Il Rinascimento francese e il trionfo degli umanisti

Il Rinascimento, nel XV secolo, è stato un periodo di cambiamenti in architettura, nella vita intellettuale, nella letteratura e nel campo religioso.

Le guerre d’Italia fatte da re Francesco I, la scoperta di una civiltà raffinata porterà in Francia degli artisti come Leonardo da Vinci e i re francesi imitarono lo stile italiano. Sulle rive della Loira si costruisce per abbellire i castelli di Blois, d’Azay-le-Rideau, di Lude, d’Amboise, di Chenonceaux e in fine di Chambord.

Allo stile decorativo italiano si aggiunge un desiderio di purismo nato dal modello antico: il Cortile Quadrato del Louvre a Parigi rimane l’esempio più bello.

Le trasformazioni delle conoscenze e del mondo richiedono delle nuove formazioni e la creazione di nuove scuole: il Collegio di Francia (1530), le Accademie come l’Accademia di poesia e della musica (1530). Queste scuole sono affidate agli umanisti.

Erasmo, Guillaume Budé hanno partecipato alla costruzione della cultura umanistica: ritorno all’Antichità e ai suoi grandi testi, riflessione sui testi, creazione di una cultura universale, volontà di porre l’uomo al centro di tutte le cose.

In letteratura, Marot, Rabelais, la Pléiade (Ronsard, Du Bellay), Montaigne illustrarono con le loro opere questa volontà di fondare la felicità su una vita in pieno accordo con la natura.

Il francese, pertanto diviene allora la lingua della creazione letteraria: "Défense et illustration de la langue française" (Du Bellay, 1549) è un suo manifesto e sulla saggezza degli Antichi; è all’origine della Riforma che vuole imporre una riforma del credo e delle nuove pratiche religiose ossia quella profonda crisi ideologica e religiosa che dividerà il mondo cristiano.

*Dipartimento di Studi Umanistici -  Università degli Studi  Napoli “Federico II”

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