Furto di cavalli nel Vibonese, indagano i carabinieri

Furto di cavalli a Zungri, nel Vibonese, dove durante la notte tra il 19 e il 20 giugno scorsi ignoti hanno rubato tre esemplari adulti ed un puledrino a vari proprietari.

I ladri hanno messo le mani anche su uno stallone “Quarter Horse” color sauro, facilmente riconoscibile dalle strisciate di pelo bianco in fondo alla schiena casusate da una vecchia ferita.

I cavalli sono regolarmente chippati, tranne il puledrino perché ancora piccolo.

Sull'accaduto indagano i carabinieri della locale Stazione.

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Disarticolato cartello della droga legato ai clan vibonesi. Chiusa l'indagine "Rinascita Scott"

All'alba di oggi, i carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia e Firenze, coadiuvati dai militari dello Squadrone eliportato Cacciatori Calabria e dai reparti competenti per territorio, hanno eseguito a Vibo, in provincia di Firenze e in altre città italiane, 18 misure cautelari (11 in carcere e 7 divieti di dimora) emesse dal gip di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di regione, a carico di altrettante persone ritenute responsabili di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, le cui attività delittuose hanno coinvolto oltre 60 persone, tutte indagate nello stesso procedimento.
 
L'attività nasce dalle indagini sviluppate in seguito alla maxi-inchiesta “Rinascita Scott” che ha portato all'arresto di soggetti ritenuti appartenenti alle varie articolazioni di matrice 'ndranghetista operanti in provincia di Vibo Valentia. 
 
Grazie al coordinamento con la Direzione distrettuale antimafia e con il Nucleo investigativo di Firenze, nel corso delle indagini è stato ricostruito il quadro d'insieme dei traffici internazionali di droga (cocaina, marijuana e hashish) che lega trasversalmente tutte le "locali" di 'ndrangheta della provincia vibonese e che vede particolarmente attivi i soggetti legati alla "locale" di Zungri in grado di giungere fino ad alcune importanti piazze di spaccio sia in Toscana che in Sicilia, Piemonte ed altre province calabresi come Cosenza.
 
Un vero e proprio cartello dedito al traffico di droga che si approvvigionava attraverso canali riconducibili al Brasile e all'Albania.
 
Nel canale brasiliano, ditte di import-export hanno consentito di occultare il traffico di cocaina, mentre per il canale albanese i carichi di marijuana e hashish venivano fatti giungere mediante il porto di Bari, tramite una rete relazionale costruita dai vibonesi con un gruppo di albanesi ormai stanziatisi in Toscana.
 
Il “cartello” della droga, operando per conto delle "locali" di ‘ndrangheta vibonesi, si avvaleva di soggetti specializzati con funzioni di broker e personali “garanti” in termini di “affidabilità” criminale nei confronti dei produttori che, andando nei paesi esteri, contrattavano i prezzi dei carichi per poi occuparsi direttamente anche dell’attività di approvvigionamento.
 
Una volta arrivato sul territorio nazionale, il carico veniva gestito e smistato dal cartello, che utilizzava la sua fitta rete nazionale per il celere rifornimento delle piazze di spaccio e la vendita al dettaglio.
 
Complessivamente, nel corso dell’attività investigativa, poi culminata nell’operazione “Rinascita Scott”, sono stati sequestrati in tutta la provincia di Vibo Valentia un chilo di cocaina, 81 chili di marijuana e 3952 piante di canapa indiana, 25 chili di hashish, 89 grammi di eroina, 11 grammi di funghi allucinogeni e 27 pasticche di ecstasy.
 
Con quest’ultime misure cautelari si conclude l’indagine “Rinascita-Scott” difatti in concomitanza dell’esecuzione dei provvedimenti i carabinieri del II Reparto investigativo del Ros, del Reparto anticrimine di Catanzaro e del Nucleo investigativo di Vibo Valentia stanno notificando l’avviso di conclusione indagini nei confronti di  479 persone indagate ritenute appartenente o contigue alle locali di ‘ndrangheta della provincia di Vibo Valentia.
 
Si conclude quindi la fase delle indagini preliminari dell’inchiesta "Rinascita-Scott", una delle operazioni più vaste di contrasto alla ‘ndrangheta eseguite sul territorio italiano e che vede ulteriori capi d’imputazione ed ulteriori indagati rispetto ai 336 già tratti in arresto lo scorso 19 dicembre.
La disarticolazione delle strutture criminali operanti nella Provincia di Vibo Valentia ha consentito di trarre in arresto oltre che persone appartenenti alla ‘ndrangheta anche politici, avvocati e figure professionali di spicco ritenute collegate alla criminalità organizzata.

Prostituzione minorile, in manette ex parroco vibonese

Gli uomini della squadra mobile di Vibo Valentia hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale ordinario di Catanzaro nei confronti di Felice La Rosa, già parroco di Zungri (VV), attualmente sospeso dalle funzioni, poiché condannato con sentenza definitiva alla pena di 2 anni e 4 mesi per il reato di induzione alla prostituzione minorile, accertato nell’ambito dell’operazione di polizia giudiziaria denominata “Settimo Cerchio”, conclusasi nel mese di novembre 2016.

L’ordine di esecuzione per la carcerazione è stato disposto a fronte di un residuo di pena da scontare corrispondente a 1 anno e 1 mese.

L’arrestato è stato associato preso la casa circondariale di Vibo Valentia.

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Da Zungri, alla scoperta dei sapori e dei profumi di Calabria con Massimiliano Cichello e Giulia Limardo

Massimiliano Cichello e Giulia Limardo, marito e moglie, sono una coppia di Zungri sinceramente innamorata della Calabria e di quello che la regione offre e produce.

I due appassionati cultori delle “cose” calabresi, reduci da un periodo di emigrazione al Nord Italia, nel 2013 iniziano a fare un’esperienza di ricerca delle particolarità più interessanti, per le strade dell’intera Calabria.

Aprono, quindi, una bottega a Zungri (Vv), un piccolissimo locale che diventa, sin da subito, punto di riferimento delle tipicità regionali. A loro principalmente interessa e piace far conoscere il loro paese, Zungri, il Vibonese e la Calabria e, per fare questo, studiano, si aggiornano continuamente, ricercano specificità sul territorio regionale. Al di là della parte prettamente economica Massimiliano e Giulia ripercorrono la Calabria, in lungo e largo, alla scoperta, senza alcuna retorica, dei sapori più antichi, di tradizioni perdute di una volta, delle essenze dimenticate, delle trasparenze velate, dei profumi e delle percezioni degli odori.

Nella loro bottega di Zungri non si è assolutamente obbligati a comprare qualcosa, i prodotti sono tutti esposti in bellavista per essere conosciuti e confrontati, le degustazioni e gli assaggi, le prove dei profumi calabresi, tutte completamente gratuite. Massimiliano e Giulia da anni “prendono” il meglio della produzione locale e di nicchia della Calabria intera, dai prodotti al bergamotto della provincia di Reggio Calabria a quelli al cedro della riviera della provincia di Cosenza, la liquirizia di Rossano, la ginestra, la zagara, i profumi più antichi di San Giorgio a Morgeto, già decantati e conosciuti, all’inizio del secolo scorso, anche da Gabriele d’Annunzio e quelli d’innovazione, fino al profumo di fiore d’ulivo e a quello “Ambrosia”, dal nome di una fresca fonte di Zungri, poi ci sono i pregiati vini di Cirò, la ‘nduja originale di Spilinga, il formaggio pecorino di Monte Poro, le soppressate di maiale nero della Sila, l’origano di Papaglionti, l’olio d’oliva extravergine e bio di San Gregorio d’Ippona, le confetture, le composte, le marmellate con i frutti più particolari, dall’annona al bergamotto, dai fichi al mandarino di Calabria, poi ci sono olii essenziali, i rosoli.

Massimiliano e Giulia fanno muovere continuamente centinaia di turisti sul territorio, provocano loro stessi attrazione turistica, il loro mestiere è un sapiente innovativo mix di mestieri, da agenti di viaggio, a tour operator, da creatori d’offerta di servizi a organizzatori di itinerari. Partendo dalla loro piccola bottega, a secondo dei gusti degli ospiti, delle esigenze personali o di gruppo, da sette anni sono punto di riferimento per i tantissimi ospiti che visitano Zungri e i famosi ipogei degli Sbariati, il centro storico, la chiesa della Madonna della Neve, i tanti vicoli del borgo.

Collaborano con agenzie di viaggio italiane ed internazionali e la loro piccola bottega Il Girasole è sempre affollata, anche solo per sfogliare un libro sulle tradizioni popolati, per una guida della zona, per assaggiare una specialità locale sconosciuta, l’artigianato più ricercato di Brognaturo, Seminara, Pellegrina di Bagnara, i torroni di Taurianova, il sapone di casa fatto con l’olio d’oliva, la pasta di mandorle e i mostaccioli di Soriano Ci sono davvero mille e mille altre cose, tutte da conoscere e scoprire, in questa piccola bottega della piazza di Zungri.

 

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Frontale tra un'auto e un furgone, un morto e un ferito grave nel Vibonese

Tragico incidente lungo la Strada provinciale 17 Vibo-Tropea, nei pressi del bivio di Zungri.

Nell'impatto, che ha coinvolto un minibus Ford Transit ed una Fiat Punto, ha perso la vita l'autista dell'utilitaria, Francesco Piccolo, 42 anni, di Tropea.

Ferita in maniera grave, anche una persona che viaggiava a bordo del furgone e per la quale si è reso necessario l'intervento dell'elisoccorso.

I feriti lievi sono stati, invece, trasportati in ambulanza al pronto soccorso dell'ospedale di Vibo Valentia.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale vibonese ed i carabinieri della Compagnia di Tropea.

 

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Munizioni e droga rinvenute in due casolari del Vibonese

Marijuana e munizioni. È quanto hanno rinvenuto, nel corso di un controllo del territorio, in contrada "Quercia" del comune di Zungri (Vv), i carabinieri della locale Stazione, insieme ai colleghi di Spilinga e Rombiolo.

In particolare, in una botte di plastica nascosta tra balle di fieno, sono state trovate 130 cartucce.

Nel secondo casolare, invece, sono stati individuati 4,5 chili di marijuana essiccata e pronta per la lavorazione.

Una volta sequestrati i proiettili, gli uomini dell'Arma hanno proceduto alla distruzione dello stupefacente.

 

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Incidente nel Vibonese, due morti

È di due morti, il bilancio del tragico incidente stradale avvenuto nella serata di ieri lungo la provinciale 17 per Tropea.

Per cause in corso d'accertamento, l'auto sulla quale viaggiavano due persone, di 68 e 72 anni, è uscita di strada, si è ribaltata ed ha preso fuoco

Sul posto, oltre ai carabinieri ed ai Vigili del fuoco, sono intervenuti i sanitari del 118 che hanno constatato la morte di uno dei passeggeri del veicolo.

L'uomo rimasto ferIto è, invece, deceduto durante il trasporto all’ospedale Riuniti di Reggio Calabria, dopo che gli erano state prestate le prime cure allo Jazzolino di Vibo.

Violazione degli arresti domiciliari, 30enne finisce in carcere nel Vibonese

Era stato segnalato diverse volte fuori casa in orari non consentiti dagli arresti domiciliari. I carabinieri ne avevano registrato e segnalato il comportamento anomalo è così, stamattina, il Tribunale di Vibo Valentia ha emesso un’ordinanza, notificata dai militari della Stazione di Zungri, in seguito alla quale Angelo Accorinti, 30 anni del luogo, è passato dagli arresti domiciliari, alla detenzione in carcere.

Accorinti è stato, quindi, tradotto al carcere di Vibo Valentia a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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