Sbarco di migranti in Calabria, arrestati due scafisti

Ancora sbarchi lungo la costa jonica reggina. Ieri notte, a Bianco, di fronte alla scogliera di Capo Bruzzano, è stata avvistata un’imbarcazione a vela, l’ennesima, con a bordo un numero imprecisato di migranti.

Poco dopo il natante è stato traghettato fino al porto di Roccella Jonica, dove i migranti (circa 50) sono stati fatti sbarcare e accompagnati presso il centro di prima accoglienza.

Nel frattempo, i carabinieri, che hanno immediatamente avviato le ricerche, hanno individuto gli scafisti sulla Ss 106, vicino al cimitero di Africo.

Poco distante, sulla spiaggia, i militari dell’Arma hanno trovato anche il gommone con cui gli scafisti – due ucraini di 27 e 32 anni – si erano allontanati dalla nave e avevano raggiunto la costa.

Pertanto, i due cittadini stranieri sono stati arrestati con l'accusa d'ingresso illegale sul territorio nazionale e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

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Due scafisti fermati in Calabria

Due scafisti sono stati fermati in Calabria, in seguito alle indagini congiunte condotte da polizia di Stato e carabinieri.

In particolare, i due fermati, un ucraino ed un moldavo di 33 e 21 anni, sono accusati di aver fatto arrivare, il 14 ottobre scorso, sulle coste della Locride una barca a vela con 45 cittadini extracomunitari.

Dalle indagini è emerso che i due indagati avrebbero condotto dalle coste della Turchia, verso il territorio italiano, l'imbarcazioni con i migranti, i quali, dopo aver pagato ingenti somme di denaro agli organizzatori del viaggio (circa 8 mila dollari ciascuno), sarebbero stati costretti a viaggiare senza scorte di cibo ed acqua ed in precarie condizioni igienico-sanitarie.

I due fermati sono stati associati alla casa circondariale di Locri.

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Sbarco di migranti in Calabria, arrestati tre presunti scafisti

In seguito dallo sbarco di 56 migranti, avvenuto mercoledì scorso a Crotone, i poliziotti della locale squadra mobile e della guardia di finanza hanno fermato due cittadini ucraini ed un cittadino russo.

I tre, M.D., di 43 anni, K.N.(29) e R.S.(21), sono accusati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

I presunti scafisti, secondo quanto dichiarato dai migranti, una volta giunti in prossimità della costa, si erano allontanati a bordo di un tender.

Rintracciati giovedì mattina nelle vicinanze di un bar, i tre, che erano in procinto di partire in autobus alla volta di Napoli, sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto ed associati alla casa circondariale di Crotone.

Sbarco di migranti in Calabria, fermati i presunti scafisti

Due cittadini ucraini, S. O. e Y. O., di 31 e 25 anni, sono stati fermati dagli uomini della polizia di Stato di Crotone, perché ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione dalla quale, lunedì scorso, sono sbarcati 39 migranti di nazionalità irachena.

Le indagini condotte dai poliziotti della Squadra mobile e dai finanziari della Sezione operativa navale della città pitagorica si sono concentrate sui due ucraini, soprattutto per il fatto che erano gli unici di nazionalità diversa rispetto ai migranti.

Inoltre, il recupero dell’imbarcazione impiegata per lo sbarco, ha permesso agli investigatori di acquisire ulteriori elementi di colpevolezza a carico dei due cittadini ucraini ritenuti responsabili del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 Pertanto, i due sono stati sottoposti a fermo d’ indiziato di delitto ed associati presso la casa circondariale di Crotone.

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Immigrazione clandestina, due scafisti arrestati in Calabria

I carabinieri della Stazione di Cirò hanno tratto in arresto un 45enne e un 48enne di nazionalità ucraina, ritenuti responsabili di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in concorso.

I due sono ritenuti gli scafisti che hanno condotto l’imbarcazione a vela, giunta nella mattinata di ieri lungo il litorale della località Marinella di Cirò, con a bordo 57 migranti di nazionalità pachistana.

Le indagini effettuate, hanno consentito agli uomini dell'Arma d'individuare e arrestare i due cittadini ucraini, ritenuti colpevoli di avere effettuato il trasporto di stranieri nel territorio italiano.

Gli arrestati dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la casa circondariale di Crotone.

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Sbarco di migranti in Calabria, fermati i presunti scafisti

Sono stati individuati e arrestati i presunti scafisti dello sbarco avvenuto l’altro ieri nei pressi della foce del fiume Neto.

I due uomini, di nazionalità russa, poche ore dopo l’avvenuto approdo del veliero nei pressi delle coste crotonesi, sono stati intercettati da una pattuglia della polizia di Stato.

Gli agenti hanno notato i due uomini per strada, sporchi di sabbia, con i pantaloni bagnati e muniti di zaini.

Portati in questura, i due sono stati identificati in Maksim Sechenov e Dmitrii Bukhanov, rispettivamente di 25 e 31 anni.

Al termine delle formalità di rito, i presunti scafisti sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e condotti nel carcere di Crotone.

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Sbarco di migranti in Calabria, arrestati i presunti scafisti

Una barca a vela battente bandiera tedesca, presumibilmente rubata, con a bordo alcuni migranti si è incagliata, all’alba di oggi, a pochi metri dalla spiaggia nei pressi di Roccella Jonica.

Dopo aver raccolto l’allarme lanciato da un pescatore, i finanzieri della Sezione operativa navale di Roccella Jonica sono immediatamente intervenuti, in mare con una motovedetta ed a terra con varie pattuglie.

Mentre la motovedetta recuperava l’imbarcazione ormai vuota, i militari a terra hanno individuato i due presunti scafisti, ovvero due uomini di nazionalità russa, intenti a raggiungere la statale 106.

 Contestualmente, le fiamme gialle e le altre forze di polizia impegnate nella ricerca, hanno rintracciato 42 migranti, che sono stati condotti alle strutture d’accoglienza.

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Barca a vela con 52 clandestini bloccata al largo della costa calabrese, arrestati 2 scafisti

La notte scorsa, le unità navali del Roan della guardia di finanza di Vibo Valentia e del Gruppo aeronavale di Taranto hanno intercettato un'imbarcazione monoalbero di 13 metri di lunghezza, nelle acque del mar Jonio, a 10 miglia da Capo Rizzuto.

Il natante, una volta entrato nelle acque territoriali italiane, ha tentato di raggiungere la costa con l’intenzione d'incagliarsi nei bassi fondali e consentire lo sbarco indisturbato dei migranti e la fuga degli scafisti.

Una volta bloccata Ia barca, i finanzieri hanno trovato a bordo, stipati sottocoperta, 52 persone adulte di sesso maschile di origine pakistana, mentre al timone sono stati sorpresi due cittadini russi, sospettati di essere gli scafisti.

I militari, quindi, hanno preso in custodia i russi e condotto sotto scorta la barca a vela nel porto di Crotone, per le operazioni d'identificazione dei migranti ed il successivo trasferimento al Centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.

Da quanto emerso, l'imbarcazione sarebbe partita da Bodrum, in Turchia, il 17 maggio scorso ed avrebbe navigato con l'intento di raggiungere l’Italia durante la notte del fine settimana, con l’evidente speranza di non incappare in controlli.

Al termine degli accertamenti del caso, i finanzieri hanno arrestato i due sospetti scafisti e sequestrato l’imbarcazione.

 

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