Cocaina per 500 mila euro nascosta nel doppiofondo di una Panda, 35enne in manette

I finanzieri della Compagnia di Castrovillari, durante un servizio finalizzato alla prevenzione e alla repressione del traffico di sostanze stupefacenti, hanno arrestato un trentacinquenne trovato in possesso di 5 chili di cocaina.

L'indagato si trovava al volante di una Fiat Panda, quando è stato fermato per un controllo nei pressi dell’area di servizio Tarsia est dell’autostrada A2 del Mediterraneo. Le fiamme gialle, insospettite dal nervosismo manifestato dall'automobilista, hanno deciso di procedere con una perquisizione, durante la quale, con l’ausilio di un’unità cinofila, hanno rinvenuto un doppiofondo ricavato in uno sportello dell'auto, nel quale erano stati nascosti quattro panetti con poco meno di cinque chili di cocaina.

La droga, che unah volta immessa nelle piazze di spaccio avrebbe fruttato oltre mezzo milione di euro, è stata sequestrata, mentre il trentacinquenne è stato arrestato e tradotto nel carcere di Castrovillari.

Violazioni ambientali e costruzioni abusive, sigilli per l’autodromo di Tarsia

I carabinieri forestale delle Stazioni di Cerzeto (Cs) e Terranova da Sibari, insieme ai poliziotti del Commissariato di Castrovillari, hanno eseguito un decreto di sequestro, emesso, dal gip del Tribunale di Castrovillari, a carico di un autodromo ubicato nel comune di Tarsia.

Al sequestro degli oltre dieci ettari di superficie in località “Scuse – Scorciapecora”, si è giunti in seguito alle indagini dalle quali sono emerse diverse violazioni alla normativa ambientale in quanto l’area, posta in prossimità del “Lago di Tarsia” e ricadente nella fascia di rispetto di 150 metri dal fiume Crati, è sottoposta a vincolo paesaggistico/ambientale. In particolare, è stato accertato che nell’area, in parte privata e in parte di proprietà comunale e demaniale, oltre alla pista sono stati realizzati senza autorizzazione alcuni fabbricati. Inoltre, sull’area e in un magazzino realizzato al suo interno, sono stati rinvenuti, sparsi in maniera miscelata e depositati su suolo nudo, numerosi rifiuti “speciali” come pneumatici fuori uso, pannelli coibentati, materiale plastico, numerosi veicoli e pezzi di ricambio.

Dopo aver sequestrato l’autodromo, i militari hanno denunciato il titolare per attività di gestione di rifiuti non autorizzata e per violazioni alla normativa edilizia.

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Incidente sul tratto calabrese dell'A2, un morto e un ferito grave

E’ di un morto e un ferito grave  il bilancio di un incidente stradale avvenuto in prossimità dello svincolo di Tarsia, dell’autostrada A2 “del Mediterraneo”.

L’impatto, avvenuto in una galleria in direzione nord, ha interessato una Volvo con a bordo due finanzieri.

In seguito allo schianto, uno degli occupanti è deceduto sul colpo, mentre l’altro è stato trasferito in elisoccorso all’ospedale di Catanzaro.

La dinamica del sinistro è al vaglio della Polizia stradale che ha effettuato i rilievi del caso.

La corsia interessata dall’incidente è stata temporaneamente chiusa per consentire le operazioni di soccorso.

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Azienda abusiva, scatta il sequestro

I carabinieri forestale della Stazione di Cerzeto Cs) hanno denunciato il proprietario di un opificio industriale di verniciatura in località “Cona” di Tarsia per aver utilizzato uno stabile realizzato in assenza dei titoli abilitativi in cui avveniva la levigatura, verniciatura e sgrassaggio di porte mediante utilizzo di vernici e solventi.

Durante il controllo i militari hanno, inoltre, rinvenuto rifiuti speciali pericolosi depositati in modo incontrollato sul suolo concretizzando in tal modo una gestione illecita di rifiuti speciali e pericolosi.

L' attività veniva svolta in un ambiente privo di cabina di verniciatura, impianto d'aspirazione e cabina d'essiccazione, con emissioni in atmosfera non autorizzate e getto pericoloso di cose.

Il responsabile dell'opificio industriale, un imprenditore di Tarsia, non era in possesso di alcun titolo amministrativo ed autorizzativo, pertanto l'attività era sconosciuta agli organi di verifica.

I militari hanno proceduto, quindi, alla denuncia del responsabile per violazione delle norme in materia ambientale ed al sequestro penale della parte di manufatto abusiva, del materiale prodotto, dei fusti contenenti vernici e solventi, dell' impianto industriale per la fornitura di aria compressa, dei contenitori contaminati dai rifiuti speciali e pericolosi e della pertinenza esterna a servizio dell' opificio sulla quale avveniva la combustione illecita dei rifiuti.

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Incidente sul tratto calabrese dell'A2, ferito un camionista

Incidente stradale nei pressi dello svincolo di Tarsia (Cs), lungo l'autostrada A2 del Mediterraneo, dove il conducente di un camion, per motivi in corso d'accertamento, ha perso il controllo del mezzo che è finito di traverso, bloccando il traffico sulla corsia sud. 

L'uomo è stato trasferito all'ospedale di Cosenza dai sanitari del 118.

Sul posto hanno operato anche i vigili del fuoco del distaccamento di Rende che, con l'ausilio di una gru privata, hanno rimosso il mezzo dalla carreggiata. 

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Joseph Amodio, “il prete fratello dei senzatetto” in Massachusetts era calabrese

Joseph Amodio nacque a Tarsia, in provincia di Cosenza, il 12 ottobre del 1914, da Umile e Maria Domenica Serrao.
 
Il padre, nel 1923, decise di tentare il “sogno americano”.
 
Giunse ad “Ellis Island” a bordo della nave “Dante Alighieri” e stabilì la sua residenza a Philadelphia, in Pennsylvania.
 
Sei anni dopo, nel 1929, la famiglia lo poté raggiungere negli Stati Uniti.
 
Joseph, era già partito da Tarsia con la vocazione per il sacerdozio, si diplomò, nel 1934, alla “Roman Catholic High School”. Successivamente “Stigmatine Fathers & Brothers Seminary” di Waltham in Massachusetts.
 
Fu ordinato sacerdote, il 12 giugno 1944, nella chiesa di “Sacred Heart Church” di Newton Centre, contea di Middlesex, in Massachusetts, dall’arcivescovo di Boston Richard James Cushing.
 
Subito dopo divenne vice-parroco della “Sacred Heart Church” di Waltham, in Massachusetts, dove rimase fino al 1947.
 
Successivamente servì in varie parrocchie della Contea del Middlesex.
 
Nel 1960 divenne Pastore della “Sacred Heart Church” di Waltham dove rimase fino al 1967 (Liquidò il debito parrocchiale e ristrutturò l'esterno e l'interno della canonica. Durante il suo mandato, padre Amodio fondò la “The Holy Rosary Guild” una nuova società ecclesiastica per le donne sposate).
 
Favorì l’apertura di mense, scuole serali e dormitori per i più poveri ed i senzatetto.
 
Diede vita alla rivista cattolica “The Shining Light”.
 
Alla “Sacred Heart Church” continuò e terminò la sua missione da “direttore spirituale”.

Joseph Amodio morì il 28 settembre del 1981.

*Presidente onorario “Ambasciatori della fame”

 

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Esegue lavori di sbancamento senza autorizzazione, denunciato

Durante un servizio di controllo del territorio, i carabinieri forestale delle Stazioni di Cerzeto e Acri hanno individuato un'area oggetto di uno sbancamento non autorizzato, in località "Quercia rotonda", del comune di Tarsia.

Una volta rilevata la modifica dell’assetto territoriale e idrogeologico della zona, i militari hanno sequestrato l'area interessata dai lavori, denunciando l’affittuario del terreno.

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Tarsia, Corbelli ed il cimitero dei migranti rinviato

 Franco Corbelli non è molto dotato di senso dell’ironia, e figuratevi dell’autoironia; tanto meno lo sono i giornalisti che gli danno retta. E già, o qualcuno almeno un poco di sano sarcasmo lo farebbe, su questa idea funerea, e soprattutto sui continui rinvii corbelleschi di “imminenti” lavori, quando poi le cronache suggeriscono che non c’è ancora un mattone sopra un mattone.

 Oggi, che è il 19 novembre 2016, il Corbelli informa che i lavori “dovrebbero” iniziare il 30 di questo mese. Poi, ascoltando bene, si apprende che non è stato deciso un bel nulla, e che, tutto per tutto, il Corbelli ha chiesto al sindaco di Tarsia di mettere mano alla funebre zolla.

 Attenzione qui, amici lettori. È vero che la Regione Calabria, nella persona di Oliverio in persona, ha più o meno assicurato uno “stanziamento” di soldi per il simpatico edificio; ma è altrettanto, anzi più vero, che nel linguaggio della Regione, stanziamento e soldi non sono affatto sinonimi, e che tra lo stanziamento a parole e i soldi effettivi possono passare mesi e mesi, più spesso anni. Escludo quindi che i soldi per i cipressi e cedri ci siano, e siano disponibili in contanti.

 E allora, con quali monete il sindaco di Tarsia dovrebbe accontentare Corbelli? Anticipando con i fondi del Comune, cioè con le tasche dei cittadini? È così abbondante, il bilancio di Tarsia? E perché dovrebbe? E non ci sono priorità a Tarsia? Non buche, non acqua carente? Non ci sono bisognosi, a Tarsia? E che ne dice il Consiglio comunale? E non c’è un’opposizione consiliare, a Tarsia?

 Attenzione ancora. Se il sindaco di Tarsia spende soldi comunali oggi con la speranza del finanziamento regionale domani, anzi dopodomani, qui secondo me si configura un bel danno erariale. Io, al posto del sindaco, mi consulterei con un avvocato.

 Infine, esiste un impegno di spesa regionale, o il sindaco di Tarsia ha come unica pezza d’appoggio la parola onoratissima ma verbale di Franco Corbelli?

 Ma, alla fine, quale sarebbe la logica che degli stranieri decaduti, per esempio, a Sciacca o al Pantelleria, vengano sepolti in Calabria, e, tra tutti i luoghi calabri, a Tarsia? E a spese di chi?

 Insomma, ci sono fondati motivi perché un sindaco serio inviti Corbelli a ripassare quando porterà i soldi in contanti della Regione. Nel frattempo, Oliverio o cade o scade, e magari la Calabria si evita la realizzazione di questa sepolcrale idea balzana. Speriamo.

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