Appuntamento con il Tropea film festival dal 26 giugno al 2 luglio

La prestigiosa sede dell'Antico sedile dei nobili ha ospitato, ieri pomeriggio, l’incontro tra il sindaco Giovanni Macrì e l'ideatore e direttore artistico della kermesse Emanuele Bertucci per una “stretta di mano” con cui è stata ufficialmente annunciata la nascita del Tropea film festival, che si svolgerà nell’elegante città del Tirreno dal 26 giugno al 2 luglio tra il Centro Storico e l'area del Porto turistico.

Svelato il logo del Festival ed il premio realizzato dal maestro orafo Michele Affidato, già noto per le preziose creazioni assegnate a star del cinema italiano e internazionale e che del Tff può essere considerato un vero compagno di viaggio. Il prestigioso premio consiste in una scultura che riproduce lo scoglio di Santa Maria dell'Isola, simbolo più famoso di Tropea, sormontato da una pellicola cinematografica con i colori graduati dall'azzurro al blu che richiamano i toni del logo del Tropea film festival.

“Il Festival che non c'era...adesso c'è!”. Questo il claim che accompagna l’iniziativa che mira a far diventare Tropea già ambita meta turistica ed eletta Borgo dei Borghi 2021, la Capitale del Cinema nell’arco di un’intensa settimana tra film, ospiti e spettacolo.

All’incontro hanno preso parte anche la Presidente della Pro loco, Mariantonietta Pugliese e l'imprenditore toscano Maurizio Nieri in qualità di partner dell’iniziativa.

Il direttore Emanuele Bertucci ha presentato così la prima edizione del Festival: “Non voglio rivelare in anticipo i dettagli che emergeranno nella conferenza stampa che sarà indetta a ridosso dell'evento. Posso preannunciare che sono numerosi gli ospiti nazionali ed internazionali che hanno garantito la loro presenza, che il programma è fitto e interessante. Prevede sessioni pomeridiane con formazione, masterclass, presentazioni di libri e proiezione dei corti in gara, e sessioni serali con spettacoli, talk e premiazioni. Tutto contaminato dall’eleganza e dalla raffinatezza delle location selezionate nel cuore della città come Palazzo Santa Chiara, l’Antico Sedile e la Cappella dei Nobili. Tanta suggestione anche per gli appuntamenti che si svolgeranno al Porto tra l'Arena e l'area piscina”.

La realizzazione del Tff è stata possibile unendo le forze e le energie di numerosi partner: “Innanzitutto ritengo che sia fondamentale l’impegno e l’entusiasmo del team che mi sta affiancando e mi supporterà in questa iniziativa. Poi va evidenziato l’apporto del Comune di Tropea che ha creduto nelle potenzialità del Tff garantendone in primis l’ospitalità. Numerosi e prestigiosi gli accordi siglati con tante aziende del territorio calabrese e nazionale che saranno presentate insieme agli ospiti del programma. Tra questi sono orgoglioso di anticipare le partnership strategiche con Trenitalia ed il Giffoni Film Festival".

Tra i Partner che sostengono il Tff c’è l'Atelier Nieri che dal 1929 produce poltrone e divani di alta qualità. Non è passata inosservata ieri pomeriggio la presenza di Maurizio Nieri, designer creativo del brand di famiglia, che da tempo ha proiettato l’azienda in una dimensione di grande crescita e di sviluppo esponenziale ampliando il mercato da quello italiano a quello europeo fino ad estenderli a livello internazionale.

Incuriosisce che un'azienda toscana che esporta in tutto il mondo i suoi prodotti made in Italy, decide di investire in un evento in Calabria: “Non ero mai stato a Tropea ma la conoscevo come Borgo dei Borghi per essere simbolo delle bellezze dalla Calabria nel mondo. La nostra è un'azienda che esporta il 100% della sua produzione e quando Emanuele Bertucci mi ha proposto questa sua nuova interessante iniziativa abbiamo colto al volo l'opportunità ritenendola strategica per il nostro brand. Devo dire che non mi sbagliavo perché venendo qui oggi ho trovato esattamente quello che mi aspettavo. Un bellissimo ed accogliente borgo che valorizza al meglio le risorse storico-culturali e turistiche. Sono rimasto molto affascinato”.

La bellezza travolgente e unica di Tropea ha ispirato la creazione di un nuovo articolo della collezione dell’Atelier Nieri: “È stato amore a prima vista. Tanto che abbiamo deciso di dare alla nuova poltrona "limited edition", che sarà presentata alla mostra internazionale Paris expo port de Versailles in Francia a novembre e porterà il nome di Tropea. D'intesa con Emanuele Bertucci anticiperemo in anteprima gli schizzi della nuova poltrona proprio durante le serate del Tropea film festival”.  

Parola poi al sindaco Giovanni Macrì che ha commentato: “L'idea nasce da Emanuele Bertucci, l'uomo delle "prime". Sua la prima Cena di Gala per beneficenza a Palazzo Santa Chiara e sua l'idea della prima Mostra di Arte Contemporanea sul porto di Tropea. E quando mi ha proposto l'idea della prima edizione del Festival del cinema ho sposato subito l'iniziativa perché sono certo porterà prestigio e visibilità alla nostra città. Il nome di Tropea è stato da sempre legato al mondo della celluloide. Ricordiamo che è nato a Tropea il famoso attore Raf Vallone e che qui sono stati girati tanti film. Proprio nell'ultimo anno abbiamo registrato la presenza di Tropea in pellicole importanti quali The marvels e L'esorcista di Russel Crowe. Quindi sposo appieno quando detto dal direttore artistico: un Festival che spetta di diritto a Tropea!”.

Prestigio e visibilità per la “Nobile” calabrese che arriva in maniera indiretta anche da accadimenti come quello legato alla creazione di poltrona "limited edition" dell'Atelier Nieri che porterà il nome Tropea e sarà presentata in Francia: “Una bellissima quanto inaspettata notizia che nasce proprio all'alba del Festival dalla visita a Tropea di un imprenditore toscano che ha voluto investire nel Tff. Venendo qui si è innamorato del luogo tanto da voler inserire il nome della città nella collezione della sua azienda”.

Non resta che attendere di conoscere il programma dettagliato del Festival.
Per seguire tutti i futuri aggiornamenti è possibile seguire il sito 
www.tropeafilmfestival.com

 

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Tutto pronto per la presentazione del volume: “I nuovi diademi della Vergine di Czestochowa - Storia del gemellaggio tra i Santuari di Jasna Gòra e Capocolonna”

Per il crotonese Michele Affidato, Ambasciatore Unicef, Cavaliere Ufficiale della Repubblica, Socio Benemerito dell’Accademia dei Bronzi, “orafo dei Papi e della Chiesa”, arte e fede sono un bel fardello e dotato com’è di grande umanità e semplicità, non ci sono ostacoli e tutto diventa facile frutto di grande entusiasmo oltre che di genialità.

E così la Chiesa si è affidata alla sua creatività  e il suo cammino professionale non conosce confini. Tra le sue tante pregevoli creazioni, sparse in ogni dove, sicuramente il gran capolavoro di arte  e fede che scriverà il nome di Michele Affidato nella storia d’Europa sono i diademi  realizzati per l’Icona miracolosa della Madonna di Jasna Gora, Regina della Polonia, benedette in Vaticano da Papa Francesco ed esposte durante la solenne celebrazione del gemellaggio tra i Santuari di Capocolonna e Czestochowa in Polonia e a Crotone tra maggio e luglio dell’anno 2017.

Per questo traguardo Affidato era già segnato, predestinato. Lo stesso orafo racconta che in occasione della benedizione dei diademi realizzati per la Madonna del Carmelo di Crotone, Giovanni Paolo II gli ha fatto scoprire il culto della Madonna polacca. 

“Ho donato al Santo Padre  -  dice Affidato - un’icona della Madonna di Capocolonna da me realizzata e lui dopo avermi benedetto ci regalò un quadro della Madonna di Czestochowa. Rimasi colpito da questa bellissima icona che già conoscevo per la vicinanza ed il legame che l’accomunava a Giovanni Paolo II. Da quel giorno è rimasta impressa in me in quanto questa icona non solo esprimeva tanta bellezza, ma ogni volta che mi capitava di osservarla vedevo in quell’immagine la Madonna del Papa, di un Papa che è stato un grande pellegrino di pace e che ho avuto il piacere di incontrare per ben sei volte, uomo che rimane sempre un punto di riferimento nella mia preghiera”. 

Ed ancora. Affidato e la Madonna di Czestochowa sono tornati ad incrociarsi in occasione dell’incontro con il Nobel polacco Lech Walesa: l’orafo gli donò un’icona della Madonna di Capocolonna simboleggiando un ideale incontro con il Nobel nella comune devozione a Maria. Insomma confessa Affidato, “Mai avrei pensato che un giorno sarei stato proprio io l’autore dei nuovi diademi per la Madonna di Czestochowa. Sono veramente commosso e ringrazio la Madonna per il bel dono che mi ha dato nel realizzare opere di arte sacra.  Vivo questo storico evento con grande emozione, ma confesso anche con trepidazione.

Sono consapevole che con la mia arte sicuramente non abbellirò la Madonna, ma contribuirò ad impreziosirla, perché la Madonna è la tutta bella, la tutta santa, l’ideale supremo di perfezione che gli artisti di ogni tempo hanno cercato di riprodurre nelle loro opere. Nel mio percorso artistico ho realizzato diverse  creazioni di arte sacra ed ogni volta che ne creo una nuova vivo queste esperienze non solo sotto un profilo artistico ma anche di crescita spirituale “.

Orbene dopo un anno preciso, Affidato torna tra la sua gente di Crotone e di Calabria e scolpisce sulla carta queste preziose parole che sono l’incipit di un lavoro editoriale che rimarrà caro, più è meglio di un gioiello, per le generazioni che verranno: “ Rimango ancora incredulo pensando a questo bellissimo percorso che Qualcuno firse aveva già scritto per me…A Colei che mi ha dato la gioia che il mio sogno divenisse realtà e alla mia famiglia dedico questo lavoro.”  

Si tratta del libro, curato dalla giornalista Lucia Bellassai e stampato di fresco dalla Tipografia Vaticana, e scusate se è poco, dal titolo “I nuovi diademi della Vergine di Czestochowa -  Storia del gemellaggio tra i Santuari di Jasna Gòra e Capocolonna” che verrà presentato il prossimo 18 maggio, h. 17.30,  presso la Sala Raimondi di Crotone.

“Il messaggio – scrive Affidato – che voglio comunicare con la presentazione di questo libro è il racconto di una storia vissuta con arte e spiritualità, arricchita da tante testimonianze e che apre le porte agli uomini della nostra terra al fine di fortificare un rapporto di amicizia e di intraprendere una cooperazione per lo scambio di turismo, cultura, artigianato, agricoltura e arti culinarie, come già nelle intenzioni del sindaco di Czestochowa che ha invitato quello di Crotone per creare questo ponte.”

Alla presentazione del libro, coordinata dalla giornalista Giusy Regalino, dopo i saluti di rito del sindaco di Crotone Ugo Pugliese, assieme all’orafo Affidato ne parleranno:  la giornalista Rai Vittoriana Abate, Cataldo Calabretta docente di Diritto dell’Informazione,  P. Abraham Kavalakatt direttore della Tipografia Vaticana, P. Lukasz Lukanowski delegato dell’Ordine Osppe di Czestochowa, la curatrice Lucia Bellassai, Catarzyna Anna Moscinca,  don Serafino Parisi rettore della Basilica Cattedrale di Crotone, don Bernardino Mongelluzzi rettore del Santuario di Capocolonna e don. Pancrazio Limina presidente del Capitolo Cattedrale; le conclusioni sono affidate a Mons. Domenico Graziani, Arcivescovo di Crotone – Santa Severina. Durante l’incontro di presentazione del libro verrà consegnata dai Padri Paolini, custodi del santuario polacco, a Mons, Graziani un’icona della Madonna Nera di Jasna Gòra come “dono per sottolineare l’amicizia tra i popoli e i figli di Maria.”

Appuntamento a venerdì 18 maggio, h.17.30, presso la Sala Raimondi di Piazza Umberto di Crotone.

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Premio Caccuri: Maurzio de Giovanni si aggiudica la sezione narrativa, con "I guardiani"

Direttamente dal Salone del Libro di Torino un annuncio che arricchirà ancor di più l’ormai acclarato Premio Caccuri che si terrà, nell’ameno centro presilano della provincia crotonese, dal prossimo 7 al 10 agosto, organizzato dall’Accademia dei Caccuriani.

Dallo stand della Regione Calabria della ricca esposizione libraria del capoluogo piemontese arriva la notizia secondo la quale a Maurizio De Giovanni sarà assegnato il Premio Narrativa 2017 per la sua ultima opera: "I Guardiani", edito da Rizzoli, dopo il grande successo derivato dalla fortunata serie televisiva  "I bastardi di Pizzofalcone", tratta dalla sua opera.

A darne la felice notizia Adolfo Barone, Roberto De Candia e Olimpio Talarico durante la presentazione nazionale dell'evento caccurese.

Ricordiamo che i tre finalisti che si contenderanno il Premio Caccuri per la Saggistica sono Giulia Innocenzi  con “Tritacarne”, Giampiero Mughini con “La stanza dei libri” e Antonio Padellaro, con “Il Fatto personale”, editi, rispettivamente, da Rizzoli, Bompiani e PaperFirst.

Ai tre finalisti andrà la “Torre d’argento”, il prestigio premio realizzato dal M° orafo crotonese Michele Affidato.

Al Salone di Torino, inoltre, è stato presentato anche "Amori regalati" di Olimpio Talarico (responsabile sezione saggistica dell'Accademia dei Caccuriani), edito da Aliberti Compagnia Editoriale.

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Crotone: l'attestato "Mastro Bruno Pelaggi 2016" all'orafo Michele Affidato

  “Qualità e requisiti finalizzati al bene comune”: con queste motivazioni il giornalista Mimmo Stirparo, nelle veci di presidente del Comitato Civico “Mastro Bruno Pelaggi” di Serra San Bruno,  ha conferito,  al maestro orafo  Michele Affidato, l’attestato di benemerenza “Mastro Bruno Pelaggi 2016”.

La consegna è avvenuta, nei giorni scorsi, all’interno della preziosa officina d’arte orafa nella centralissima Piazza Pitagora di Crotone.

Il comitato, presieduto dall’infaticabile  Giacinto Damiani , “uno dei più accesi simpatizzanti” del famoso poeta – scalpellino serrese e voce della Treccani, attribuisce ai cittadini il ruolo di depositari dei valori della comunità ed in particolare “unione, cultura e sistema” e persegue, inoltre, lo scopo di migliorare tali valori.

Michele Affidato è l’orafo di acclarate qualità artistiche ed umane, che, con umiltà e forte attaccamento alla terra calabra e alla “sua” Madonna di Capo Colonna, è diventato famoso con le sue creazioni nel mondo dello spettacolo e della Chiesa varcando anche i confini nazionali.

Ultima, in ordine cronologico, sarà sua la realizzazione dei diademi per la Madonna di Czestochowa, Regina della Polonia, che sarà incoronata il prossimo mese di agosto, a distanza di 300 anni della prima incoronazione della Madonna con i diademi donati da Papa Clemente XI.

Nel ricevere la pergamena, Affidato si è detto ben felice per “questo prestigioso riconoscimento che mi emoziona ancor di più perché viene da un’antica e nobile comunità calabrese che ha origini da san Bruno e dalla sua millenaria Certosa e perché è legato a Mastro Bruno Pelaggi, figura poetica e umana che tanto ha scritto e gridato pro Calabria.”

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