Taglia abusivamente alberi di cerro per rubarne la legna, arrestato

Dovrà rispondere di furto aggravato di legname in proprietà comunale.

Il 34enne N.C. originario di Rossano, è stato sorpreso dai militari della Stazione carabinieri forestale di Rossano in flagranza di reato mentre in località “Zagaria Cerasaro” tagliava e asportava piante di Cerro. L’area oggetto del furto ricade nel territorio comunale ed è una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ambientale. L’uomo, tratto in arresto è stato  posto in libertà.

I militari hanno, inoltre, proceduto al sequestro di dieci quintali di legna, dati in custodia giudiziaria al Comune di Rossano proprietario dei beni,  22 piante abbattute e ritrovate sul letto di caduta e la motosega usata per il taglio. Conseguentemente l’uomo e' stato deferito per distruzione o deturpamento di bellezze naturali, opere eseguite in assenza di autorizzazione su beni paesaggistici.

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Assolto il vigile del fuoco accusato di omicidio colposo

Accogliendo la tesi degli avvocati difensori Ettore Zagarese e Lucia Pistola, il Giudice monocratico del Tribunale di Castrovillari ha assolto con la formula “per non aver commesso il fatto” il vigile del fuoco rossanese B.B.P., di 34 anni. L’uomo era accusato di omicidio colposo in seguito al decesso di M.F., 34enne, in un sinistro stradale verificatosi sulla strada statale 106 jonica il 29 aprile 2011 durante l’espletamento di un servizio antiincendio.

LE ACCUSE L’imputato B.B.P., alla guida dell’autobotte in dotazione ai vigili del fuoco, mentre insieme ad altri colleghi si stava recando con urgenza a spegnere un incendio, nell'attraversare il ponte sul fiume Saraceno nel territorio di Villapiana, aveva impattato con una Fiat Punto condotta da M.F., che era morto a seguito delle gravi lesioni riportate nell’incidente.

LE INDAGINI Sull’episodio la Procura della Repubblica di Castrovillari aveva aperto un’inchiesta che, all’esito della fase preliminare, era sfociata nel rinvio a giudizio dell’uomo disposto dal Gup del Tribunale di Castrovillari con l’accusa di omicidio colposo.

IL PROCESSO Numerose le udienze dibattimentali dinanzi al Tribunale penale monocratico, nel corso delle quali si è proceduto alla escussione dei testi indicati dalle parti e all’espletamento di ben tre consulenze tecniche finalizzate alla ricostruzione degli eventi. In fase di discussioni finali, i difensori dei familiari di M.F., costituitisi parte civile attraverso gli avvocati Dorotea De Stefano e Cristoforo Salerno, avevano chiesto la condanna dell’imputato alle pene di legge nonché al risarcimento del danno. I difensori di B.B.P,. hanno evidenziato come non fosse possibile ascrivere alcuna responsabilità al proprio assistito che, nello svolgimento del proprio dovere e nella urgenza dell'intervento programmato, tra l’altro effettuato azionando gli strumenti di emergenza visivi e sonori che imponevano agli altri utenti della strada di dare precedenza, aveva mantenuto una corretta condotta di guida.

LA SENTENZA Il Tribunale di Castrovillari, al termine di una camera di consiglio protrattasi sino al tardo pomeriggio, ha accolto in pieno la tesi difensiva pronunciando nei confronti del 34enne B.B.P. una sentenza assolutoria con formula ampia.

Calabria: la Guardia di Finanza scopre una fabbrica di detersivo falso

I finanzieri della Compagnia di Rossano, coordinati dalla Procura della Repubblica di Castrovillari, hanno scoperto e sequestrato un’industria attiva nella produzione e confezionamento di detersivo contraffatto di una nota marca. Nel corso dell’operazione, oltre a procedere al sequestrato di 64,5 tonnellate di detersivo contraffatto e materie prime utilizzate per il confezionamento, le Fiamme Gialle hanno arrestato tre persone, denunciandone, a piede libero, altri due. L’accusa è di contraffazione, turbata libertà dell’industria e ricettazione.

L'OPERAZIONE

Nello specifico, gli uomini della Guardia di Finanza hanno effettuato un accesso presso un capannone industriale che si è rivelato essere la sede di una vera e propria “fabbrica” di detersivo contraffatto.

Al momento dell’ingresso, all’interno del capannone sono state trovate tre persone di nazionalità romena intente a produrre e confezionare detersivo contraffatto di una nota marca. I tre sono stati immediatamente arrestati.

Le conseguenti attività di perquisizione hanno permesso di sottoporre a sequestro rilevanti quantità di detersivo contraffatto, beni strumentali e materie prime utilizzate per la produzione della sostanza destinata alla vendita.

In particolare, sono stati sottoposti a sequestro: detersivo in polvere per bucato in lavatrice, fustini, sale fino da cucina, colla a caldo, punzonatrici industriali e bilancia di precisione. Sono stati rinvenuti, inoltre, fustini già confezionati contenenti il prodotto contraffatto per un peso complessivo di circa 10 tonnellate.

LA PRODUZIONE

Il procedimento produttivo avveniva  mediante mescola del prodotto da bucato di marca scadente (90% del peso finale) con semplice sale fino da cucina (10%), in modo da ottenere una colorazione simile a quella del detersivo originale. Il composto veniva successivamente amalgamato in appositi recipienti per poi essere versato nei fustini con il logo della nota marca replicato su contenitori di formati diversi a partire da quella di 3,5 chilogrammi per arrivare alla maxi confezione da 7,5 chilogrammi. Il capannone in cui venivano svolte le operazioni e le attrezzature utilizzate sono stati sottoposti a sequestro.

LE INDAGINI

Le successive indagini, orientate ad individuare ulteriori soggetti responsabili, luoghi di stoccaggio e distribuzione del prodotto, hanno permesso di  scoprire l’esistenza di un magazzino, di proprietà di una società regolarmente operativa nel mercato del commercio di prodotti per la pulizia della casa, in cui erano occultate altre 13 tonnellate di materiale  idoneo alla produzione di detersivo in polvere, nonché altri 250 chilogrammi di detersivo contraffatto. Dall’esame della documentazione reperita nel corso delle perquisizioni è stata, infine, ricostruita la rete che si occupava della distribuzione del prodotto finito in ben sette regioni e 17 provincie italiane.

Pertanto, al fine di ricercare e sequestrare il detersivo contraffatto posto in vendita, si è proceduto alla perquisizioni di alcuni esercizi commerciali. Nel corso dell’attività le Fiamme Gialle hanno sequestrato migliaia di fustini di detersivo recanti il marchio della nota marca contraffatto per un peso complessivo di circa 11,5 tonnellate.  Il materiale contraffatto è stato, quindi, ritirato dagli scaffali. Durante lle perquisizioni è stata, inoltre, reperita e sequestrata documentazione contabile ed extra- contabile ritenuta utile per ricostruire i proventi illeciti derivanti dalla commercializzazione del prodotto contraffatto.

I RISULTATI

Nel complesso, le attività svolte nell’ambito dell’operazione che, con  riferimento al sale fino da cucina impiegato per contraffare il detersivo, è stata chiamata “Bianco di Fino”,  hanno determinato:

Una moto si scontra con un fuoristrada, morto un giovane centauro

Tragedia della strada a Cassano allo Jonio, in provincia di Cosenza dove, un motociclista di 26 anni, Francesco Bontempo,è morto in seguito ad uno scontro con un fuoristrada. L'incidente nel quale ha perso la vita il giovane centauro di Rossano si è verificato lungo la strada provinciale 166 Garda - Cammarata.

Secondo una prima ricostruzione, pare che il ragazzo, per cause in corso di accertamento, abbia perso il controllo della motocicletta in prossimità di una curva mentre, dalla direzione opposta, stava arrivando un fuoristrada che lo ha investito in pieno.

Sul luogo è arrivata un'ambualanza del 118. Una volta constate le gravi condizioni del giovane, i sanitari hanno immediatamente allertato l'eliambulanza che, dopo essere atterrata direttamente sulla sede stradale, è ripartita subito dopo poiché, nel frattempo, il centauro era deceduto.

Dal canto loro, i carabinieri della tenenza di Cassano hanno, invece, provveduto ad effettuare i rilievi di rito per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.

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Furto di legna, gli uomini del Corpo forestale arrestano due ragazzi a Rossano

Il personale del Corpo forestale dello Stato nei giorni scorsi ha tratto in arresto due giovani di Rossano accusati di furto di legna.

In particolare, in seguito all’intensificazione dei controlli finalizzati a prevenire e reprimere gli indiscriminati furti di legna nel patrimonio boschivo comunale di Rossano, gli uomini del locale Comando Stazione hanno sorpreso in località “Rinacchio” A.P. di anni 22 e W.T.  di anni 23 mentre trafugavano alcune piante di cerro.

I due giovani dopo aver reciso, tagliato e caricato a bordo di un fuoristrada la legna sono stati bloccati e controllati dagli uomini del Corpo forestale che hanno rinvenuto all’interno del veicolo circa dieci quintali di legna, una motosega, uno spacca legna e un bidone contenente benzina.

La legna, gli attrezzi e il fuoristrada utilizzato per il trasporto sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Il P.M. di turno, Simona Manera, ha convalidato l’arresto  e dopo le formalità di rito ha disposto di rimettere in libertà i due giovani, ritenendo di non dovere richiedere l'applicazione di misure coercitive.

Rossano: rimaste senza contratto, 19 lavoratrici s'incatenano in Comune

Diciannove assistenti fisiche che prestano la loro attività lavorativa nelle scuole della città di Rossano si sono incatenate, questa mattina sulle scale d'accesso agli uffici comunali.

A dare origine alla protesta, lo stato di precarietà che, a distanza di due mesi dall'inizio dell'anno scolastico, le vede ancora senza un contratto di lavoro. 

Titolari di un rapporto a tempo indeterminato con la vecchia società di servizi, le assistenti hanno perso la loro stabilità in seguito al subentro di una nuova cooperativa che si è aggiudicata il nuovo appalto.

La nuova società ha, infatti, assunto altro personale proponendo alle assistenti già in servizio un contratto a tempo determinato che non è stato accettato. Oggi era previsto, tra le parti, un incontro finalizzato a trovare una  definitiva  via d'uscita.

Insoddisfatte dalla mancata soluzione della vertenza, le lavoratrici hanno inscenato la plateale  protesta, che hanno dichiarato di voler portare avanti fin quando non avranno certezze sul loro futuro occupazionale.
Sul posto sono intervenuti gli uomini delle forze dell'ordine che stanno controllando lo svolgimento della pacifica protesta.

Tenta di rubare dalla borsa di un poliziotto: arrestata una donna

Nella mattinata odierna  personale della Polizia di Sato ha tratto in arresto una donna di 46 anni accusata di tentato furto aggravato in danno di un operatore della Polizia di Stato. 

In particolare, un operatore della Polizia di Stato, libero dal servizio, mentre era all’interno di un esercizio commerciale di Rossano, in provincia di Cosenza, ha percepito un movimento innaturale della borsa e, giratosi di scatto, ha notato una donna, con i capelli biondi, china in avanti con la mano destra all’interno della propria borsa.  L’operatore  qualificatosi come agente di Polizia, dopo aver bloccato immediatamente la donna, ha chiesto l’ausilio del personale della Volante che, giunto sul posto, ha provveduto all’accompagnamento della donna, S.M.C., negli uffici del Commissariato di Rossano.

La donna è stata posta al regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, come disposto dal pubblico ministero di turno presso la procura della Repubblica di Castrovillari.

 

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Litiga con il marito e lo accoltella

Nella serata di ieri, una donna ha ferito il marito 40enne con un coltello. L’episodio è accaduto nelle vicinanze della stazione ferroviaria di Corigliano Calabro. L’uomo è stato colpito con un fendente all’altezza della clavicola, ma non versa in pericolo di vita.

I  carabinieri stanno portando avanti le indagini per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto

Secondo una prima ricostruzione, pare che i due coniugi abbiano avuto una furibonda lite tra le mura domestiche. Usciti di casa, avrebbero proseguito l’alterco per strada fino al violento epilogo.

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