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Mongiana: questa sera la festa dell'associazione Momò

Si svolgerà a partire dalle 15 di oggi, in piazza Regina Elena a Mongiana, l'iniziativa con la quale verrà "festeggiato" il secondo compleanno dell’associazione sociale MoMò. La manifestazione si articolerà in una serie di eventi che prendereanno il via alle 15 con i  giochi popolari ed i tornei di briscola e calciobalilla, mentre alle 17 si darà inizio alla diretta radiofonica di Radio Serra RS98. Nel tardo pomeriggio, grazie alla partecipazione della Libreria “Parole di Carta”, con sede a Chiaravalle, verrà dedicato ai bambini un momento di incontro alla lettura. Maria Parafati, titolare della libreria, leggerà in piazza, giocando e divertendosi, ai bambini favole e scritti a tema. L’intera giornata sarà accompagnata, inoltre, daa attività a sfondo gastronomico. Dalle ore 18 si potranno degustare, infatti, i protodonti dell’Oleificio Mafrica, prima del taglio della torta, realizzata dallo Starlight Cafè Pasticceria. Alle ore 21.30 avrà inizio il concerto dei Marvanza, che da tempo sono una delle realtà di riferimento della scena new reggae style. La loro musica, contaminata dal dialetto della locride, da sonorità mediterranee e da un sound internazionale, ha permesso alla band di accreditarsi sempre più a livello nazionale. La loro presenza al Primo Maggio di Piazza San Giovanni a Roma in diretta su rai 3 ed un lungo e riuscito Tour di concerti, li ha portati a partecipare a grandi eventi come il Demo Fest di Rai Radio Uno, Palearizza, Kaulonia tarantella Festival, Roccella Jazz Festival, Reggae train sun fest e molti altri, collaborando con artisti del calibro di Gianni Cinelli, noto comico di ZELIG nello show noto come il “Cabareggae” e Peppe Voltarelli, esibendosi prima e aprendo concerti live di artisti nazionali ed internazionali come il grande Manu Chao, Roy Paci e Aretuska,Giuliano Palma, J-Ax (articolo31) , DJ Jad (articolo31), Mr. Vegas, 99 Posse, Skarra Mucci, Almamegretta, Clementino, Après La Classe, Sud Sound System, Villa Ada Posse, Radici nel cemento, Banda Bardò e molti altri.   

Dalla fabbrica d’armi al Museo delle reali ferriere borboniche: Mongiana fra passato e futuro

Se si scava nelle proprie radici, si scoprono tesori (in termini soprattutto di patrimonio culturale) che poi accompagnano il cammino di ogni singolo e rafforzano il senso di appartenenza ad una specifica collettività. Ma fra i monti delle Serre, c’è una comunità - quella di Mongiana - che con i frammenti del passato ci convive e, ad ogni sorso di quotidianità, riassapora l’orgoglio dei propri fasti. Fino ad un secolo e mezzo fa, in questo fazzoletto di Calabria, fiorivano le attività di una fabbrica d’armi che riusciva a soddisfare un quarto della richiesta del Regno di Napoli (inglobato nel Regno delle due Sicilie). Il complesso strutturale, sorto nel 1813 e riedificato in seguito all’alluvione del 1850, fornì armi bianche e da sparo di riconosciuta qualità: le risorse del territorio vennero, dunque, utilizzate a scopi produttivi movimentando l’economia. Il ferro lavorato in questa sede fu adoperato anche per scopi civili divenendo elemento essenziale per la ghisa o l’acciaio dei ponti. Gli addetti giunsero a superare il migliaio e ciò dimostra come la fiorente attività contribuì in maniera decisiva alla rilevanza dell’intera area. Ma l’unità d’Italia si trasformò in un autentico spartiacque: l’aumento della tassazione abbinato al crollo delle commesse statali si tradusse nella drastica riduzione della produzione. L’abbandono statale prese inoltre forma con la mancata concretizzazione di interventi migliorativi e di ammodernamento e con la vendita all’asta. L’aggiudicazione a vantaggio del senatore Achille Fazzari ed il sopraggiunto disinteresse di quest’ultimo segnarono la fine delle ferriere, smantellate e spedite verso il nuovo polo siderurgico di Terni. Cessata l’attività produttiva, la zona visse poi quella depressione che l’ha condotta fino ai giorni nostri. Gli studiosi ipotizzano che le vicende concernenti la fonderia di Mongiana siano la plastica rappresentazione di una strategia nazionale volta a rimodellare l’apparato industriale italiano. Oggi, la testimonianza di quegli anni gloriosi è contenuta nel Museo delle reali ferriere borboniche che, attraverso l’archeologica industriale, ripropone un modello che rappresentò la crescita economica. La strada dello sviluppo prende così altre direzioni a partire dalla valorizzazione della storia: sta ai cittadini incanalare le esperienze e le energie positive verso competitivi sistemi orientati futuro.

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Mongiana ospita il primo Laboratorio di Storia degli studenti dell’Einaudi

Si è svolto all’interno delle Reali Ferriere Borboniche di Mongiana il primo Laboratorio di Storia che ha visto coinvolti gli alunni dell’Istituto di Istruzione Superiore "L. Einaudi" di Serra San Bruno diretto dal dottor Antonino Ceravolo. Gli studenti delle classi quarte dell’Indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing, accompagnati dai docenti Salvatore Luciani e Antonio Pileggi, si sono cimentati in un’attività di ricerca e di ricostruzione della storia economica e sociale che ha avuto come epicentro Mongiana e la sua Fabbrica d’armi con le annesse Ferriere attive tra il '700 e l‘800 fino al ventennio successivo all’Unità d’Italia. Ad accogliere il gruppo degli studenti, gli stessi che lo scorso anno hanno dato vita alla mostra rievocativa sul centenario della Prima Guerra Mondiale,  è stato il sindaco di Mongiana dottor Bruno Iorfida che ha illustrato ai ragazzi i caratteri specifici del periodo storico preso in esame proponendo una suggestiva narrazione degli eventi che hanno fatto del paese delle Serre il più importante centro siderurgico dell’Italia Meridionale. I giovani sono rimasti molto colpiti dalla mole della struttura che oggi ospita il museo all’interno del quale hanno potuto rievocare tutte le fasi del percorso  produttivo, dall’estrazione del ferro, alla carbonizzazione del legno fino alla fusione del minerale negli altiforni.  L’attività laboratoriale che ha visto impegnati gli studenti  è stata incentrata sullo studio del dato economico  legato al ciclo produttivo delle Ferriere il cui picco più alto di produzione ha interessato circa 1200 tra maestranze e operai addetti all’attività manuale ed al trasporto dei prodotti. L’immagine che ne è venuta fuori è quella di un sistema economico molto avanzato ed altamente innovativo che rappresentava un modello soprattutto sociale poi seguito nelle regioni settentrionali del Paese all’indomani dell’industrializzazione di fine '800. Mongiana stessa, hanno potuto osservare gli alunni, è stata costruita  seguendo un progetto urbanistico che assolveva all’idea di una comunità finalizzata al lavoro della fabbrica e che dalla stessa fabbrica derivava un giusto benessere. Questo primo Laboratorio didattico, dunque, è servito a maturare una coscienza legata al passato del nostro territorio – hanno affermato gli alunni – ed a capire che proprio partendo da questo passato è possibile dare valore al presente. L’esperienza dei giovani dell’’Einaudi’ continuerà a fine maggio con un nuovo appuntamento presso il sito dove si trovavano le Reali Fonderie e dove da alcune settimane è iniziata un’attività di scavo archeologico che vede interessate alcune istituzioni accademiche.

 

La Principessa Beatrice di Borbone ha visitato Mongiana

Mongiana continua ad attrarre, grazie alle proprie valenze culturali legate al proprio passato industriale, una moltitudine di turisti che immergendosi nel centro storico, visitando gli imponenti ruderi della fonderia ed il museo ubicato nella ex fabbrica d’armi borbonica, riscoprono il trascorso industriale siderurgico-minerario di un comprensorio, di cui Mongiana era al vertice della produttività. Questo comprensorio è da considerarsi "la culla" della prima industrializzazione italiana, e ha toccato il proprio apice nel XIX sec., quando il sud Italia era governato dai Borbone, per poi essere "condannato" a dismettere le proprie industrie, a dimenticare la propria cultura industriale, per i sovvertimenti politici innescati dall’unificazione Italiana. Tra i tanti visitatori ogni tanto, ma sempre più spesso, se ne aggiungono alcuni che ritrovano, nei documenti esposti nel museo, ma anche negli opifici presenti a Mongiana, la propria storia, la storia legata alla loro famiglia, ai loro avi. Ultima tra essi, la Principessa Beatrice di Borbone che, nel suo tour in Calabria, ha inserito nella visita alla nostra regione proprio Mongiana, attratta sicuramente dalla sana curiosità di verificare quanto organi di stampa e TV vanno proponendo quasi giornalmente su Mongiana, sulla sua storia e sul suo presente. La Principessa, accompagnata Giuseppe Aloi e Federica Fresca e dalla dottoressa Anna Caparro, facente parte dello staff personale, è giunta nella mattinata di giorno 9 maggio a Mongiana, davanti le imponenti colonne doriche in ghisa della Fabbrica d’Armi, dove è stata accolta dal Sindaco Bruno Iorfida, dal presidente della Proloco Francesco Aloi, dal professor Danilo Franco, dal fotografo Pasquale Rullo e dalla dottoressa Maria Lombardo. La Principessa Beatrice si è dimostrata molto aperta e interessata al racconto delle "guide" locali che Le hanno illustrato la storia del territorio e sottolineato in particolare l’impegno profuso dal Regno dei Borbone che ha voluto creare dal nulla un apparato siderurgico che, per il periodo in cui è stato realizzato, era sicuramente all’avanguardia in Europa. Vivo interesse ha dimostrato l’illustre ospite, che visitando Mongiana in forma privata, nel visionare i pannelli e i manufatti della mostra, attratta dalle immagini, che più dei documenti, testimoniavano l’illustre passato di Mongiana. Grande fierezza da parte della Principessa nell’apprendere quanto i suoi avi avessero fatto realizzare a Mongiana e in Calabria, e una punta di commozione nell’avvicinarsi al busto in ghisa di Ferdinando II, suo trisavolo, al fianco del quale ha voluto farsi ritrarre. La Principessa si è complimentata con il Sindaco per quanto di nuovo ha appreso in questa sua visita a Mongiana, e per l’amore che traspare dall’operato dell’Amministrazione Comunale nel recuperare pagine di storia oramai cancellata dalla storiografia ufficiale. Il Sindaco Le ha fatto omaggio del libro sulla storia su Mongiana e il Presidente della pro loco di una immagine dell’atrio della Fabbrica d’Armi. Dopo la visita al museo, la Principessa è stata accompagnata presso il parco di Villa Vittoria, dove accolta dagli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, ha potuto visitare e percorrere i vari sentieri didattici presenti all’interno del Parco. Successivamente, ha visitato il Museo della Certosa di Serra San Bruno, sotto la guida del direttore Fabio Tassone, e il Santuario di Santa Maria del Bosco. "La Visita della Principessa Beatrice di Borbone - ha affermato il sindaco Bruno Iorfida - è il coronamento dell’impegno profuso per questo territorio. Sono onorato di aver avuto la possibilità di accompagnare la rappresentante del Regno dei Borbone nei luoghi storici simbolo di un passato industriale. Avere un ospite di tale rilevanza è un vanto per Mongiana e per tutto il comprensorio. Vedere la commozione nei suoi occhi nel rivivere la storia di questi luoghi mi ha riempito di orgoglio. Credo che questa visita rappresenta un piccolo grande passo nel far sempre più conoscere una realtà storica sconosciuta e che merita di essere riscoperta. Ringrazio la Principessa per la gradita visita e per l’interesse storico e turistico che ha dimostrato e sottolineato: Mongiana fa sempre effetto e sa come stupire anche gli ospiti più importanti". Sua Altezza Beatrice di Borbone è nata in Francia primogenita di Ferdinando, Duca di Castro e di sua moglie Chantal de Chevron-Villette. Ha da sempre impegnato la sua vita in molteplicità attività di beneficenza, cultura e volontariato. Fin da giovane è inoltre dedita al Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, al fianco del fratello, S.A.R. Carlo Maria Bernardo Gennaro di Borbone-Due Sicilie, Duca di Castro, che l'ha nominata Gran Cancelliere dell'Ordine e Presidente del Real Consiglio Araldico Magistrale dell'Ordine.

 

Industria, fede e arte: nuovo progetto del Comune di Mongiana

Grazie ad un progetto promosso dall’Amministrazione Comunale, denominato "Alla (ri)scoperta dell’identità culturale calabrese: l’industria, la fede e l’arte", finanziato dalla Regione Calabria e con il patrocinio della Pro Loco di Mongiana, è in distribuzione da qualche giorno la nuova brochure degli itinerari culturali nella storia calabrese. Realizzata dal professor Danilo Franco e dall’architetto Katia Aiello, con il supporto fotografico di Pasquale Rullo, questa nuova brochure descrive in modo sintetico le realtà di diversi centri, legati storicamente e culturalmente. Tutto parte da Mongiana, sede del Museo delle Reali ferriere Borboniche e delle Fonderie, per poi percorrere una serie di itinerari che toccano diversi paesi, tra cui Bivongi, Pazzano, Stilo, Serra San Bruno e Soriano Calabro. Gli itinerari sono distinti in: "La via del Ferro": Mongiana, Pazzano, Bivongi e Stilo; "I percorsi della Fede": Mongiana, Bivongi, Serra San Bruno, Soriano Calabro e Stilo; "Itinerari d’arte": Mongiana, Serra San Bruno e Soriano Calabro. Con questo lavoro di promozione, si cerca di far conoscere le realtà di un entroterra, interprovinciale, che si sta distinguendo sempre più nell’offerta turistica. "Questo lavoro - è il commento del sindaco Bruno Iorfida - rappresenta la continuazione di un progetto di valorizzazione e promozione dei nostri territori, non visti singolarmente, ma cercando di costruire una rete, seppur virtuale, affinché si possa portare all’attenzione una storia sconosciuta ed alle nostre origini.  Mongiana in questi ultimi tempi, grazie anche all’aiuto delle diverse associazioni, sta diventando un polo d’eccellenza e mira sempre più a distinguersi  in un panorama turistico, aprendosi alle varie realtà. L’offerta va dalla cultura alla storia, dalla natura all’ambiente, grazie anche al Parco di Villa Vittoria sede del Corpo Forestale dello Stato., guidato dall’ingegner Daraio, dove grazie anche ad una oculata educazione ambientale e diversi percorsi, fa registrare numerose presenze. Mongiana sempre più si sta facendo amare e apprezzare per il verde, la pulizia e la cultura, nonché la presenza di oasi protette e due laghetti e aree pic-nic". Invito tutti a venire - conclude il Primo Cittadino - e a fare un’esperienza unica a Mongiana". 

 

Educazione alla raccolta differenziata: a Mongiana l'evento "RicicloAperto"

Quest’anno la piattaforma 4R srl con sede a Vibo Valentia in collaborazione con Comieco, ha aderito alla 15° edizione di "RicicloAperto", manifestazione dedicata al riciclo di carta e cartone e finalizzata alla sensibilizzazione dei ragazzi e, più in generale, dei cittadini alla raccolta differenziata e riciclo di questi materiali.  "RicicloAperto" è organizzato da Comieco, in collaborazione con la Federazione della Filiera della Carta e della Grafica, Assocarta, Assografici, con il patrocinio di Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare, ANCI, Utilitalia, Unirima, Fise Assoambiente e Fise Unire. Principalmente scuole (primarie, secondarie di primo e secondo grado) , oltre a delegazioni istituzionali e organi d’informazione. Le scuole, principali destinatarie dell’evento, sono state informate all’inizio dell’anno scolastico attraverso comunicazioni dirette alle Direzioni didattiche. "Ricicloaperto" è una grande campagna di comunicazione su raccolta differenziata e riciclo di carta e cartone, per far conoscere e mostrare in presa diretta le diverse fasi del ciclo del riciclo ed educare i più giovani ad un uso consapevole delle risorse. L’obiettivo è far scoprire il valore industriale del riciclo, le professionalità e le tecnologie del comparto e mostrare dal vivo come vengono effettivamente riciclati carta e cartone, per rassicurare i cittadini sull’utilità del loro impegno quotidiano nel fare la raccolta differenziata. Come si riciclano carta, cartone e cartoncino? Che fine fanno migliaia e migliaia di giornali, sacchetti e scatole che ogni giorno vengono raccolti dai cittadini in modo differenziato? "RicicloAperto" dà una risposta a queste domande mostrando a grandi e piccini, ai cittadini, al mondo dell’informazione, ai rappresentanti delle istituzioni e dell’industria ed agli operatori del settore la realtà del riciclo dei materiali a base cellulosica. Una realtà fatta di cartiere, aziende cartotecniche e piattaforme di selezione della carta che ogni giorno ricevono carta, cartone e cartoncino e li riportano a nuova vita, sotto nuove forme. Siamo sicuri che carta e cartone che differenziamo vengano effettivamente riciclati? Che fine fanno carta e cartone recuperati attraverso la raccolta differenziata? Come viene prodotta la carta riciclata? Quali sono le regole da seguire per fare una raccolta differenziata di qualità? Per dare una risposta a queste e a molte altre domande sul ciclo del riciclo di carta e cartone nei giorni 13, 14 e 15 aprile, 97 impianti tra piattaforme di lavorazione del macero, cartiere, cartotecniche e musei apriranno i loro cancelli alle visite delle classi Per bambini e ragazzi, la visita all’impianto sarà l’occasione per vedere coi propri occhi come si riciclano carta e cartone e "toccare con mano" come lo sforzo delle famiglie nel separare i materiali in casa dia un contributo concreto alla salvaguardia delle risorse e alla tutela dell’ambiente. La Piattaforma 4R srl con il sindaco del Comune di Mongiana, Bruno Iorfida hanno organizzato, oltre alla visita delle classi delle scuole comunali, anche una visita istituzionale che si inserisce in un programma vasto di sensibilizzazione della cittadinanza e delle scolaresche che ha consentito al Comune di raggiungere la soglia di raccolta differenziata oltre il 62% per il 2015. In merito, il Primo Cittadino ha spiegato che: "Questa manifestazione, si inserisce nel progetto della raccolta differenziata del Comune di Mongiana, con la collaborazione, della Piattaforma 4R srl e dell’Istituto Comprensivo di Fabrizia, Plesso di Mongiana. L’impegno dei cittadini, degli operatori comunali e del mondo della scuola, ha permesso di realizzare e poter arrivare a questo importantissimo risultato, che oltre a ingenti risparmi dei costi di conferimento in discarica dell’indifferenziato (solo 5 tonnellate nei primi 3 mesi del 2016), ha contribuito a far diventare Mongiana un paese pulito e vivibile. Ringrazio il dirigente scolastico, la  dottoressa Clelia Bruzzì, per la sensibilità dimostrata e per aver dato immediata e piena disponibilità all’evento e i ragazzi che fin da subito hanno abbracciato e promosso lo stile della raccolta differenziata. Sono sicuro che con questo evento si possa entrare sempre più nell’ottica del riciclo e della corretta differenziazione dei rifiuti. La tutela del nostro territorio rappresenta una priorità e un buon biglietto da visita per i tanti turisti ma soprattutto per tutti i cittadini".

 

Viabilità, Iorfida scrive a Renzi e Oliverio: "Situazione gravissima"

Il sindaco di Mongiana Bruno Iorfida ha inviato una missiva al premier Matteo Renzi ed al presidente della Giunta regionale Mario Oliverio per lamentare “una situazione di altissima gravità: l’impossibilità di avere agevoli e sicuri spostamenti sulle strade”. “Nonostante numerosissime segnalazioni fatte alle Istituzioni competenti, ma rimaste inascoltate – spiega il primo cittadino - per le criticità in cui versa la Provincia di Vibo Valentia, nessun intervento è stato posto in essere. Tutto ciò desta moltissime preoccupazioni, sia a me che alla popolazione che mi onoro di rappresentare, in quanto spostarsi di soli 8 km per raggiungere il comune Serra San Bruno, sede anche dell’unico ospedale, diventa pressoché un’impresa difficile. Anche i mezzi di emergenza fanno fatica, in questo contesto, ad operare e rendere un servizio ottimale. Diversi sono stati gli interventi ‘tampone’ che noi come amministrazione abbiamo fatto in questi mesi, ma purtroppo le nostre forze e le nostre risorse sono ben poche e non sufficienti. Vedendo tale situazione – scrive testualmente Iorfida - ci si sente smarriti, non vedendo alcuna soluzione e si denota un totale abbandono da parte di chi invece dovrebbe tutelare il Sacro diritto Costituzionale all’uguaglianza di trattamento, al pari di altri territori, e avere il diritto a vie di comunicazione sicure e percorribili. Siamo al limite della vivibilità. La Regione Calabria, negli anni, nel nostro territorio, ha investito parecchie risorse al fine di renderlo appetibile dal punto di vista turistico, dati anche i numerosi siti di interesse, ma aimè senza infrastrutture viarie tale sviluppo non potrà mai essere pienamente avviato. Noi ce la mettiamo tutta, nel nostro piccolo, però abbiamo bisogno di un interessamento a vari livelli. Spero che le Istituzioni possano trovare una soluzione, per il bene di tutti i cittadini di un comprensorio troppo spesso abbandonato a se stesso, conosciuto solamente nei giorni di campagna elettorale. Con questa mia lettera – è la conclusione - ho voluto rappresentare uno stato d’animo che è comune a tante persone e sperare che finalmente qualcosa si muova in questo nostro bellissimo e incantevole territorio”.

Mongiana. A breve i lavori di manutenzione straordinaria di due edifici Aterp

Il sindaco di Mongiana, Bruno Iorfida, rende noto che: "Grazie all’impegno dell’Amministrazione Comunale, l’ATERP di Vibo Valentia, il 22 marzo, ha presentato al Comune S.C.I.A. per effettuare lavori di manutenzione straordinaria di 2 fabbricati con  12 alloggi siti in via G. F. Conty". Entro breve tempo - annuncia il Primo Cittadino - saranno avviati i lavori. "Confermo ai miei cittadini - assicura Iorfida il massimo impegno nel risolvere i problemi. Sono molto soddisfatto di questo importante atto, che pur nella sua semplicità, rappresenta una grande cosa, per il Comune e per le famiglie che abitano in quelle strutture. I risultati si raggiungono, con costanza ed impegno. Ora attendiamo l'inizio dei lavori". "Mi sento di ringraziare - conclude il sindaco - la sensibilità del dirigente, ingegner Pino Raffele, per la celerità dell'intervento posto in essere". 

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