“Fabrizia e il principe. La favola in un borgo”, manifestazione all'Istituto comprensivo

Ieri, nell’ambito della giornata sulla libertà di stampa, l’Istituto comprensivo di Fabrizia ha ospitato una manifestazione culturale dedicata al libro della scrittrice locale Maria Cirillo: “Fabrizia e il principe. La favola in un borgo”.

Durante l’iniziativa, la dirigente scolastica Maria Carmen Aloi, in vista del prossimo anno scolastico, ha annunciato l’adozione del volume per alcune classi della scuola media.

All’evento, coordinato da don Ferdinando Fodaro, in collaborazione con la dirigente scolastica, ha partecipato anche il sindaco fabriziese Francesco Fazio.

Dal canto suo l’autrice ha offerto molti spunti di riflessione, riuscendo a stimolare il desiderio degli studenti di scoprire la storia del territorio delle Prunare, ovvero il territorio dove il principe Fabrizio Carafa fondò il casale di Fabrizia, che comprendeva i territorio degli attuali comuni di Nardodipace, Mongiana e Fabrizia. L’autrice ha poi ricordato che la stesura del romanzo ha rappresentato l’occasione per indagare la condizione della donna nei secoli passati. 

In conclusione la dirigente Aloi ha annunciato per il prossimo anno altri eventi, tra i quali visite guidate su tutto il territorio dell’ex principato Carafa, con particolare riferimento ai castelli e palazzi storici, a partire da Castelvetere (attuale Caulonia), di cui Fabrizia era parte integrante.

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La storia di Fabrizia in un romanzo

 Nessuno faccia finta di non capire: Prunari, dopo cinque secoli, è un toponimo che resiste all'ufficiale e aristocratico Fabrizia! Prunari-Fabrizia, un grazioso paese di montagna, non abbastanza conosciuto come meriterebbe. Ci ha pensato Maria Cirillo, con acribia di studiosa di legge e di storia, e con grande amore per il natio loco; e usando il mezzo più efficace per divulgare la storia: il romanzo.

 A dare nome a Fabrizia è il principe Carafa, della nobile casata, che ebbe in Calabria vasti feudi, e tra questi Roccella e Castelvetere. Fabrizio è il coprotagonista, direi il capocoro di un romanzo corale, con tanti personaggi, tante storie, tanti stati d'animo e tanti intrecci, che danno vita a un intero popolo di lavoratori e pacifico, ma pronto anche ad azioni coraggiose per difendere la propria dignità; fedeli al principe, ma quasi da pari a pari.

 Come non poteva non essere nella penna di un'autrice, l'opera di Maria Cirillo è ricca di figure femminili: il filo conduttore Maria; Marina; ma anche Antonina, Rosaria, Catina, la Madre badessa; e le nobili Evola e Claudia; e figure misteriose come la Maga di Molochio. Donne tutt'altro che passive e pavide, e ciascuna vanta il suo momento di gloria.

 Come sfondo del racconto, la montagna da cui però si scorge il mare; luoghi selvaggi; monasteri; palazzi; castelli. E colpi di scena, vicende inattese.

 Prunari - Fabrizia ha dunque il suo romanzo storico, direi eziologio, riportandoci nel XVI secolo; ora sta ai cittadini valorizzare la storia e l'attualità del paese.

Maria Cirillo, Fabrizia e il principe. La favola in un borgo, Planet book, 2018, p. 299, € 15,90

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A Soverato la presentazione del libro "Fabrizia e il principe. La favola in un borgo"

Venerdì 15 giugno alle 18:30, la libreria "Non ci resta che leggere", in via Solferino a Soverato, ospiterà la presentazione del libro "Fabrizia e il principe. La favola in un borgo", di Maria Cirillo. 

Presenta lo storico e scrittore calabrese Ulderico Nisticò. Insieme all'autrice, interverranno il giornalista Pietro Melia e Francesca Salatino, sociologa e coordinatrice territoriale delle donne Fnp-Cisl.

Il romanzo, edito dalla casa editrice Planet Book, è principalmente ambientato su vita e costumi di un piccolo paese di montagna nel sedicesimo secolo, a quell’epoca noto come Prunare, diventato nel 1591 “Fabrizia” per volere del Primo Principe della Roccella, Fabrizio Carafa, in quanto territorio sotto il suo dominio. La narrazione si svolge dentro una duplice cornice temporale: la favola rappresenta il cuore centrale del romanzo e ripercorre, tra storia e immaginazione, luoghi e persone di un periodo indefinito tra la fine del sedicesimo secolo e l’inizio del diciassettesimo. L’espediente narrativo, grazie al quale è raccontata la storia in un contesto onirico-allucinatorio, si svolge, invece, in una circostanza più recente. Una bambina dal carattere sensibile, negli anni ‘50, per sfuggire all’incubo della morte del padre, si nasconde in un vecchio castello disabitato. L’allucinazione che ne sussegue costruisce un racconto raffinato e intenso che è insieme storia e favola, e interseca personaggi ed eventi reali a una trama appassionante e dai risvolti imponderabili.

Maria Cirillo è stata funzionaria comunale, vive a Fabrizia, suo paese natale, esercita la professione di avvocato e si diletta a scrivere storie di vita del presente e del passato. Come scrittrice esordisce nel 2013 con il romanzo “Lì. All’ombra delle pietre accastellate” (Prospettiva editrice), un’intrigante e raffinata storia che si svolge presso i famosi megaliti di Nardodipace. Rientra nel filone dell’osservazione del passato l’opera narrativa “Monologo a mia madre”. Nel 2016 ha pubblicato un volume con due commedie in vernacolo, dal titolo “Di lu Piducchiu allu Ponti”.

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Fabrizia, presentato l'ultimo romanzo di Maria Cirillo

E’ stato presentato, nei giorni scorsi, a Fabrizia, il romanzo della scrittrice Maria Cirillo.

Alla presentazione del volume “Fabrizia e il principe. La favola in un borgo”, hanno preso parte, tra gli altri: il sindaco del borgo montano Francesco Fazio, il vice Andrea Leonardo Pasqualino ed il capogruppo della maggioranza Enzo Iacopetta.

Nel corso dell’iniziativa è intervenuta,  inoltre, Maria Carmen Aloi, che ha portato, anche, il saluto del dirigente scolastico Renato Daniele.

Dal canto suo, l’autrice ha illustrato, tra l’altro, “gli elementi ambientali, nonché antropologici riguardanti il popolo fabriziese, da sempre accogliente, intrinsecamente religioso, con quel pizzico di superstizione che aiuta ad affrontare l’ignoto e l’inspiegabile, ma che soprattutto vuole essere rispettato, così come egli fa con gli altri”.

Maria Cirillo ha manifestato, inoltre, grande soddisfazione per  il numeroso pubblico che ha preso parte all’evento.

La trama del romanzo, ruota attorno alla storia, “di donne e uomini sottomessi alla fatica ma non alle prepotenze. Quando queste arrivano, gratuite e senza motivazione alcuna, il fabriziese si ribella e si libera dei tiranni, sebbene lo faccia al fianco di un uomo influente, il legittimo possessore delle terre delle “Prunare” il Principe Fabrizio, con l’aiuto di un grande sacerdote Don Pietro Doria che ha subodorato l’inganno in atto e, soprattutto, grazie al grande coraggio e abnegazione del devoto popolo che non aveva creduto fino in fondo alle maldicenze e alla cattiveria del suo sovrano”.

“Fabrizia e il principe. La favola in un borgo”,  che è la quarta fatica letteraria di  Maria Cirillo, arriva dopo: “Lì. All’ombra delle pietre accastellate” (Prospettiva editrice); “Monologo a mia madre”;“Di lu Piducchiu allu Ponti”.   

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A Fabrizia la presentazione dell'ultimo romanzo di Maria Cirillo

Sarà presentato alle 17 di venerdì 29 dicembre, il romanzo di Maria Cirillo "Fabrizia e il principe. La favola in un borgo".

La manifestazione si svolgerà nella sala consiliare del Comune di Fabrizia dove, dopo i saluti del sindaco Francesco Fazio, del vicesindaco Andrea Pasqualino e del capogruppo di Liberi e Giovani, Enzo Iacopetta, insieme all’autrice, interverranno Maria Carmen Aloi e Vincenzo Costa.

L'evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Fabrizia e con la partecipazione della Pro loco e dell'Associazione Socioculturale Sei di Fabrizia se...

Il romanzo è ambientato nel sedicesimo secolo nel borgo, all’epoca noto come Prunare, diventato “Fabrizia”, nel 1591 per volere del principe di Roccella, Fabrizio Carafa.

“La storia si dipana attraverso una duplice cornice temporale: la favola rappresenta il cuore centrale del romanzo e ripercorre, tra storia e immaginazione, luoghi e persone di un periodo indefinito tra la fine del sedicesimo secolo e l’inizio del diciassettesimo. L’espediente narrativo, grazie al quale è raccontata la storia, si svolge, invece, in una circostanza più recente. Una bambina dal carattere sensibile, negli anni ‘50, per sfuggire all’incubo della morte del padre, si nasconde in un vecchio castello disabitato. L’allucinazione che ne sussegue costruisce un racconto che è insieme storia e favola, e interseca personaggi ed eventi reali a una trama appassionante e dai risvolti imponderabili”.

Maria Cirillo è stata funzionaria comunale, vive a Fabrizia, suo paese natale, esercita la professione di avvocato e si diletta a scrivere storie di vita del presente e del passato. Come scrittrice esordisce nel 2013 con il romanzo “Lì. All’ombra delle pietre accastellate” (Prospettiva editrice), un’intrigante e raffinata storia che si svolge presso i famosi megaliti di Nardodipace. Rientra nel filone dell’osservazione del passato l’opera narrativa “Monologo a mia madre”. Nel 2016 ha pubblicato un volume con due commedie in vernacolo, dal titolo “Di lu Piducchiu allu Ponti”.

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"Fabrizia e il principe. La favola in un borgo", il nuovo romanzo di Maria Cirillo

E' alla sua quarta pubblicazione in quattro anni Maria Cirilo, impiegata comunale con la passione della scrittura. Il suo nuovo romanzo, dal titolo "Fabrizia e il principe. La favola in un borgo", è principalmente ambientato su vita e costumi di un piccolo paese di montagna nel sedicesimo secolo, a quell’epoca noto come Prunare, diventato nel 1591 “Fabrizia” per volere del Primo Principe della Roccella, Fabrizio Carafa, in quanto territorio sotto il suo dominio.

La narrazione si svolge dentro una duplice cornice temporale: la favola rappresenta il cuore centrale del romanzo e ripercorre, tra storia e immaginazione, luoghi e persone di un periodo indefinito tra la fine del sedicesimo secolo e l’inizio del diciassettesimo. L’espediente narrativo, grazie al quale è raccontata la storia in un contesto onirico-allucinatorio, si svolge, invece, in una circostanza più recente. Una bambina dal carattere sensibile, negli anni ‘50, per sfuggire all’incubo della morte del padre, si nasconde in un vecchio castello disabitato. L’allucinazione che ne sussegue costruisce un racconto raffinato e intenso che è insieme storia e favola, e interseca personaggi ed eventi reali a una trama appassionante e dai risvolti imponderabili.

L'autrice
Maria Cirillo è stata funzionaria comunale, vive a Fabrizia, suo paese natale, esercita la professione di avvocato e si diletta a scrivere storie di vita del presente e del passato. Come scrittrice esordisce nel 2013 con il romanzo “Lì. All’ombra delle pietre accastellate” (Prospettiva editrice), un’intrigante e raffinata storia che si svolge presso i famosi megaliti di Nardodipace. Rientra nel filone dell’osservazione del passato l’opera narrativa “Monologo a mia madre”. Nel 2016 ha pubblicato un volume con due commedie in vernacolo, dal titolo “Di lu Piducchiu allu Ponti”.

Fabrizia e il principe. La favola in un borgo

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