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Coronavirus Calabria: due tamponi positivi al Gom di Reggio Calabria

Due tamponi positivi tra i 52 analizzati presso il Grande ospedale metropolitano “Bianchi Melacrino Morelli” di Reggio Calabria.

E’ quanto emerge dal bollettino diramato dalla direzione aziendale del nosocomio reggino.

Per quanto riguarda invece il dato relativo ai ricoveri, dal bollettino si evince che, allo stato: 33 pazienti sono curati in degenza ordinaria e 2 in terapia intensiva.

Infine, i deceduti sono 13 (altri due decessi sono stati registrati al di fuori dell’Ospedale di Reggio Calabria), mentre i guariti sono 28.

Coronavirus: in Calabria la fine del contagio è prevista per l'1 maggio

“La fine dell’emergenza Covid-19 in Italia potrebbe avere tempistiche diverse nelle regioni a seconda dei territori più o meno esposti all’epidemia: in Lombardia e Marche, verosimilmente, l’assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno, in Emilia-Romagna e Toscana non prima della fine di maggio. Nelle altre Regioni l’azzeramento dei contagi potrebbe avvenire tra la terza settimana di aprile e la prima settimana di maggio”.

Sono le proiezioni fatte dagli esperti dell'Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni Italiane, coordinato dal professor Walter Ricciardi, direttore dell’Osservatorio e ordinario di Igiene all’Università Cattolica e dal dottor Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio.

 “L’Osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane  - spiega Solipaca- ha effettuato un’analisi con l’obiettivo d’individuare, non la data esatta, ma la data prima della quale è poco verosimile attendersi l’azzeramento dei nuovi contagi e si basa sui dati messi a disposizione quotidianamente dalla Protezione civile dal 24 febbraio al 17 aprile”.

In Lombardia, in cui si è stato individuato il primo paziente, l’azzeramento dei nuovi casi non dovrebbe avvenire prima del 28 giugno, nelle Marche non prima del 27 giugno.

Nel Lazio bisognerà aspettare, invece, almeno il 12 maggio; in Veneto e Piemonte il 21 maggio.

Nelle regioni del Sud Italia l'azzeramento dei nuovi contagi dovrebbe iniziare tra la fine del mese di aprile e l'inizio di maggio.

In particolare, per Sardegna e Sicilia le date previste sono rispettivamente 29 e 30 aprile; per la Calabria il primo maggio; per Puglia e Abruzzo il 7 maggio; per la Campania il 9 maggio.

 

Coronavirus, Italia: per la prima volta diminuisce il numero dei positivi, ma i morti sono 454

Diminuisce, per la prima volta dall’inizio dell’epidemia, il numero d’italiani positivi al coronavirus.

Complessivamente i contagiati sono 108.237, ovvero 20 in meno rispetto a ieri.

Contestualmente si riduce di ulteriori 62 unità, il numero dei pazienti in terapia intensiva (2.573).

Le persone ricoverate con sintomi sono 24.906 (- 127), quelle in isolamento, senza sintomi o con sintomi lievi, 80.758.

Ancora alto, invece, il numero dei decessi che, con i 454 registrati tra ieri e oggi, toccano quota 24.114.

Continua ad essere sostenuto anche il dato dei guariti (+1.822) che si attesta a 48.877.

Ad Arena la prima azienda calabrese “promossa” da Invitalia per produrre mascherine chirurgiche

Da impresa per la produzione di letti e sofà di pregio, a fabbrica di mascherine chirurgiche. Accade ad Arena, centro dell’entroterra vibonese, teatro di una storia al cui interno racchiude competenza e tanto coraggio. Una storia di innovazione, che fa emergere una Calabria geniale, operosa e capace di affrontare l’emergenza con audacia e valore.

Protagonista della vicenda che stiamo per raccontare è Alessandro Pagano, il titolare dell’omonima impresa specializzata nella produzione di letti e sofà di alto pregio con negozi dislocati in Calabria, Sicilia, Lombardia, Lazio e Svizzera, che già nei giorni scorsi aveva tanto fatto parlare di sé per un gesto di grande generosità: per settimane ha prodotto 700 mascherine al giorno, distribuite gratuitamente ad ospedali, forze dell’ordine, Prefettura, Avis e a tutti i Comuni che ne hanno fatto richiesta. Un gesto di grande generosità, ma non l’unico per una azienda che ha deciso di compiere un altro, decisivo passo: raccogliere l’accorato appello del Capo della Protezione civile Angelo Borrelli, che di recente aveva quantificato la necessità di 90 milioni di mascherine al mese.

E’ così che la Alessandro Pagano si ritrova adesso ad essere la prima azienda in Calabria, tra le ottanta in tutta Italia, vagliata da Invitalia, soggetto attuatore delle misure contenute nel Decreto legge “Cura Italia”, per la produzione di mascherine chirurgiche. 

«Il coronavirus ha avuto un impatto pesantissimo sull’economia e sulle nostre vite, l’adattamento della nostra attività è essenziale per la salvaguardia occupazionale e per cercare di dare un piccolo ma importante spiraglio di luce in un momento drammatico come quello attuale, stante il fatto che nell’immediato si presumono nuove assunzioni. Infatti - spiega il titolare Alessandro Pagano – la riconversione produttiva dell’azienda prevede la produzione di 15.000 mascherine chirurgiche al giorno. L’adattamento della nostra attività – conclude – scaturisce da un lato dalla necessità di garantire la continuità aziendale e, dall’altro, dalla volontà di dare un piccolo contributo per attutire i pesanti colpi di una pandemia che ha imposto dei cambiamenti al nostro modo di vivere e di lavorare».

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