Coronavirus, Calabria: Torano non è più zona rossa

Con una nuova ordinanza del Dipartimento tutela della salute e politiche sanitarie, firmata dal dirigente generale Antonio Belcastro, si comunica che "sulla base dell’andamento epidemiologico e dei dati forniti dal Dipartimento di prevenzione dell’Asp, che evidenziano una situazione circoscritta ed una classificazione del rischio comunque controllata e gestibile di SARS-CoV-2 sul territorio comunale di Torano Castello, non si procederà alla richiesta di proroga dell’ordinanza del Presidente della Regione n. 39 del 3  maggio 2020 che, pertanto, cesserà di avere efficacia a far data dall’11 maggio 2020. 

Resta inteso che potenziali segnali di ripresa dell’espansione epidemica dovranno essere  prontamente rappresentati, al fine dell’immediata adozione delle misure regionali contingibili e urgenti".

Coronavirus, Torano: la smentita di Sposato: “Nessun infermiere ha eseguito i tamponi errati. Si faccia chiarezza”

“Nessun infermiere ufficialmente ha eseguito i tamponi poi risultati errati nella casa di riposo Villa Torano. Basta con le bugie e con le false informazioni. Si faccia chiarezza, anzi. Pretendiamo che si dica chi ha eseguito quei tamponi, che metodologia applicata e di chi la responsabilità”.

Arriva dunque la smentita secca da parte del presidente dell’Ordine degli infermieri di Cosenza Fausto Sposato in merito alla triste vicenda accaduta a Torano castello.

Da ieri la task force dell’Asp di Cosenza sta rifacendo, daccapo, tutti i tamponi al personale sanitario ed ai pazienti per capire se il contagio dell’anziana abbia contaminato anche gli altri, come precedentemente annunciato. “Stiamo leggendo sui social e su diversi siti di informazione che l’errore sia stato di un infermiere all’interno della casa di riposo nel giorno di Pasquetta. Niente di più falso”, replica Sposato.

“Non solo tutto ciò, ripeto, non è vero ma l’Opi vuole ringraziare chi, da tre giorni, è chiuso in quella struttura per continuare, senza soste, a svolgere il lavoro di sempre. Con dignità e professionalità. A quegli infermieri va la nostra piena solidarietà”, il messaggio del presidente.

Poi, l’annuncio: “Tra qualche ora provvederemo, come già fatto nei giorni scorsi, a far arrivare anche a Torano altri Dpi, dispositivi di protezione come le mascherine di plexiglas a tutti gli operatori. Per una corretta e giusta applicazione ma non si giochi sulla pelle degli operatori sanitari già messi sotto “accusa” dalla pandemia e dagli straordinari impegni lavorativi di questi giorni”.

Coronavirus, sono 67 i contagiati nella casa di cura di Torano

Sono 67 (28 operatori e 39 pazienti) le persone risultate positive al coronavirus nella casa di cura di Torano Castello, nel Cosentino.

A far scattare l'allarme, che ha permesso di scoprire il focolaio, sono stati i sintomi manifestati il giorno di Pasquetta da una donna ospite della struttura.

Portata in ospedale, a Cosenza, all'anziana, ora ricoverata in rianimazione, è stato diagnosticato il covid-19.

È scattato quindi lo screening per dipendenti ed ospiti della casa di cura.

L'esito ha restituito un responso nefasto, dal momento che sono stati riscontrati ben 66 tamponi positivi.

Tuttavia, nel pomeriggio il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli ha precisato: “È tutto da rifare, stiamo effettuando nuovamente i 105 tamponi” poiché durante i prelievi “il dipendente della Rsa incaricato ha effettuato i tamponi con gli stessi guanti, senza cambiarli ad ogni prelievo come invece prevede il protocollo. Il risultato dei 67 positivi è da prendere con le pinze perché potrebbe essere stato falsato dai guanti sporchi. Siamo in attesa di avere riscontri per capire quale sia l’effettiva realtà dei fatti”.

 

Coronavirus, Calabria: nuovo focolaio in una casa di cura. Santelli chiude un altro comune

Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha firmato l'ordinanza che dispone la 'chiusura' del comune di Torano Castello (CS).

La decisione si è resa necessaria alla luce dei recenti casi di positività al coronavirus verificatisi soprattutto tra il personale sanitario della casa di cura 'Villa Torano'.

L’ordinanza prevede il divieto d'ingresso e uscita dal territorio comunale da parte di tutti gli individui presenti e il divieto d'accesso fatta eccezione per gli operatori socio-sanitari, il personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, le forze dell’ordine.

Possono spostarsi gli esercenti delle attività consentite sul territorio ai sensi del Dpcm 10 aprile 2020 e quelle strettamente strumentali alle stesse. Sono sospese le attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.

È fatto obbligo a tutte le persone che si spostino o giungano all’interno del territorio comunale per attività consentite e autocertificate, di utilizzare la maschertina o, in alternativa, qualunque altro indumento a copertura di naso e bocca per come fissato nell’ordinanza 9/2020.

Inoltre, il dipartimento di prevenzione ha imparto urgenti e immediate disposizioni per la gestione dei casi all’interno dell’Rsa interessata.

Dà a fuoco gli scarti di lavorazione, denunciato

Una persona denunciata per combustione illecita di rifiuti e oltre 8 mila euro di sanzioni amministrative elevate per accensione di fuochi.

Questo l’esito di un controllo del territorio effettuato dai carabinieri forestali della Stazione di Cerzeto, a Torano Castello, nel Cosentino.

In particolarte, i militari hanno denunciato l’amministratore di una ditta nel cui piazzale, al momento dell’intervento, era in corso la combustione di scarti di lavorazione, parti di legname, compensato multistrato, semilavorato, pedane, listelli e residui vegetali.

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Picchia la compagna con il trapano e chiude il cognato in una porcilaia, arrestato

Sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, con l’aggravante di aver commesso il fatto con particolare malvagità, cagionando umiliazioni e sofferenze alle vittime: sono queste le accuse per le quali, all’alba di stamattina, sono scattate le manette nei confronti di un 53enne di Torano Castello (CS) il quale, da circa 4 anni, costringeva la compagna ed il cognato diversamente abile a subire maltrattamenti, minacce e vessazioni, segregandoli in casa.

La triste vicenda è venuta alla luce il 27 gennaio scorso, allorquando i carabinieri della Stazione di Torano Castello, in seguito ad una richiesta pervenuta al 112, hanno soccorso la donna, la quale, visibilmente provata, ha deciso di raccontare le crudeltà che stava subendo ormai da anni dal proprio compagno.

Trasferite immediatamente le due vittime in una casa famiglia, i militari hanno avviato l'indagine, da cui è emerso che l’aguzzino si sarebbe appropriato della pensione di invalidità riconosciuta al fratello della compagna;  impedendo alla donna ed al cognato di allontanarsi dall’abitazione in cui convivevano, privandoli dell’autonomia economica e dei documenti personali, sorvegliandoli e riportandoli con la forza a casa quando tentavano di allontanarsi.

L'uomo, inoltre, avrebbe  minacciato e maltrattato il cognato invalido, percuotendolo anche con un bastone ed imponendogli di svolgere pesanti lavori nei campi, facendolo vivere insieme agli animali, in una baracca priva di servizi igienici con la possibilità di utilizzare il lavabo della porcilaia per la pulizia personale, non esitando a rinchiuderlo nel recinto con un lucchetto al cancello.

Minacce e maltrattamenti sarebbero stati inflitti anche alla donna, che sarebbe stata picchia ripetutamente, anche con un trapano.

In seguito ai riscontri acquisiti dai carabinieri, il gip presso il Tribunale di Cosenza ha emesso nei confronti dell’uomo un’ordinanza di custodia cautelare.

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Impianto abusivo per la produzione di pellet sequestrato in Calabria

Trasformavano e confezionavano pellet senza alcuna autorizzazione. 

È quanto emerso durante un controllo effettuato dai carabinieri forestale di Montalto e Cerzeto, in un opificio in località “Pezze”, nel Comune di Torano Castello.

L’azienda, era in possesso di un'autorizzazione per la coltivazione di castagne e silvicoltura, mentre non disponeva delle autorizzazioni previste dalla normativa ambientale per le emissioni in atmosfera.

Quella scoperta dai militari era una vera e propria fabbrica per la produzione di pellet, con tanto di impianti e materiali necessari per lo svolgimento delle varie fasi dell'attività.

Nel corso dell'ispezione, gli uomini dell'Arma hanno rinvenuto 5,5 tonnellate di pellet suddivise in 290 sacchetti sulla cui etichetta era riportata la dicitura “puro legno di faggio”, ed altri sacchetti privi di indicazioni e contenenti segatura di natura mista e cippato di legname di essenze meno pregiate.

Come disposto dalla Procura della Repubblica di Cosenza, i carabinieri forestali hanno denunciato per frode commerciale ed emissione in atmosfera senza autorizzazione, i due proprietari ed un dipendente dell'azienda.

L’impianto di produzione ed il materiale rinvenuto sono stati posti sotto sequestro.

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Tragedia in Calabria, 17enne muore in piscina

Un ragazzo di 17 anni di nazionalità romena, G.C., è morto nella piscina di una struttura turistica di Torano Scalo, in provincia di Cosenza.

Nonostante l’intervento del bagnino e degli amici, per il giovane non c'è stato nulla da fare.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118 ed all'elisoccorso, sono intervenuti i carabinieri della locale Stazione, che hanno avviato le indagini per fare luce sull'accaduto

Al fine di chiarire le cause del decesso, il sostituto procuratore di turno ha disposto l’autopsia sul corpo dello sfortunato ragazzo.

 

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