Lavoratori in stato di agitazione: la Calabria rischia di essere sommersa dalla spazzatura

E' più di un rischio: la Calabria potrebbe ritrovarsi nelle prossime ore, oltre che sotto l'albero di Natale,  sommersa da una montagna di immondizia. La motivazione risiede nella mossa degli addetti afferenti a Calabria Sud i quali, confortati dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, sono entrati in stato di agitazione sospendendo, di conseguenza, e per intero, le prestazioni lavoratori che rientrano nei festivi e negli straordinari. Sono sul piede di guerra a causa del ritardo accumulato, da parte dell'Azienda Ecologia Oggi, nel versamento dello stipendio di novembre e della tredicesima. I lavoratori interessati dalla protesta sono quelli in servizio presso gli impianti di Crotone, Gioia Tauro, Rossano Calabro, Sambatello e Siderno. 

 

Carcere di Vibo: Polizia Penitenziaria in stato di agitazione

Il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenzia) ha proclamato lo stato di agitazione tra il personale di Polizia Penitenziaria ed in particolare per la giornata odierna ha organizzato una estensione della Mensa Obbligatoria di servizio che ha visto la partecipazione di oltre il 90% del personale in servizio presso la struttura vibonese. L’iniziativa è stata promossa per sollecitare un incontro con il direttore della struttura mirato a risolvere i problemi di sua competenza e apposita nota è stata trasmessa a superiori uffici del Dipartimento amministrazione penitenziaria di Roma e del Provvedimento regionale amministrazione penitenziari di Catanzaro per i problemi di loro competenza. Ecco i punti, per come elencati in una nota trasmessa dall'organizzazione sindacale: 

"Pulizia caserma agenti: un solo detenuto ex art. 21 preposto alla pulizia, lo stesso detenuto è contemporaneamente addetto alla pulizia di tutta la zona esterna e questo determina che da oltre 30 giorni la caserma non viene pulita, con evidenti conseguenze igienico – sanitarie; Infiltrazioni d’acqua nella caserma, che in mancanza di effettuazione dei lavori si accentueranno con la stagione invernale ce le piogge;

Mensa Agenti, non viene più rispettato il menu previsto dall’appalto, la qualità e la quantità del cibo lascia a desiderare, sono critiche le condizioni igienico sanitarie, mancano vassoi, posate ecc.;

Gli Assistenti Capo sono chiamati a svolgere incarichi di Sorveglianza Generale, turni serali con l'assenza di Preposti e molto spesso con l’accorpamento dell’Atrio P.P. o meglio con la soppressione del posto di servizio con la responsabilità che ricade esclusivamente sul Coordinatore Sorveglianza Generale,

Il servizio postale affidato alla polizia penitenziaria, pur in presenza di personale del comparto ministeri che potrebbe svolgerlo;

Mancanza Mod.14/a unico, per cui i servizi vengono redatti su più modelli non sempre esposti;

Mancata installazione di distributori automatici per bevande calde e fredde al personale da predisporre in diversi posti di servizio, 

L'Organizzazione di lavoro grava sul personale con turni di otto ore- 12 ore, tre Sovrintendenti in servizio all'interno a gestire le emergenze quotidiane, si chiede vi valutare la possibilità di una diversa organizzazione dei turni di servizio, anche di sei ore;

La gravissima carenza organica, il D.M. 2013 ha previsto solo 142 unità a fronte del vecchio D.: 2001 che ne aveva previsti 202, si ricorda che nel

1997 data di apertura dell’Istituto a svolgere servizio erano 250 unità;

L’assenza di mezzi nuovi e di fondi per procedere alla riparazione di quelli guasti tant’è che attualmente c’è il serio rischio che saltino le udienze in quanto su 12 mezzi a disposizione ben 9 sono indisponibili e solo tre sono in uso;

L’assenza di vestiario da più di tre anni non viene più distribuito al personale;

Insufficienti ed inadeguate relazioni sindacali come dimostra la mancata convocazione richiesta ed il mancato riscontro della nota n. 01/09 del 18 settembre 2015 con la quale sono state evidenziate le problematiche esistenti. Così come perdura il mancato riscontro delle note sindacali trasmesse, in particolare la contestazione dell’ODS 161 del 25 settembre".

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