Folle corsa di un'Audi A6 sull'A3: la Polizia la blocca e denuncia 4 persone

Nell’ambito dei servizi di vigilanza autostradale, nel pomeriggio odierno equipaggi della Polizia Stradale, impiegate nel tratto autostradale di competenza, all’altezza dello svincolo autostradale di Tarsia, hanno intercettato un’Audi A6 ad oltre 250 Km/h con targhe rubate ad una Hunday e regolarmente denunciate il giorno precedente a Napoli. L’Audi non si è fermata all’alt di una prima pattuglia autostradale, continuando ad altissima velocità in direzione sud e mettendo in grave pericolo gli altri automobilisti che percorrevano il tratto. Immediatamente, un altro equipaggio appartenente al Comando Polstrada di Cosenza Nord si è posto all’inseguimento della stessa Audi A6. Nel frattempo, equipaggio del Comando Polstrada di Lamezia Terme, coordinato dal Centro Operativo Autostradale, portatosi allo svincolo di Rogliano, ha bloccato il traffico in direzione sud e permesso agli altri due equipaggi della Polstrada di Cosenza Nord di fermare l’Audi A6 con a bordo 4 cittadini di nazionalità serba tutti con precedenti specifici per furto. Dai controlli effettuati è scaturito che gli stessi a bordo dell’autovettura avevano attrezzi atti allo scasso (piede di porco, mazza, cacciaviti ecc.). I  4 serbi sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per resistenza a Pubblico Ufficiale e per possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso, attualmente si trovano in Questura dove l’Ufficio Immigrazione sta verificando la loro regolare presenza sul territorio nazionale al fine di valutare la possibilità di espulsione.

 

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Tarsia ed il cimitero dei migranti

Se io andassi alla Regione Calabria a chiedere un finanziamento per qualche iniziativa culturale, storica, letteraria eccetera, mi risponderebbero che è una bellissima pensata, anzi che solo a me poteva venire a mente una così bella, “però, in questo particolare momento, non ci sono soldi”. Nel caso migliore, mi diranno di ripassare quando scatteranno i PUS, PIS, PAS, PON, PON PON, POF, PUF e PUFFI… Tipo, per capirci, il Comitato pro Sirleto istituito da Caligiuri con finanziamento zero, cioè a spese dei comitanti, tra cui chi scrive. Posso sapere da Oliverio, o dalla sua Giunta di Alto Profilo, o da chi capita, come mai la Regione senza soldi trova quattro (04) milioni di euro, pari, per i nostalgici, a lire 7 miliardi e 745 milioni, e li trova senza battere ciglio per un cimitero? Eh, questo si chiama prendere alla lettera le Dodici Tavole: Deorum Manium iura sancta sunto. A questo prezzo… Il cimitero è quello dei migranti, e deve sorgere a Tarsia. È un’ideona intelligentissima di Franco Corbelli, ragazzi: tanto nomini nullum par elogium! Ecco alcune mie considerazioni: La parola “migranti” è giuridicamente ambigua, ma su questo argomento qui sorvolo. I “migranti” che arrivano in Calabria sono, grazie a Dio, pochi; sbarcano dalle nostre navi da guerra, e, grazie a Dio, sono vivi. Non riesco a ricordare un morto per sbarco. I forestieri che arrivano in Calabria non vedono l’ora di andarsene di corsa in posti migliori, e, grazie a Dio, molto spesso ci riescono. Non c’è perciò alcuna esigenza, grazie a Dio, di seppellire morti che sono vivi, e spero per loro tali rimangano. A parte che non credo quei poveracci paghino fior di soldi agli scafisti e alla mafia per avere la gioia di essere sepolti a Tarsia. Sappiamo che molti “migranti” sono morti per naufragio o altre cause, e ciò è avvenuto in mare o sta avvenendo nelle isole greche e nei Balcani. Secondo Corbelli e la Regione Calabria, se uno muore nell’Egeo o in Serbia dobbiamo andare a prenderlo per seppellirlo noi a Tarsia? A tale proposito, sono stati presi accordi internazionali per il trasporto delle salme da là a Tarsia? La Regione Calabria è facoltata a prendere accordi internazionali con Stati dell’Unione Europea come la Grecia, o fuori come la Turchia e la Serbia eccetera? Si è almeno rivolta, per la bisogna, al Ministero degli Esteri? Ho visto in tv il progetto del cimitero, e, così di primo acchito, mi è parso un cimitero comunale di Tarsia con una sezioncina riservata ad eventuali stranieri: al costo di milioni quattro. Se ho visto male, informatemi meglio. Che c’entra Tarsia con i “migranti”, che non è manco sul mare? Ah, perché settant’anni fa c’era un campo di concentramento per militari nemici prigionieri e per apolidi: tutto qui. La maggioranza consiliare di PD e altri ha deciso tale sperpero di milioni quattro. Che ne dice l’opposizione? Che ne dice la Santelli? Che ne dice Tallini? Che ne dice il gruppo di Forza Italia? Niente, non dicono niente. Già, siamo in Calabria, e “a mejjiu parola è chirha chi non nescia”. Mi risponderanno mai Oliverio, gli Alto Profilo, la Santelli, Tallini eccetera, Corbelli e il sindaco di Tarsia? Mai: “a mejjiu parola è chirha chi non nescia”.

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Cimitero per "migranti": chi è d'accordo?

 Sorvolo sulle ovvie battute, se un disgraziato di “migrante” paga un pacco di soldi agli scafisti per aver la gioia di essere sepolto a Tarsia! Sorvolo perché la Calabria ha tante virtù, ma è del tutto priva del senso dell’umorismo, e figuratevi se macabro. Come ne parlano il TG3 e i giornali, uno potrebbe credere che tutti i Calabresi siano d’accordo, anzi felici che si spendano dei soldi per un cimitero, con tanti che ne ce sono. Eh, perché non apriamo un sondaggio, un dibattito, una chiacchierata, per sapere chi ci sta e chi no? Io, per esempio, Ulderico Nisticò, non sono d’accordo, per un mucchio di ragioni, che qui in sintesi esprimo:

1.       La proposta è palesemente iellatoria anche per i poveracci “migranti”. Terque quaterque… con quel che segue.

2.       A proporre la singolare idea è Franco Corbelli, che si presenta come “leader dei Diritti Civili”, il che farebbe supporre un numero imponente di seguaci. Possiamo sapere quanti iscritti vanti il Corbelli, atteso che quando si candidò a qualcosa pigliò voti da microscopio?

3.       Il Corbelli ha fatto pressione su Oliverio grazie a un giochino procedurale che riguardava le abortite primarie e l’ipotesi corbelliana di un ricorso, guaio che andrebbe ad aggiungersi a situazioni già poco comode; e solo con pressioni, per altro rese pubbliche, ha costretto Oliverio ad aderire alla funebre opinione.

4.       La spesa prevista è di euro quattro milioni. Avrei tante idee migliori su come spendere a vantaggio della Calabria tutto quel denaro.

5.       Anche a vantaggio dei poveracci di clandestini vivi.

6.       Il Corbelli va dicendo che il cimitero deve sorgere a Tarsia perché lì c’era chissà quale orribile luogo di stragi e morti… Egli ignora che Ferramonti era un normalissimo e tranquillissimo campo di concentramento per prigionieri di guerra angloamericani, con qualche internato per ragioni particolari, come gli apolidi; in cui non accadde nulla di nulla di strano.

7.       Ma veniamo al sindaco di Tarsia. Il TG3, non ricco di ironia, ci ha mostrato il progettino del suddetto primo cittadino, il quale progetto prevede: per circa otto decimi dell’area, il normale cimitero dei cittadini di Tarsia; e per i rimanenti due decimi scarsi, una “sezione migranti”: il tutto, a spese della Regione eccetera. Vorrei essere smentito, illustre sindaco.

 Insomma, ho sette ottimi motivi per NON essere d’accordo sul cimitero. Posso sapere chi in Calabria invece lo vuole, lo desidera, lo ritiene una cosa buona e giusta, ed è disposto a spendere euro quattro milioni ? Coraggio, votate!

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Oggi l'autopsia sulla salma del neonato morto

Sarà eseguito fra qualche ora l'esame autoptico ordinato dalla Proura della Repubblica di Castrovillari sul corpicino del neonato deceduto durante il parto naturale nell'ospedale della città del Pollino. Originariamente era stata diffusa la notizia che a morire fosse stata una piccola, di sesso femminile. Il bimbo, di 4,3 chilogrammi, era nel grembo di una donna residente a Tarsia, al suo primo figlio.  L'agenzia Agi riporta che Raffaele Cirone, dirigente medico del nosocomio, ha riferito della presenza dei caratteristici tratti dell'asfissia. Il collo del neonato era avvolto dal cordone ombelicale  "E' stata - sostiene il dottor Cirone - chiaramente un disgrazia, un caso assai raro probabilmente dovuta alla posizione del feto".

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