"Diaphora", spunti di filosofia teoretica e morale nel nuovo saggio di Martino Battaglia

"Diaphora. Spunti di Filosofia Teoretica e di Filosofia Morale", è il titolo del nuovo volume di Martino Michele Battaglia, per la collana di Filosofia Teoretica “Il Sileno” edita da Luigi Pellegrini, Cosenza, fondata nel 2006 da Santi Lo Giudice (Antillo, 28 ottobre 1946 – Messina, 23 agosto 2014), già ordinario di Filosofia Teoretica presso l’Università degli Studi di Messina. Con questa sua nuova fatica, Martino Michele Battaglia riprende il cammino del suo maestro attraverso la linea di pensiero tracciata da Santi Lo Giudice che si rivela, a suo dire, alquanto attuale. Grato della stima della famiglia Lo Giudice e dell’Editore Pellegrini, Battaglia, noto per l’impegno in abito antropologico e culturale in generale, torna così nei recinti della filosofia con questa nuova pubblicazione che  accoglie una serie di saggi frutto di riflessioni, studi e ricerche relative alla sfera etica e morale ampliata in diversi contesti socio-culturali. Questo spiega la scelta del titolo Diaphora che esprime attraverso questa figura retorica, detta dai latini distinctio, la ripetizione di una medesima espressione a cui attribuiamo però un significato diverso con particolare riferimento alla sua funzione predicativa che assume forma tautologica e, nella prospettiva enucleata da Battaglia, teleologica in seno al complesso dell’itinerario scandagliato. Tale aspetto risulta strettamente connesso all’intrinseco rapporto tra metafisica, etica e morale e offre lo spunto per meditare sul costume di vita odierno all’alba del terzo millennio, iniziato all’insegna delle contraddizioni più estreme che alimentano l’annullamento di ogni identità e di ogni cultura. Battaglia parte dalla filosofia antica con un saggio sul Gorgia di Platone per passare poi alle contraddizioni kantiane scaturite dalle tre critiche: della ragion pura; della ragion pratica; del giudizio. Il volume in questione non ignora la percezione del tempo a cui è dedicato il saggio L’«eterno presente» e le forme del tempo. Prosegue, inoltre, attraverso la fenomenologia della memoria e il richiamo a Paul Ricoeur, per passare subito dopo a esaminare un altro tema di estrema attualità e relativo alla servitù volontaria di Étienne De La Boétie (1530-1563) e l’importanza dell’etica quale punto fermo nello studio della storia, dell’economia, della politica, della religione. Non a caso, il saggio conclusivo sulla carità come valore assoluto indica la cifra a cui l’essere umano debba aspirare. In tal senso, Battaglia, stimola a reagire alla tossicità dei barocchismi e indurre alla consapevolezza che il progresso, si sia nutrito e si nutre ancora di tracotanza (hýbris). Sollecita ad ambire a una rinnovata esistenza che si snoda su percorsi euristici idonei a migliorare l’uomo.

L’autore

Martino Michele Battaglia oltre ad essere cultore di “Filosofia Teoretica” presso il Dipartimento di “Scienze Cognitive, Psicologiche, Pedagogiche” dell’Università degli studi di Messina è Dottore di ricerca in ‹‹”Scienze psicologiche e antropologiche” curriculum Antropologie, Istituzioni, Rappresentazioni››. Insegna Antropologia Culturale presso l’Istituto Superiore per Mediatori Linguistici “Don Domenico Calarco” di Reggio Calabria. Si occupa di problematiche filosofico-antropologiche e di studio del territorio. Per i tipi Luigi Pellegrini di Filosofia ha pubblicato: Storia e cultura in Karl Raimund Popper (2005); Amici e nemici della società aperta. Un dialogo (im) possibile tra culture (2012); Francesco Guicciardini tra scienza etica e politica (2013). Per le Edizioni Equilibri, Reggio Calabria, ha pubblicato: Il Discorso della Montagna. Ipotesi e prospettive (2013). Collabora a diverse riviste accademiche tra cui: «Res Publica», «Illuminazioni», «Agon» , «Humanities»  e «Etnicex».

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Domani la presentazione del volume "Serra San Bruno. La Schiovazziuòni: La Regia Arciconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori e la Rappresentazione della Lauda Medievale"

Domani (giovedì 8 ottobre), nella chiesa Matrice di Serra San Bruno, alle ore 16, sarà presentato il volume "Serra San Bruno. La Schiovazziuòni: La Regia Arciconfraternita di Maria SS. dei Sette Dolori e la Rappresentazione della Lauda Medievale".

Un volume ricco di spunti interessantissimi, che guida il lettore alla scoperta fin le radici del più suggestivo tra i riti della Settimana Santa serrese.

A porgere i saluti sarà il padrone di casa, Mons. Leonardo Calabretta, che del volume ha curato la prefazione.

Anche il sindaco di Serra, Alfredo Barillari, il Priore dell'Addolorata, Gigi Stilo, e Walter Pellegrini della casa editrice porteranno i loro saluti.

Gli interventi vedranno alternarsi Francesco Crapanzano, lo storico dell'arte serrese Domenico Pisani, Luigi Rossi, Giuseppe Giordano, Giuseppe Rando.

Gli interventi saranno moderati da Anna Rotundo.

Concluderà l'autore Martino Michele Battaglia, docente di antropologia culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici "Don Domenico Calarco" di Reggio Calabria e cultore di filosofia teoretica presso l'Università degli studi di Messina.

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Presentato il volume "Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia"

È stato presento lo scorso 27 ottobre, presso il Terrazzo Pellegrini, di Cosenza il volume "Canti di donne nella Settimana Santa in Calabria. Teologia e Antropologia", edito da Luigi Pellegrini.

Gli autori del volume, Anna Rotundo e Martino Michele Battaglia, si sono soffermati su alcuni canti religiosi eseguiti da gruppi di donne in diverse zone della Calabria durante la Settimana Santa.

La pubblicazione inaugura una nuova collana di scienze demoetnoantropologiche, “Nuances”, fondata e diretta da José Luis Alonso Ponga (Ordinario di Antropologia applicata all’università di Valladolid) e da Martino Michele Battaglia (Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria).

Del comitato scientifico della collana oltre ad Anna Rotundo fanno parte il noto antropologo calabrese Luigi Maria Lombardi Satriani, María Pilar Panero García (Università di Valladolid), Stefano Morabito (Università di Messina), Javier Marcos Arévalo (Università di Extremadura) e Salvador Rodríguez-Becerra (Università di Siviglia). Nella stupenda cornice del Terrazzo Pellegrini a Cosenza, oltre a Stefano Morabito, Francesco e Roberto M. Naccari Carlizzi, relatore d’eccezione è stato Giuseppe Rando, Ordinario di Letteratura Italiana presso l’Università di Messina – Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne.

Dopo un canto suggestivo che ha immerso i presenti nel contesto commemorativo della Passione e il saluto dell’editore Walter Pellegrini, in una sala nutrita di persone attente e interessate provenienti per l’occasione da vari paesi della Calabria (Pentone, Polistena, Francavilla, Maierato, Taurianuova e Soriano Calabro) e a un gruppo di giovani dell’Unical guidati da Domenico Tulino, Presidente del Consiglio degli Studenti dell’Unical e da Francesco Chiera, sono inziati gli interventi dei relatori.

Nella sua relazione Morabito ha, tra l’altro, messo in luce come all’interno delle feste saltino le gerarchie e Naccari Carlizzi ha ricordato l’ispirazione del libro dovuta ad un incontro del Centro Theotokos con monsignor Marco Frisina.

Rando ha evidenziato come qualsiasi testo muoia se viene letto in maniera passiva: piuttosto, il lettore deve parlare col testo, in modo da farlo vivere e non lasciarlo depositato sterilmente dentro di sé.

Fra gli interventi della platea, Fortunato Silvaggio, presidente del Circolo Over ’50 di Maierato, ha ringraziato gli autori, perché in una fase temporale dove succedono cose assurde e la violenza e i soprusi negano i veri valori umani offendendo la dignità della donna e dell'uomo, fare cultura è un dono immenso e inestimabile.

Concludendo, Battaglia ha ringraziato coloro che hanno elaborato il progetto grafico della copertina, Stefania Chiesalotti, Ercole Palermo e in particolare Aurora Cosentino, autrice del disegno in quarta di copertina, giovane studente dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, le cui opere, nei giorni scorsi, sono state selezionate per una importantissima mostra in Cina.

 

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Soriano: fine settimana ricco di spunti religiosi, antropologici e filosofici

Una “due giorni” ricca di spunti sul piano religioso, antropologico, sociologico e filosofico, quella promossa a Polistena e Soriano Calabro, due ridenti centri della nostra bella Calabria, alla presenza di eminenti studiosi italiani e spagnoli, gli scorsi 9 e 10 settembre .- La “due giorni” si incastona come una ulteriore perla preziosa nell’ambito delle attività di ricerca promosse dal Centro Theotókos Studi Religiosità Popolare- ha precisato la moderatrice e saggista Anna Rotundo.

Il Centro, fondato da Martino Michele Battaglia (Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, e coordinatore del centro) e Anna Rotundo (Docente e Saggista, moderatrice del centro), è una costola del Centro Internacional de Estudio ssobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid - Spagna), diretto dal prof. José Luis Alonso-Ponga, ed è un progetto internazionale itinerante di altissimo spessore culturale, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare.

La prima prestigiosa giornata si è svolta a Polistena, grazie all’organizzazione di Mimmo Politanò, vice-coordinatore regionale delle confraternite- diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, la Confederazione delle confraternite delle diocesi d’Italia (coordinamento Calabria), e il Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare (Catanzaro), che hanno promosso  il convegno “I riti della Settimana Santa nel Sud Italia”. Presenza  prestigiosa  al convegno è stata quella di Josè Luis Alonso Ponga la cui lectio magistralis si è incentrata su “La Settimana Santa: liturgia, musica e rito. Riti e simulacri: dalla città al mondo rurale”. Tra i relatori, il sociologo Luigi Rossi e il filosofo Antonino Laganà. Martino Michele Battaglia si è soffermato su “Benedettini, Domenicani, Francescani: la passione e la risurrezione”, spaziando dal rapporto fides et ratio  al rapporto tra fenomeno- noumenodi Kant, sottolineando il trionfo del noumeno anche attraverso l’impegno confraternale e i riti pasquali.  Hanno portato il  loro contributo Antonio Punturiero, coordinatore regionale delle confraternite della Calabria, e Antonio Caroleo, presidente dell’Unione diocesana delle Confraternite  di Catanzaro-Squillace. Entrambi hanno ribadito sia come le virtù teologali, fede, speranza e carità, siano il fulcro del mondo confraternale e sia il ruolo che le confraternite sono chiamate a svolgere come custodi di tradizioni millenarie che affondano le loro radici nella storia.

Il giorno dopo, 10 settembre, a Soriano Calabro,José Luis Alonso Ponga ha tenuto la sua incantevole lectio magistralis su “San Domenico in terra spagnola”. Infatti- ha ricordato Martino Michele battaglia- il Santuario di San Domenico in Soriano Calabro, retto dai padri domenicani, ha voluto, quest’anno, vivere la ricorrenza dell’evento prodigioso della consegna del miracoloso “Quadro di San Domenico in Soriano”, ricordando i 75 anni del ritorno dei frati domenicani presso la “Santa Casa” di Soriano. Battaglia ha dedicato ampio spazio alla storia della Confraternita di Gesù e Maria del SS. Rosario citando lo storico del Santuario di Soriano padre Antonino Barilaro O.P. in relazione all’evento prodigioso del dono della Santa Immagine di San Domenico al convento di Soriano all’alba del 15 settembre del 1530. Ha quindi sottolineato come Soriano sia legata a Valladolid proprio in virtù dei miracoli operati da San Domenico, e poi trascritti nel 1676 dal Procuratore Generale spagnolo di Valladolid, Padre Francisco Gomez, nella città Castigliana. Nel corso dell’incontro, la moderatrice Anna Rotundo ha evidenziato la “teologia del popolo” di Papa Francesco, sottolineando l’importanza del ruolo femminile al suo interno: citando la tipica “Cumprunta” di Soriano ha osservato che “Cumprunta” con Gesù significa anche “cunfruntarsi” con la comunità; in quell’emergere dell’abito festoso della Madonna c’è l’ermeneutica tutta femminile e non‐violenta di un nuovo modo di vivere, fondata sui valori che vengono associati al “genio femminile” , ma che devono essere vissuti parimenti dagli uomini per la costruzione di una nuova civiltà dell’amore: i valori dell’accoglienza, della tenerezza, dell’ascolto, del prendersi cura degli altri. 

A margine dei due incontri è intervenuto il pubblico, arricchendo questi proficui incontri internazionali tra uomini e culture.

Prima del convegno il prof. Ponga ha visitato le Magnifiche rovine del Santuario di San Domenico in Soriano e la mostra allestita per l'occasione dal maestro artigiano Francescantonio Eramo nel suo laboratorio a Sorianello. Il coro Polifinico Dominicus, diretto dal maestro Gianfranco Cambareri , ha coronato all'interno della chiesa del Santuario la giornata dedicata al culto di San Domenico in Italia e nel mondo.

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