Non potabilità dell'acqua in Comuni del Vibonese: Mirabello ha incontrato il Prefetto

Oggi il consigliere regionale Michelangelo Mirabello, accompagnato dalla candidata a sindaco della lista "Ricadi Bene Comune"  alle Amministrative del prossimo 5 giugno, avvocato Giulia Russo, ha incontrato il Prefetto di Vibo Valentia, Carmelo Casabona, per sottoporre all'attenzione del massimo rappresentante del governo sul territorio la problematica della non potabilità dell’acqua che interessa i Comuni di Nicotera, Ioppolo, Ricadi e Tropea e che tanti disagi sta causando ai cittadini dei Comuni interessati. Il punto più grave di crisi si manifesta nel Comune di Ricadi da ormai parecchi mesi , dove è ancora vigente l’ordinanza 07/2016 del 18 marzo scorso di non potabilità dell’acqua emessa dalla terna commissariale di quel Comune e dove, peraltro,  cresce di giorno in giorno l’insofferenza e la tensione tra la popolazione, destando preoccupazione per l’ordine pubblico. Il consigliere Mirabello ha quindi richiesto l’autorevole intervento del Prefetto considerato che le rassicurazioni fornite da So.Ri.Cal., la società responsabile della fornitura, circa la temporaneità del fenomeno e la sua possibile risoluzione si sono purtroppo dimostrate nel lungo periodo insufficienti.  Il Prefetto ha preso atto della problematica sottoposta alla sua attenzione e si è impegnato a convocare con urgenza un tavolo istituzionale in Prefettura con i responsabili di So.Ri.Cal. e i Commissari  del Comune di Ricadi al fine di fare il punto sulla situazione e di verificare gli interventi da mettere rapidamente in campo per porre fine a questa grave emergenza.

Dissesto idrogeologico nel Vibonese: Oliverio e Mirabello hanno incontrato i sindaci

Oggi pomeriggio insieme al presidente Mario Oliverio, ho incontrato presso la Cittadella regionale, una numerosa delegazione di sindaci del Vibonese per discutere di interventi - spiega Michele Mirabello, consigliere regionale del Partito Democratico - divenuti necessari ed indifferibili su molti tratti delle rete stradale provinciale, diventata impraticabile a seguito di eventi legati a problemi di dissesto idrogeologico. In particolare, facendo seguito ad impegni presi dopo un sopralluogo il Presidente Oliverio, insieme a Carlo Tansi ed al Commissario straordinario Nello Gallo hanno programmato due tipologie di interventi; quelli di massima urgenza che riguarderanno la ex ss110 Maierato e la Provinciale Pizzoni-Soriano e una serie di ulteriori interventi di natura strutturale su quasi tutto il territorio, interventi che riguarderanno sempre dissesto e protezione civile". "A questa prima ricognizione - sottolinea l'esponente del PD - ne seguiranno altre anche su segnalazione dei sindaci. Il presidente inoltre si è soffermato sulla richiesta posta al tavolo del Governo relativa al problema manutenzione strade secondarie, sottolineando un impegno forte per la nostra provincia. Mi sento di ringraziare il presidente per l'attenzione particolare posta verso il nostro territorio che vive una condizione di disagio anche a causa della complicata situazione provinciale, che non può essere governata solo a livello locale". 

 

Divieto di balneazione a Ricadi, Mirabello presenta un’interrogazione

Il consigliere regionale Michele Mirabello ha presentato un'interrogazione a risposta scritta all’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo dopo l’ordinanza di divieto di balneazione, emessa dalla Commissione straordinaria nel comune di Ricadi. “In questa ordinanza - ha sottolineato Mirabello - si parla genericamente della rilevazione della presenza di metalli pesanti e non vengono richiamati dati chimici e batteriologici né altre analisi effettuate dall’Arpacal che è l’ente strumentale della Regione Calabria che svolge attività di monitoraggio e controllo degli ambienti marino- costieri al fine di poter determinare la reale necessità di emanazione del divieto di balneazione. Tutto questo ha provocato grande allarme e preoccupazione non solo tra i turisti ma anche albergatori, titolari di stabilimenti balneari e di esercizi pubblici in quanto potrebbe provocare danni economici e ripercussioni per l’intero indotto del settore turistico-balneare che rappresenta una componente importante dell’economia della costa. Ho chiesto quindi - ha continuato Mirabello -  quali provvedimenti concreti e urgenti si intendono adottare per attuare finalmente un controllo approfondito del fenomeno dell’inquinamento ricercando le cause effettive e soprattutto quali siano i dati reali e le analisi chimiche batteriologiche eventualmente trasmessi dall’Arpacal alla Commissione straordinaria del comune di Ricadi che hanno determinato l’emanazione della suddetta ordinanza, inoltre e non meno importante, come si intende procedere per fronteggiare l’emergenza in vista dell’ormai imminente arrivo della stagione estiva, fonte di vita per gli innumerevoli operatori del settore turistico del territorio che oggi si vedrebbero privati della fruizione di buona parte del tratto costiero in cui insistono spiagge tra le più belle e suggestive del mondo”.

Regione. Sicurezza studi dentistici e "mamma di giorno": ok della Commissione Sanità

La terza Commissione consiliare, 'Sanità, attività sociali, culturali e formative', presieduta dal consigliere Michele Mirabello, ha approvato nella seduta odierna due  proposte di legge. Il primo provvedimento, di iniziativa della Giunta regionale, detta norme per la tutela dei pazienti nell’esercizio delle attività specialistiche odontoiatriche. Negli allegati al testo normativo, in particolare, si fissano i requisiti di sicurezza ai fini dell’idoneità strutturale degli studi odontoiatrici: spazi di attesa, accettazione e attività amministrativa, servizi igienici separati per utenza e personale degli studi, illuminazione adeguata e ventilazione, garanzia della riservatezza. Il secondo provvedimento è frutto di una proposta abbinata dei consiglieri Giuseppe Giudiceandrea e Alessandro Nicolò, che avevano presentato sul medesimo argomento due distinte iniziative legislative.  Il testo di legge approvato oggi, tra l’altro, introduce nella legislazione regionale la figura della cosiddetta "tagesmutter" (mamma di giorno), operatore sociale sperimentato nelle regioni ladine, persona adeguatamente formata che offre educazione e cura presso il proprio domicilio a piccoli gruppi di bambini in una fascia di età compresa fin dalla nascita ai tre anni. "Le caratteristiche di questo servizio educativo – si legge nella relazione di accompagnamento al testo approvato -  sono:  l’accoglienza e la cura di bambini in un ambiente familiare; una figura di riferimento stabile per il bambino e per la famiglia utente;  l’inserimento del bambino in un piccolo gruppo, favorendo un limitato contesto di socializzazione e il rispetto dei tempi del bambino;  la personalizzazione del servizio nel rispetto delle scelte educative della famiglia; la flessibilità d’orario del servizio, concordato secondo le esigenze della famiglia e dei bimbi accolti.  Il servizio educativo della 'tagesmutter' si caratterizza per la forte continuità con il percorso educativo della famiglia (famiglia quale primo educatore) e per il recupero del valore della domesticità e si sviluppa con un progetto pedagogico personalizzato che pone al centro il bimbo, i suoi tempi di crescita, le sue esigenze".

 

Mirabello avverte: "Nessuna forzatura sugli atti aziendali prima di aver rivisto la rete ospedaliera"

"Le proteste pressocché unanimi e trasversali che dai territori, dalle categorie e dalla politica si sono levate in questi giorni sul tema del decreto di riordino della rete ospedaliera varato dal duo Scura-Urbani senza alcuna forma di concertazione e di dialogo, hanno evidenziato - argomenta Michele Mirabello - la necessità ineludibile di usare una volta per tutte il senso di responsabilità e di ridiscutere l'intero impianto organizzativo della sanità calabrese. La stessa intransigenza con la quale si chiede ai Direttori Generali delle ASP Calabresi di definire lo step fondamentale degli atti aziendali rischia di rivelarsi ancora una volta contraddittoria e fuori luogo. Una circolare di Scura di recente emanazione ha in effetti apposto una perentoria scadenza, quella di venerdì 15, entro la quale dovrebbero essere decretati atti aziendali che rischiano di nascere già monchi a causa della mancanza del fondamentale tassello della rete territoriale". "Credo - sostiene il presidente della Commissione Sanità di Palazzo Campanella - e che in un quadro così complesso, con un decreto sulla rete ospedaliera che fa acqua da tutte le parti e con una rete territoriale carente di riorganizzazione ed in attesa di definizione, pensare di arrivare al varo degli atti aziendali con forzature e toni ultimativi non avrebbe alcun senso. Come possono Scura e Urbani pensare di imporre la definizione di atti aziendali da parte delle Aziende Sanitarie in totale assenza di definizione della rete territoriale? Che senso avrebbe condurre un'operazione di questa natura? Ancora una volta ed anche su questa passaggio così importante emerge una visione scoordinata della sanità calabrese che rischia di produrre ancora ulteriori danni". "Dunque -conclude l'esponente del PD - nessuna forzatura sugli atti aziendali prima di aver rivisto e rivisitato la rete ospedaliera concertandola con i territori e prima di aver definito in maniera seria e credibile l'assetto della rete territoriale".

 

Obiettivo trasformazione dei contratti: Mirabello incontra lavoratori part-time dell'Asp di Vibo

Facendo seguito ad un incontro svolto un mese fa, ieri pomeriggio il consigliere regionale Michele Mirabello ha incontrato i 59 lavoratori ausiliari part-time in carico all’Azienda Sanitaria Provinciale di Vibo Valentia. Lavoratori che da molti anni prestano servizi nei presidi ospedalieri della provincia con contratti a 18 ore, nonostante la forte urgenza di personale necessario per i servizi. Dopo una serie di incontri con il direttore generale dell'ASP Angela Caligiuri, si è concordato che la stessa Azienda Sanitaria inoltri formale richiesta alla struttura commissariale per trasformare i contratti da part- time a full-time; questo consentirebbe, infatti, con un limitato impegno economico, di rafforzare gli organici ospedalieri. "Ringrazio la dottoressa Caligiuri – sottolinea Mirabello – che ha immediatamente compreso l’importanza di questa vertenza che può garantire sia maggiore efficienza dei servizi, sia solidità occupazionale e maggiori certezze ai lavoratori".

Regione. Professioni sanitarie: importante proposta di legge approvata in Commissione Sanità

La terza Commissione consiliare, 'Sanità, attività sociali, culturali e formative', presieduta dal consigliere Michele Mirabello, ha approvato nel corso della seduta odierna una proposta di legge per "l’Istituzione dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie, tecniche della prevenzione e delle professioni sociali"(proponenti, lo stesso Mirabello ed il consigliere Giuseppe Giudiceandrea). La normativa deliberata prevede che il servizio delle professioni sanitarie (Sps) sia implementato in tutte le aziende sanitarie provinciali, ospedaliere, Universitarie e presso il dipartimento della salute della Regione Calabria. La legge, inoltre, affida alla Giunta regionale, entro trenta giorni dalla sua entrata in vigore, la delega ad emanare, di concerto con il Dipartimento Salute e con il Commissario ad Acta, un apposito atto regolamentare orientato a promuovere e valorizzare le funzioni ed il ruolo delle professioni sanitarie, definendone gli aspetti organizzativi, gestionali e dirigenziali. Nel corso dei lavori, inoltre, la Commissione ha avviato la discussione su un progetto di legge (di iniziativa del presidente Mirabello) per la tutela della salute dei pazienti  nell’esercizio delle attività specialistiche odontoiatriche.  Sul punto, il consigliere Sinibaldo Esposito ha presentato emendamenti chiedendo l’estensione della norma in discussione anche ad altre discipline specialistiche. Il presidente Michele Mirabello, accogliendo le indicazioni del consigliere Esposito, ha disposto la riapertura dei termini per il deposito di ulteriori proposte emendative, riconvocando per giovedì, 14 aprile, la Commissione.  Ai lavori erano presenti, oltre il presidente Mirabello ed il vicepresidente Sinibaldo Esposito, i consiglieri Seby Romeo e Giuseppe Giudiceandrea.  

 

Sanità, Mirabello (PD) ammonisce la Cisal: "Cavallaro sbalordisce per totale disinformazione"

"'Quando il saggio indica la luna, lo stolto guarda il dito', recita un noto proverbio. Il significato è chiaro: non bisogna essere epidermici, ovvero approssimativi, ma occorre saper cogliere la vera essenza delle cose, soprattutto quando l’oggetto della discussione è una problematica di significativo interesse per collettività". E’ quanto afferma il consigliere regionale del PD, nonché presidente della III Commissione consiliare "Sanità, attività sociali, culturali e formative", Michele Mirabello commentando la dura presa di posizione del Segretario generale della Cisal, Franco Cavallaro, nei confronti del Presidente della Regione Mario Oliverio e del Direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia, Angela Caligiuri. "A mio sommesso avviso - prosegue il consigliere regionale - il Segretario generale della Cisal restringe troppo il campo visivo, sbagliando, nelle questioni poste, sia nel metodo che nel merito. Desta stupore, anzitutto, la circostanza secondo cui un Segretario nazionale di un sindacato, rimasto silente nei giorni scorsi, quando la polemica infuriava e le questioni erano tutte sul tappeto, si concentri oggi su aspetti prettamente locali, marginali, rispetto alla complessità della vicenda. Nel merito, invece, mi trovo totalmente in disaccordo con Cavallaro che, anziché analizzare la drammatica situazione in cui versa il Servizio sanitario calabrese e ricercare le cause e i responsabili che la hanno determinata, si limita, erroneamente, a lanciare inspiegabili strali all’indirizzo del presidente Mario Oliverio e del Direttore generale dell’Asp di Vibo Valentia. Eppure – ricorda Mirabello – il primo si è messo alle testa di una grande mobilitazione, con obiettivi chiari e definiti, per uscire definitivamente dalla palude nella quale è stata risucchiata in questi anni la sanità calabrese, mentre la seconda, con grande determinazione, ha contestato con forza e grande coraggio le storture del Decreto n. 30/2016, proponendo al Commissario Scura una modifica del decreto stesso attraverso un condivisibile piano che contempla 350 posti letto, di cui 286 per la degenza ordinaria, 33 per l’high care, 28 per il day hospital e 50 tecnici, per il nuovo nosocomio di Vibo Valentia e il mantenimento degli attuali posti letto e dei relativi servizi per le strutture periferiche di Tropea e Serra San Bruno, per le quali va difesa la specificità e la funzionalità territoriale. Peraltro - aggiunge - faccio notare che le osservazioni formulate dalla Caligiuri al tavolo regionale ed alla presenza di tutti gli altri dg derivano da una ricognizione fatta con i sindaci ed i primari. Pertanto, prima di sputare inutili sentenze, Cavallaro avrebbe fatto meglio a seguire le vicende in maniera più attenta e meno superficiale, a studiare atti e fatti che evidentemente non conosce. Insomma – conclude Michele Mirabello - mentre gli altri sindacati, tutti i partiti politici, i sindaci, i medici e gli operatori sanitari continuano a lanciare un inequivocabile grido di allarme e di profonda preoccupazione nei confronti del Commissario ad acta Massimo Scura e della nuova riorganizzazione della rete ospedaliera, della rete dell’emergenza urgenza e delle reti tempo-dipendenti pensata con il Decreto Commissariale n.30/2016, il Segretario generale della Cisal, invece, non trova nulla di meglio che scagliarsi come al solito in maniera qualunquista e superficiale contro il presidente Oliverio e il Dg dell’Asp di Vibo Valentia, con polemiche dal sapore strumentale che non meriterebbero nella sostanza grande considerazione se non perché creano inutili scontri su un tema sul quale la Calabria, e il Vibonese in particolare, scontano un ritardo gravissimo nel confronto con il resto del Paese"

 

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