Tragedia sfiorata a Serra San Bruno, albero si schianta sulla strada nei pressi di San Rocco

Tragedia sfiorata a Serra San Bruno, dove, intorno alle 13.30 di oggi, un albero di alto fusto si è abbattuto sulla ex Ss110, nei pressi di località San Rocco.

L'impatto avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche se non fosse stato per il celere intervento dei vigili del fuoco che, ricevuta la segnalazione del pericolo incombente, sono riusciti a bloccare il traffico poco prima dello schianto.

Da quanto appreso, la pianta avrebbe danneggiato la rete elettrica, quella telefonica e seppur in maniera lieve, parte del tetto del chiesetta dedicata a San Rocco. Sul posto, insieme ai vigili del fuoco che stanno procedendo alla messa in sicurezza dell’area, sono intervenute le forze dell’ordine e la polizia locale.

 

 

Parco delle Serre, concluso il primo intervento di manutenzione in località San Rocco

“Il Parco naturale regionale delle Serre comunica di aver effettuato, al momento, un primo intervento di manutenzione sul parco urbano di San Rocco, riservandosi di intervenire successivamente sulla parte posteriore della chiesetta, in quanto è necessario che vengano chiariti e definiti da parte delle autorità competenti alcune segnalazioni ad opera di privati cittadini. I lavori di manutenzione sono stati avviati solo dopo che il parroco, sotto la cui giurisdizione ecclesiastica ricade l’area,  ha provveduto a fare le relative comunicazioni agli organi competenti”.

E’ quanto scrive in una nota, il commissario del Pardo regionale delle Serre, Domenico Sodaro

“L’attività di manutenzione dell’area – prosegue il comunicato - è stata curata  da un gruppo di volontari appartenenti ai lavoratori della mobilità in deroga che già lo scorso anno sono stati impegnati a recuperare tutta l’area interessata. A questi lavoratori si è anche aggiunta la collaborazione della locale Commanderia ex “Val Serra San Bruno” dell’Associazione Templari Cattolici d’Italia, con la quale l’ente Parco ha stipulato in precedenza un protocollo d’intesa nel quale veniva previsto, tra l’altro,  la collaborazione per lavori di manutenzione delle aree prospicienti i luoghi di culto.

"Il commissario – aggiunge Sodaro - ringrazia, pertanto, il rappresentante dell’Associazione Templari Cattolici d’italia  per la collaborazione e i lavoratori della mobilità in deroga, Tassone, Rachieli, De Masi e altri, per i quali si augura che quest’ultimi insieme agli altri possano  presto tornare a lavorare con l’ente, anche, dove si rende necessaria la loro importante opera sia per poter completare il progetto del Parco di San Rocco dove tra l’altro sono previsti altri interventi, tra cui il campo di bocce per gli anziani oltre ad attrezzature di svago per i bambini, ma anche – conclude – la nota - per dare corso ad altri importanti progetti che insieme vanno realizzati”.

Serra, al via il restauro della chiesa di San Rocco

I numerosi fedeli che hanno preso parte ai riti religiosi in onore dei Santi Cosma e Damiano hanno accolto per primi la lieta notizia che è imminente l’inizio dei lavori di restauro della chiesetta di San Rocco. La notizia è stata data ufficialmente dal parroco di San Biagio, don Leonardo Calabretta, il quale ha annunziato durante l’omelia che non ci sarebbe stata la consueta processione di rientro dei Santi Medici a San Rocco. Questo perché manca davvero pochissimo all’inizio del ripristino dell’antico edificio ecclesiastico. “Pertanto – ha spiegato - don Leonardo, i Santi Medici sosteranno nella chiesa Matrice per tutto il tempo necessario ai lavori, e saranno subito raggiunti dagli altri simulacri ospitati nella chiesa di San Rocco”: la statua del santo di Montpellier, appunto, la statua di Sant’Espedito, di San Michele Arcangelo e della Madonna di Lourdes. Lo scoperchiamento del tetto causerebbe senza dubbio danni inestimabili alle statue tanto care alle pietà popolare serrese. Sembrano dunque dare i frutti sperati le scelte, tanto contestate, da parte del parroco di effettuare dei tagli ai costi dei festeggiamenti, al fine di permettere la rimessa in sesto della chiesetta, da anni caduta in uno stato di abbandono e degrado inaccettabili. 

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