Operazione Money gate: arrestate 8 persone, sequestrati beni per 4 milioni di euro

Sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Palmi, militari del Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari emessa dal gip del Tribunale di Palmi, che dispone una misura restrittiva personale nei confronti di otto persone.

Nel corso dell’operazione, denominata "Money gate", sono stati, inoltre, sottoposti a sequestro beni il cui valore si aggira sui quattro milioni di euro.

Le indagini hanno portato alla luce l’esistenza di un’associazione per delinquere, aggravata dalla transnazionalità, finalizzata alla commissione di reati di natura fiscale, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e appropriazione indebita di ingenti somme di denaro in danno di una società operante nel settore dell’import/export.

I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11 presso il Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, alla presenza del Procuratore capo della Procura della Repubblica di Palmi, Ottavio Sferlazza

Investe l'amante del marito e scappa, arrestata un 44enne

Alle prime luci dell’alba di oggi, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova, coadiuvati da militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori e delle Compagnie di Gioia Tauro (RC) e Palmi (RC), hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Palmi, Dott. Paolo RAMONDINO, su richiesta della Procura della Repubblica di Palmi diretta dal Procuratore Capo, Dott. Ottavio SFERLAZZA, traendo in arresto una donna ritenuta gravemente indiziata di tentato omicidio pluriaggravato.

L’attività investigativa, diretta dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Valentina GIAMMARIA e condotta dai Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova, era stata avviata nel giugno 2015, a seguito di un incidente stradale verificatosi a Taurianova (RC) in Loc. Cannavà, lungo la S.P. 1.

Nella circostanza, una 47enne di Rizziconi (RC) era stata investita appena dopo essere scesa dalla propria autovettura, riportando gravi lesioni in più parti del corpo e versando per diversi giorni in pericolo di vita, per poi a riprendersi fortunosamente al termine di un lungo ricovero ospedaliero, nonché dopo numerosi e complessi interventi chirurgici.

Sebbene inizialmente un pregiudicato si fosse costituito falsamente quale autore dell’investimento e se ne fosse assunto la responsabilità per occultare quella dell’autrice materiale, le successive indagini dei Carabinieri hanno poi consentito di appurare che, in realtà, l’episodio non era stato accidentale. Infatti, il sinistro costituiva il frutto del preordinato progetto criminoso di M. C., 44enne casalinga di Rizziconi (RC), gravata da precedenti di polizia per associazione di tipo mafioso, violazioni in materia di armi, violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia delle cose sottoposte a sequestro, tentata truffa, ricettazione, falsità materiale commessa dal privato, falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico, abusivismo edilizio. In particolare la donna aveva inteso investire quella donna e punirla per aver intrattenuto con il marito una relazione extraconiugale clandestina.

Le risultanze investigative acquisite dai Carabinieri e vagliate dalla Procura della Repubblica, hanno quindi determinato l’emissione di:

  • un’Ordinanza di Custodia Cautelare in carcere nei confronti di M.C., associata presso la Casa Circondariale di Reggio Calabria;

  • un decreto di perquisizione domiciliare nei confronti di quattro indagati in stato di libertà, il cui esito è stato negativo.

  • Published in Cronaca

Cadavere trovato in un agrumeto: l'uomo è stato ucciso

Ottavio Sferlazza, procuratore della Repubblica di Palmi, ha confermato l'ipotesi che si era fatta strada già nell'immediatezza del ritrovamento del cadavere in avanzato stato di decomposizione, avvenuto due giorni fa. Qualcuno ha assassinato il cittadino extracomunitario rinvenuto senza vita in un terreno coltivato ad agrumi in un'area di campagna a Rosarno. "Ancora non sappiamo molto su questo episodio - ha spiegato il magistrato - anche perché deve essere ancora eseguita l'autopsia sul corpo dell’immigrato. Da un primo esame esterno sembrerebbe che sia rimasto vittima di un’aggressione particolarmente violenta a causa della quale ha subito danni mortali al cranio. Questo episodio è sintomatico di una situazione di disperazione, di degrado e di emarginazione che deve farci riflettere tutti".

 

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