà di campagna, avrebberoo attivato, in una coltura di mais, una vasta piantagione di canapa indiana; sono state infatti rinvenute, abilmente occultate tra il granoturco, oltre 400 piante. Ma sono stati anche scoperti, nei due grossi capannoni attigui al podere, veri e propri essicatoi degli arbusti tagliati, in misura di oltre 50 chilogrammi di marijuana, già pronta per il mercato illegale, gestito, a queste latitudini,  dalla ‘ndrangheta. Il tutto avrebbe fruttato oltre 200 mila euro. I due depositi, alti sui 10 metri e larghi sui 20x20, camuffavano la presenza delle droga con balle di fieno poste una sopra l’altra, quasi a formare una barriera oltre la quale c’era lo spazio adibito ad essicatoio. Intorno, gabbie per maiali e capre; a guardia dei capannoni, un pastore maremmano aggressivo, poi legato dallo stesso Pata sotto gli occhi dei militari. La radura era accessibile solo dall’entrata principale dell’abitazione degli arrestati, poiché il tratto verde era delimitato da tre collinette di 50 metri, oltre le quali c’era una fitta boscaglia. I Carabinieri hanno avvistato la piantagione grazie agli appiattamenti fatti nelle zone più impervie dai "Cacciatori", il Reparto del Gruppo Operativo “Calabria” addestrato ad agire in ambienti montani e boscosi per la ricerca di latitanti e di droga. Grazie a loro, negli ultimi due anni, in tutta la Calabria, sono stati sequestrati oltre 500chilogrammi di marijuana. Pochi giorni fa a Joppolo, a poca distanza da Rombiolo, sempre i Carabinieri avevano neutralizzato un’altra piantagione di 2.600 piante ed arrestato due pregiudicati contigui al clan Mancuso di Limbadi , egemone nella Provincia di Vibo Valentia e nella Piana di Gioia Tauro,in provincia di Reggio Calabria,

 

Questione Gam: PD Rombiolo apprezza l'impegno di Censore e Mirabello

"Personalmente e a nome del direttivo del Partito Democratico di Rombiolo, desidero esprimere - scrive il segretario Massimo Aiello - un vivo apprezzamento e ringraziamento agli onorevoli Michele Mirabello e Bruno Censore per aver risposto come sempre, con prontezza e disponibilità, al nostro appello e dei lavoratori, in merito alla questione Gam S.p.A. di Rombiolo.  Nei giorni scorsi, attraverso un lavoro di collaborazione silenzioso ma proficuo con la deputazione del PD vibonese, si è fissato un incontro con l'assessore Roccisano dove è stato affrontato il delicato problema della proroga della mobilità ordinaria, fino ad oggi bloccata, e sulle prospettive future dell’azienda.  Ritengo che le garanzie fornite dall’Assessore regionale al Lavoro e del direttore generale De Marco, sui tempi celeri con la quale sarà decretata la nuova commissione con la successiva convocazione per l’approvazione delle liste di mobilità, soddisfano pienamente quanto da noi tutti auspicato. E’ necessario rimarcare come sia di vitale importanza avviare un rapporto più efficace con la proprietà dell’azienda così da poter riconquistare non soltanto i livelli occupazionali precedenti, ma produrre sana economia nel nostro territorio. Il Partito Democratico di Rombiolo, attraverso lo stretto rapporto politico e di collaborazione con Michele Mirabello e Bruno Censore, terrà alta l’attenzione sulla vicenda affinché vi siano sviluppi concreti e positivi". "L’impegno del Partito Democratico su questi temi . termina Aiello - è chiaro e forte. 

 

Una donna è rimasta ferita in un incidente stradale

Una donna di 40 anni ha riportato svariate fratture ed una contusione al cranio in seguito ad un incidente stradale avvenuto sulla strada provinciale che porta da Spilinga al bivio di Zungri. Con un'ambulanza è stata accompagnata all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia. Al volante della Renaul Clio a bordo della quale viaggiava la 40enne, c'era una donna di 60 anni. La vettura, per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti, ha terminato la sua corsa in fondo ad un burrone. Terminata la giornata lavorativa presso una struttura turistica che si trova a Capo Vaticano, le due donne, residenti a Rombiolo, stavano tornando a casa. Sono stati degli agenti del Corpo forestale dello Stato a prestare loro i primi soccorsi.  

L'azienda Gam riabilitata in Appello: fallimento revocato

Domani, martedì 14 luglio, alle ore 11, nella sede di Confindustria (Viale Affaccio - IV traversa, 6 – Vibo Valentia), verrà illustrata alla stampa la sentenza della Corte d'appello di Catanzaro che ha clamorosamente ribaltato la decisione del Tribunale di Vibo Valentia, che il 12 febbraio scorso decretò il fallimento dell'azienda. La Gam Oil & Gas Spa era sul mercato da 30 anni, contava 126 lavoratori in servizio e un fatturato annuo medio di circa 15 milioni di euro. Proprio a causa della sentenza di primo grado, l'azienda, poi riabilitata in Appello, ha dovuto licenziare tutti i dipendenti, chiudere lo stabilimento e rinunciare alle commesse per milioni di euro che erano già in portafoglio. All'incontro con i giornalisti prenderanno parte il legale dell'azienda, l'avvocato Francesco Manduca, l'amministratore delegato Domenico Caparra, il responsabile commerciale Alessandro Caparra ed il commercialista Gennaro Davola. Alla conferenza stampa saranno presenti, inoltre, il presidente di Confindustria Vibo Valentia, Antonio Gentile, il direttore Anselmo Pungitore, il sindaco di Rombiolo, Giuseppe Navarra, e una delegazione di ex dipendenti.

Incendio in una pizzeria: indagini dei Carabinieri

E' stato necessario l'intervento dei Vigili del Fuoco, allertati da alcune persone che hanno visto il fumo fuoriuscire dalla struttura, per domare un rogo scoppiato all'interno di una pizzeria.  L'incendio, di cui si ignorano al momento le cause, ha pesantemente danneggiato un locale di Rombiolo chiuso da quasi un anno e da poco tempo preso in gestione da un commerciante che aveva iniziato a ristrutturarlo. I Carabinieri hanno iniziato ad indagare sull'episodio. 

Va a trovare la fidanzata, ma gli bruciano la macchina

Era andato a trovare la fidanzata in un paese del Vibonese, ma nel tornare a casa ha trovato l'auto incendiata. E' quanto accaduto la notte scorsa a Presinaci, frazione del comune di Rombiolo, dove una Fiat Punto di proprietà di un ragzzo di 21 anni di Vibo Valentia è stata data alle fiamme. A domare l'incendio, che ha danneggiato anche un'Alfa 159 parcheggiata nelle vicinanze della Punto, i vigili del fuoco. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Rombiolo che hanno avviato le indagini per cercare di risalire all'autore del gesto.

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