Smantellata struttura residenziale per anziani abusiva: tre persone denunciate

I carabinieri della Compagnia di Melito Porto Salvo (Rc), del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Reggio Calabria e della Stazione forestale di Melito Porto Salvo, hanno denunciato in stato di libertà un 54enne, un 48enne e una 46enne, del posto, per esercizio abusivo di professione, abbandono di persone incapaci, abusivismo edilizio ed indebita percezione del reddito di cittadinanza.

In particolare, i denunciati avrebbero allestito una struttura ricettiva per anziani in uno stabile abusivo, edificato in metallo, pannelli coibentati e container ad uso abitativo, in un terreno agricolo, in violazione del piano di assetto idrogeologico, con scarichi a cielo aperto e impianto elettrico non a norma con fili e prese volanti. All’interno della struttura, gli uomini dell’Arma hanno trovato quattro degenti ottuagenari, affetti da disabilità fisiche e psichiche di diversa gravità, non autosufficienti e bisognosi di continua assistenza medica, infermieristica e farmacologica. Per gli investigatori quello scoperto sarebbe stato “un ghetto in cui gli anziani ospiti, senza una qualificata assistenza in un ambiente insalubre e pericoloso, erano controllati da un impianto di videosorveglianza, circostanza che lascia peraltro presupporre che la presenza in loco dei gestori fosse limitata durante la giornata”.

L’intera struttura, contenete farmaci, dispositivi medici e derrate alimentari recanti la marchiatura “Aiuto Ue – Fead” (Fondo di aiuti europei agli indigenti) è stata sottoposta a sequestro, mentre gli ospiti, in discrete condizioni di salute, sono stati affidati ai familiari o a strutture sanitarie accreditate del territorio.

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Immigrazione clandestina: sulle coste reggine 8 sbarchi in 3 giorni

Continuano incessanti le attività di soccorso, assistenza e vigilanza alle centinaia di extracomunitari che giungono sulle coste reggine. In totale, in sole 36 ore, sono sbarcati tra Roccella Jonica, Bova Marina e Bagnara, 782 migranti.

L’emergenza è stata fronteggiata dal punto di vista assistenziale e sanitario da tutte le forze di polizia presenti nel territorio, dalla Croce rossa, dalla Protezione civile, dall’Usca di Caulonia e dell'Usmaf. Di fondamentale importanza è risultata l’apertura all’ospitalità da parte dei sindaci che hanno messo a disposizione strutture comunali per assicurare le operazioni di accoglienza - assistenza e le attività di polizia.

 Il primo arrivo è avvenuto alle sette del mattino dello scorso 19 ottobre presso il Porto delle Grazie di Roccella Jonica, dopo che una motovedetta della Capitaneria di porto aveva intercettato, a diverse miglia dalla costa, un’imbarcazione con a bordo 298 migranti, tutti di sesso maschile e di nazionalità egiziana, tra cui 70 minori non accompagnati. Per tutti sono stati attivati immediatamente i controlli sanitari e, in base ai riscontri, sono risultate  28 le persone affette da Covid-19. Al termine delle attività di identificazione e foto-segnalamento, 100 migranti, maggiorenni e negativi al tampone faringeo per Covid-19, sono stati trasferiti presso il C.A.R.A. di Crotone e i restanti 198 sono stati ospitati presso la struttura “Ex Ospedaletto”, messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il secondo sbarco è avvenuto nella mattinata del 20 ottobre scorso, sempre presso il porto di Roccella Jonica, dove una motovedetta della Guardia costiera ha scortato un’imbarcazione con a bordo 98 persone di sesso maschile, tra cui 27 minori non accompagnati, provenienti dal Bangladesh, dall’Afghanistan e dallo Sri Lanka. Anche in questo caso, i migranti sono stati accolti presso la struttura messa a disposizione dal Comune di Roccella Jonica.

Il terzo sbarco è avvenuto la sera del 20 ottobre sulle coste di Bova Marina, dove 81 migranti sono arrivati a bordo di un veliero battente bandiera greca. Tra gli extracomunitari sbarcati, 62 uomini, 17 donne e 6 minorenni di nazionalità iraniana e irachena. I migranti, terminate le operazioni di soccorso, sono stati trasferiti in una struttura individuata dal Comune di Bova Marina.

Lo scorso 21 ottobre, invece, sono stati addirittura 5 gli sbarchi avvenuti  sulle coste reggine: 4 nell’area di Roccella Jonica ed uno a Bagnara Calabra. In totale le persone che giunte a Roccella Jonica sono 243, per lo più di nazionalità egiziana, iraniana, irachena e siriana. Una parte di loro è stata trasferita presso la locale struttura d'accoglienza, mentre i rimanenti sono stati temporaneamente accolti all’interno di una tensostruttura allestita nell’area portuale. Sono, invece, 56 i migranti soccorsi presso il porto di Bagnara Calabra, tempestivamente collocati in una struttura coperta vicino al locale stadio comunale.          

Contestualmente alle attività di soccorso e assistenza, sono state avviate  le indagini  finalizzate a  individuare  gli scafisti.

Il lavoro svolto dagli uomini della Squadra mobile di Reggio Calabria, del Commissariato di Siderno e della Sezione operativa navale della Guardia di finanza, ha permesso d’individuare e sottoporre a fermo d’indiziato di delitto un cittadino egiziano e due cittadini libanesi, ritenuti responsabili degli sbarchi avvenuti il 19 e 20 ottobre. Altri due cittadini egiziani  sono stati, invece, arrestati perché colpiti, rispettivamente, da un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Milano e da un decreto d’ espulsione emesso dal prefetto di Terni.

Calabria, scossa di terremoto nella notte

Un terremoto di magnitudo ML 2.0 è stato rilevato alle 3.57 della notte scorsa con epicentro Bianchi nel Cosentino.

I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica vulcanologia hanno localizzato l'ipocentro ad una profondità di 10 chilometri. 

La scossa non ha causato danni a persone o cose.

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Trovato l'uomo di cui non si avevano notizie da giovedì scorso

È stato trovato sano e salvo dai carabinieri della Stazione di Bova (Rc), il 53enne del posto, di cui si erano perse le tracce il 22 ottobre scorso.

L’uomo si era allontanato da un’azienda agricola del luogo, presso cui lavorava e alloggiava.

Le ricerche condotte dai militari sull’intero territorio, comprese le zone boschive ed i tratti più impervi, hanno permesso di trovare il 53enne che, debilitato e frastornato, vagava disorientato e senza meta nei pressi di località Bigha, a Bova.

Il malcapitato, che ha riferito ai militari di stare male e di non mangiare da giorni, è stato portato in caserma dove è stato rifocillato, prima di essere affidato alle cure dei sanitari del 118 che l’hanno condotto in ospedale.

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Violazione delle norme anticoronavirus, chiuso un bar

Sanzione di 400 euro e 5 giorni di chiusura. Questi i provvedimenti assunti dai carabinieri della Stazione di Bova Marina (Rc) a carico di un bar del luogo, nel quale non sarebbero state osservate le disposizioni anticoronavirus.

In particolare, nel locale sarebbero entrate oltre 60 persone, molte delle quali senza dispositivi di protezione individuale, con conseguente violazione delle norme relative al mantenimento della distanza interpersonale.

Inoltre, i militari avrebbero constatato anche che il personale dell'esercizio non utilizzava i dispositivi di protezione individuale.

Inevitabili, quindi, la sanzione amministrativa di 400 euro e quella accessoria della chiusura temporanea dell’esercizio commerciale per 5 giorni.

Infine, è stata elevata un'ulteriore sanzione amministrativa di mille euro per l'uso di dispositivi acustici per la diffusione musicale in assenza della necessaria s.c.i.a. (segnalazione certificata di inizio attività).

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Minacciano un consigliere comunale, divieto d'avvicinamento per due coniugi

I carabinieri della Stazione di Bova Marina (Rc) hanno dato esecuzione ad un'ordinanza di misura cautelare di divieto d'avvicinamento alla persona offesa ed ai luoghi dalla stessa frequentati, emessa dal Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di P.T. e S.R., di 44 e 42 anni, entrambi di Bova Marina (RC).

Le indagini sono scaturite dalla denuncia presentata dalla persona offesa ed hanno consentito ai militari di ricostruire diversi episodi di minacce e violenze che, dal mese di gennaio ad oggi, sarebbero stati consumati dai due coniugi ai danni del consigliere comunale.

L’ultimo grave fatto è accaduto nella serata del 29 luglio scorso, durante una manifestazione culturale patrocinata dall’Amministrazione comunale di Bova Marina, allorquando l’uomo e la consorte avrebbero aggredito verbalmente e minacciato il consigliere comunale.

Il movente, che avrebbe spinto i due coniugi a porre in essere le azioni delittuose, sarebbe da ricercare nella denuncia sporta dal consigliere comunale nello scorso mese di gennaio, scaturita dal danneggiamento di un mobile in legno adibito ad uso libreria pubblica di proprietà del Comune di Bova Marina e collocato all’interno della Villa comunale.

Le indagini, all’epoca dei fatti, hanno portato i carabinieri a segnalare all’autorità giudiziaria tre minori, tra cui il figlio dei due denunciati.

A fuoco un semirimorchio carico di paglia, intervengono i vigili del fuoco

Un semirimorchio carico di paglia è andato a fuoco nella tarda serata di ieri, nella frazione San Pasquale del comune di Bova (Rc).

Sul posto sono intervenuti i vigili  del fuoco del Comando provinciale di Reggio Calabria e del distaccamento di Melito Porto Salvo, che, con l’ausilio di un’autobotte e di una ruspa, sono riusciti ad aver ragione delle fiamme.

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Pedone travolto è ucciso da un'auto sulla statale 106

Un 50enne, S. O., è morto intorno alle 18,30 di ieri, dopo essere stato travolto da un'auto sul tratto della statale 106 che attraversa il comune di Bova, nel Reggino.

L'uomo era appena uscito da un negozio e stava attraversando la strada, quando è stato centrato in pieno da una Lancia Y.

La donna alla guida del veicolo si è fermata ed ha cercato di prestare i primi soccorsi.

Sul posto è quindi giunto il personale del 118 che non ha potuto fare altro che constatare il decesso dello sfortunato 50enne.

 

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