Quarantenne arrestato in flagranza per furto in abitazione

Continuano i servizi di controllo straordinario del territorio disposti dal Gruppo Carabinieri di Locri finalizzati alla repressione dei reati in genere con particolare attenzione a quelli di natura predatoria.

A tal proposito numerose pattuglie dell’Arma sono state impegnate per controlli e perquisizioni personali e domiciliari nelle aree più “degradate” della giurisdizione.

In tale contesto, personale della Stazione di Sant’Ilario dello Ionio ha tratto in arresto B. M., 44enne di Ardore già noto alle FF.OO, colto nella flagranza di furto in abitazione in concorso con un’altra persona, al momento rimasta ignota.

In particolare, nel corso di un servizio perlustrativo, i Carabinieri hanno notato due uomini che, dopo aver scavalcato la recinzione, si sono introdotti all’interno di un’abitazione di proprietà di una donna di Reggio Calabria, sita in una zona isolata del comune di Sant’Ilario.

Dopo qualche minuto, gli stessi sono usciti dalla predetta abitazione, asportando materiale vario,e si sono diretti verso un’autovettura parcheggiata nei pressi dell’edificio e tenuta pronta per la fuga.

Il tempestivo intervento dei militari ha permesso di bloccare uno degli autori del furto e di recuperare il materiale indebitamente asportato che è stato restituito alla vittima, mentre l’altro si è dato a precipitosa fuga.

 

L’uomo, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’Autorità Giudiziaria, mentre l’autoveicolo utilizzato per il furto è stato sottoposto a sequestro.

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Stavano rubando in un villa: sorpresi e arrestati dai Carabinieri

Sono da poco trascorse la 20 quando sull’utenza di emergenza 112 perviene una richiesta di intervento da parte di P.A., 45enne imprenditore del luogo, ma da anni residente al nord. L’uomo è da poco rientrato nella sua villa in località Tigani, non lontano da Saline Joniche, frazione di Montebello Jonico, in provincia di Reggio Calabria. Una volta dentro apre la porta di casa e mentre sta per accedere alla sala da pranzo, nota tre persone, di cui una armata di pistola che indossa un passamontagna, intente a mettere tutto a soqquadro. È spaventatissimo, ma riesce a mantenere il sangue freddo. Prima che i malviventi riescano ad accorgersi della sua presenza, richiude la porta e si nasconde in giardino da dove dà subito l’allarme alla Centrale Operativa dei Carabinieri della Compagnia di Melito di Porto Salvo. Nel giro di pochissimi minuti, i militari hanno già circondato la villa. Uno dei tre malviventi, quello armato di pistola, si è allontanato dalla villa, molto verosimilmente per mettere al sicuro un primo carico di refurtiva e soprattutto il server all’interno del quale erano registrate le immagini dell’impianto di video sorveglianza. È in questo istante che i Carabinieri arrivano e che l’uomo, probabilmente accortosi della presenza dei militari, decide di darsela a gambe levate, ma non fa in tempo ad avvisare gli altri due complici rimasti nel frattempo a fare razzia all’ultimo piano della villa. I due, stando anche alle dichiarazioni della vittima, potrebbero essere ancora armati. Non c’è un attimo da perdere. I militari decidono di intervenire. Vengono fatti allontanare tutti i civili dal luogo. Dentro la villa, oltre ad aver neutralizzato l’impianto di allarme e quello di video sorveglianza, i malviventi hanno fatto saltare anche la corrente elettrica. Dopo aver 'bonificato' il primo piano dell’immobile, i Carabinieri salgono al secondo piano. I due si sono rifugiati dentro una stanza da letto chiudendosi al suo interno. Provano a forzare gli infissi della finestra. A questo punto i Carabinieri fanno irruzione sfondando la porta della stanza da letto. Non appena aperta la porta i due, di nazionalità albanese, sentendosi ormai in trappola, si avventano con inaudita ferocia sui militari ponendo in essere un disperato tentativo di fuga. Ne nasce una violenta colluttazione, ma alla fine i due vengono bloccati e ammanettati. Con loro avevano già circa mille euro in contanti e numerosi preziosi sottratti dalla villa. I due giovani arrestati sono:  Derild Kurti, albanese nato a Tirana, 24 anni, Valter Pershpalaj, nato a Berishe e Vogel Puke, 27 anni, entrambi nullafacenti senza fissa dimora. Attivamente ricercato rimane il terzo complice che avrebbe svolto il ruolo di basista e che gli inquirenti non escludono possa essere del luogo.

 

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