A Chiaravalle Centrale rivive il Medioevo con una “Settimana Normanna” ricca di storia e cultura

Chiaravalle Centrale si appresta a diventare, dal 23 al 29 ottobre 2023, un palcoscenico vivente che riporta indietro nel tempo, precisamente nell'epoca normanna, attraverso le sue annuali giornate e notti di rievocazione storica. La cittadina calabrese si anima, offrendo una settimana densa di iniziative culturali, esibizioni, cortei storici, musica, giochi, danza, e non solo, immergendo residenti e visitatori in un'atmosfera densa di storia e tradizioni.

Un appuntamento che, ormai da anni, segna un momento significativo nella vita culturale e sociale di Chiaravalle Centrale, quest'anno arricchito dal prestigioso patrocinio del Ministero della Cultura, testimoniando il riconoscimento e l'importanza di un evento che celebra e valorizza il patrimonio storico e culturale del territorio.
Saranno coinvolte anche le scuole. Nella mattinata del 27 ottobre, a partire dalle ore 10.30, presso il liceo scientifico di piazza Calvario, parte dell'Iis “Ferrari”, si terrà un convegno di particolare rilievo. Mariarosaria Salerno, eminente studiosa di storia medievale presso l'Università della Calabria, offrirà un prezioso inquadramento storico generale sulle migrazioni normanne nella penisola italiana con la sua relazione “I Normanni nel Medioevo europeo”.

Gli studenti delle classi terze del liceo scientifico, sotto la guida di Maria Luca, docente di filosofia e storia, presenteranno le loro ricerche incentrate sulle “Evidenze normanne nel territorio delle Preserre”, offrendo un interessante spaccato di come la presenza normanna abbia inciso sulla storia e sul territorio locale.
Il convegno, che vedrà l'introduzione del dirigente scolastico Fabio Guarna e i saluti istituzionali del sindaco Domenico Donato e del consigliere comunale delegato al Turismo, Gianfranco Corrado, sarà moderato dal Lorena Gullà. Un momento di confronto e approfondimento che vedrà anche la partecipazione di Francesco Pungitore, docente di filosofia, che ha contribuito alla stesura del programma di eventi delle giornate e notti normanne.

“L'amministrazione comunale, promotrice di questo progetto che celebra e valorizza la storia e la cultura locale, conferma così il proprio impegno nella promozione del territorio e delle sue ricchezze, in un'ottica di valorizzazione della storia e delle tradizioni che lo caratterizzano” il commento del consigliere Corrado, da sempre coordinatore del progetto, fin dalle prime edizioni.
Chiaravalle Centrale si conferma, quindi, non solo custode di un passato ricco e affascinante, ma anche attiva protagonista nel tessere un filo diretto con la propria storia, offrendo spunti di riflessione, intrattenimento e valorizzazione del proprio inestimabile patrimonio culturale.

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A Chiaravalle invasione normanna, musica, figuranti e un tuffo nella storia

Invasione normanna a Chiaravalle Centrale. Tra musica e figuranti, danze e teatro, un salutare tuffo nella storia con le rievocazioni messe in piazza nell'ambito del programma estivo proposto dall'amministrazione comunale. Passato e presente. Da una parte la memoria delle proprie radici. Dall'altra “un'idea innovativa per aggregare e coinvolgere, puntando sul binomio cultura-turismo quale fattore di identità collettiva e di sviluppo” come sottolineato dal sindaco, Domenico Donato, e dal presidente della Consulta comunale della Cultura, Teresa Tino.

L'occasione, inoltre, per posare lo sguardo su quei secoli lontani, a ridosso dell'anno mille, di fondamentale importanza per tutto il territorio calabrese e meridionale. Compagnie e associazioni sono arrivate da tutto il Sud a Chiaravalle per reinterpretare le gesta di Roberto il Guiscardo, del Conte Ruggero e dei loro cavalieri venuti dalla lontana Normandia per conquistare l'intero Mezzogiorno. Le atmosfere medievali hanno animato la festa per le vie del centro cittadino, da Piazza Dante fino all'anfiteatro del Liceo, dove un pubblico numeroso ha assistito ad oltre due ore di spettacolo.

I dialoghi teatrali curati dal professore Ulderico Nisticò, accompagnati dagli spartiti originali della compositrice Maria “Melody” Veraldi, hanno introdotto una lunga e applaudita esibizione in costumi d'epoca, con gli intermezzi danzanti delle brave allieve dell'Accademia delle Muse. I tamburini falconieri del Melfese, con le associazioni Ichinen, Sinafé Medieval, Trischine, Lune d'Oriente e il Gruppo storico Città di Catanzaro hanno riempito la serata di suggestioni antiche. Una immersione a tutto tondo nell'età normanna, epicentro di quell'unità meridionale durata per oltre otto secoli. Chiaravalle deve il suo stesso nome a quel periodo storico, significativo non solo per le opere militari, religiose e ingegneristiche di cui rimane traccia in tutto il Sud Italia.

Soddisfazione finale degli organizzatori e, in particolare, dell'associazione “Agorà”, che ha sostenuto gli sforzi operativi maggiori oltre che logistici, e dell'assessore comunale Gianfranco Corrado per la positiva esperienza capace di dare continuità, nel tempo, a una iniziativa ormai storicizzata nel cartellone estivo.

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Chiaravalle Centrale, due giorni di festa "normanna" il 2 e il 3 agosto

Due giorni di festa, il 2 e il 3 agosto, a Chiaravalle Centrale. Occasione per celebrare i Normanni e l'importanza di quella dominazione per l'intera Calabria.
Dopo la caduta dell'Impero d'Occidente, l'instaurazione dei regni romano-barbarici e la guerra greco-gotica, la Calabria diventa bizantina e rimane sotto il dominio di Costantinopoli per ben cinque secoli, dalla metà del VI secolo alla metà dell'XI secolo. Un lungo periodo di relativa pace, però segnato da usuranti scontri con Longobardi e Saraceni.
Per inciso, è proprio con i Bizantini, nel VII secolo, che si comincia a traslare il nome "Calabria" dal Salento pugliese alla regione che oggi conosciamo come tale e che, prima, si chiamava Bruzio.

Una Calabria, dunque, fortemente "ellenizzata" per cinque secoli dall'Impero d'Oriente nella cultura, nella lingua, nella religione. Questo equilibrio plurisecolare viene sconvolto, tra il 1050 e il 1065, dall'invasione normanna. Roberto il Guiscardo e il fratello Ruggero conquistano l'intera regione, puntando poi le armi contro Bari, la Sicilia, Durazzo. Si concretizza l'unità dell'intero Sud Italia, realizzata dai Normanni con l'introduzione del sistema feudale e la rilatinizzazione delle strutture ecclesiastiche.
Nasce in questo preciso contesto storico la Certosa di Santo Stefano del Bosco, oggi Serra San Bruno, su terra donata da Ruggero al frate Brunone di Colonia.

Aiutati dai Normanni i confratelli bruniani aggregano vasti territori e creano grange (ovvero proprietà agricole al servizio della Certosa) a Montauro, Gasperina, Olivadi e in una località detta Runci o Arunci che il dialetto conserva ancora nell'attuale paese di San Vito sullo Ionio. Proprio a San Vito, sconfinando nell'attuale comune di Petrizzi, è ancora visibile una diga di età normanna, sottoposta a vincolo archeologico dalla Sovrintendenza.
E sempre a San Vito viene collocata da ipotesi storiche del prof. Ulderico Nisticò una torre, di cui resterebbe oggi solo l'impronta della pianta circolare, nei pressi del municipio. La vicina Chiaravalle, infine, secondo studi del prof. Saverio Abenavoli avrebbe ereditato il suo nome latino, Clara Vallis, dagli stessi Normanni, primi artefici della conurbazione di quel centro abitato, oggi città di Chiaravalle Centrale.
Ma tutta la Calabria, più in generale, è ricca di tracce, ruderi e vestigia, eredità degli invasori venuti a Sud dalla lontana Normandia. Un periodo storico, dunque, fondamentale per la Calabria tutta che verrà rievocato a Chiaravalle Centrale nel corso di due intere giornate dedicate ai Normanni: il 2 e il 3 agosto.
Da non perdere le sfilate in costume e la suggestiva trama teatrale proposta in piazza con la regia e l'interpretazione del prof. Ulderico Nisticò, la sera del 2 agosto.

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Stridula, alla scoperta dei Normanni al castello di Squillace

In uno scenario ricco di storia come il castello di Squillace, l’Associazione Culturale Contaminata Makrós il 26 giugno dà il via a Stridula, percorso immersivo con performance teatrali.

Un’esperienza straordinaria e unica che si terrà, con ingressi contingentati con prenotazione obbligatoria, nel corso di tutti i fine settimana di luglio e fino all’8 agosto, alle ore 21.30 al castello di Squillace.

Maxi proiezioni, installazioni interattive, performance live: sono questi gli elementi che, uniti, permettono di catapultare lo spettatore all’interno di un universo immersivo e multisensoriale che scardina i limiti spazio-temporali, consentendogli di avvicinarsi sensibilmente a ciò che è stato il mondo Normanno. Un qui e ora fatto di tecnologia, recitazioni, canti, musiche e danze, dove suoni e luci si mescolano al reale e al surreale di testi originali. Uno spettacolo immersivo e tecnologico capace di rapire emotivamente lo spettatore e al contempo di aprirlo a un'innovativa forma di fruizione del bene culturale e della storia.

Un nuovo linguaggio dell'arte che permette di accedere a nuovi livelli di immersione nella storia del castello di Squillace, dove le più moderne tecnologie, unite alle tradizionali metodologie rappresentative di un evento artistico, offrono agli spettatori un’esperienza emozionante.

Stridula è parte integrante del progetto “Normanni - The immersive experience - Suggestioni al castello di Squillace”.

L’ingresso è libero, con prenotazione obbligatoria fino al raggiungimento del numero prestabilito dalle norme anti contagio. Per prenotarsi scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattare l’associazione sui canali social Facebook e Instagram.

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Chiaravalle si riscopre normanna, successo per le rievocazioni storiche

Dame e soldati, nobili e plebei, monaci e danzatrici, arcieri e falconieri hanno invaso per due giorni le strade di Chiaravalle Centrale.

Tra sabato e domenica una grande rievocazione storica medioevale ha riscosso un notevole successo di pubblico e i commenti unanimi, più che positivi, di chi ha partecipato.

La città delle Preserre ha messo in scena l'arrivo dei Normanni in Calabria, l'incontro-scontro con l'esercito bizantino e la vittoria dei cavalieri eredi dei Vichinghi giunti nell'estremo Sud della nostra penisola dalla lontana Normandia. Centinaia di figuranti hanno collaborato alla rappresentazione, con il contributo essenziale delle associazioni arrivate a Chiaravalle, per l'occasione, da Melfi, Termoli, Manfredonia e Roma. Insieme alle locali Agorà, Accademia delle Muse e al Gruppo Folkloristico musico-teatrale hanno dato vita a suggestive azioni teatrali, legate tra loro dalla puntuale narrazione dello storico Ulderico Nisticò, nelle vesti di un monaco eremita di mille anni fa.

Al suo fianco, nel ruolo di principessa bizantina, la bravissima Marzia Sanzo, brillantemente calata nella parte.

Due giornate di inquadramento storico, quelle di giovedì e venerdì, con convegni e dibattiti sul periodo della dominazione normanna nel Sud Italia, hanno anticipato la grande festa del fine settimana. Il campo militare, allestito sabato nei pressi del Santuario di contrada Foresta, ha attirato centinaia di curiosi e visitatori, mentre altrettanti residenti e villeggianti hanno seguito i diversi cortei che hanno attraversato le vie principali del paese fino alla tarda serata di domenica.

Il sindaco, Mimmo Donato, nel sottolineare la validità del progetto ideato dall'assessore al Turismo, Gianfranco Corrado, ha speso parole di plauso nell'elogiare tutti i volontari e i cittadini che hanno collaborato alla bella iniziativa.

Ricadute importanti in termini di presenze anche per i ristoranti che hanno proposto menù turistici a tema.

L'emittente televisiva TeleJonio, che ha profuso un importante sforzo organizzativo per seguire l'intero evolversi della manifestazione, con giornalisti, cameramen e tecnici al seguito dell'evento, manderà in onda gran parte delle “Giornate Normanne” di Chiaravalle Centrale, garantendone visibilità informativa e copertura mediatica. 

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Chiaravalle Centrale, dal Medioevo a oggi: com'è cambiata la nostra dieta

L'evoluzione delle abitudini alimentari dal Medioevo ai nostri giorni. Se ne è discusso a Chiaravalle Centrale nel contesto della seconda “Giornata normanna” promossa dall'amministrazione comunale.

A Palazzo Staglianò gli interventi di saluto del vicesindaco, Stefania Fera, dell'assessore al Turismo, Gianfranco Corrado, del funzionario del Gal Serre Calabresi, Gregorio Muzzì, hanno preceduto le relazioni dello storico Ulderico Nisticò e della dietista Roberta Staglianò.

Un viaggio tra sapori, immagini, odori e profumi che ha riconsegnato ai presenti lo “strano” panorama della Calabria gastronomica di mille anni fa: senza patate, senza pomodori, senza peperoncini.

Tutti arrivati in Europa dopo la scoperta delle Americhe. C'era, forse, lo stocco, importato proprio dai Normanni. Eredità dietetica vichinga della lontana Norvegia, quella del pesce essiccato che, ancora oggi, occupa un posto privilegiato nei nostri menù tipici.

Ma, sul punto, non c'è chiarezza e rimane ancora in piedi la secolare querelle tra messinesi e veneziani su chi, per primo, abbia portato sulle tavole italiane il famoso merluzzo delle lontane isole Lofoten. Singolare, comunque, riscoprire come, dopo tante originali e diversissime contaminazioni, sia nata proprio nel nostro Sud la “Dieta mediterranea”, patrimonio dell'umanità.

Il tema è stato approfondito dalla dottoressa Staglianò che ha ripercorso la storia della “Dieta mediterranea” e il suo valore scientifico in termini di prevenzione e salute.  Una dieta a base di pane, pasta, frutta, verdura, abbondanti legumi, olio extra-vergine di oliva, pesce e pochissima carne.

Un modello alimentare sano ed equilibrato fondato prevalentemente su cibi di origine vegetale e sul loro consumo diversificato e bilanciato, che viene tramandato di generazione in generazione.

Inevitabile conclusione di giornata, un buffet con degustazione “mediterranea”.

 

 

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Chiaravalle Centrale, l'eredita normanna spiegata da Saverio Abenavoli

L'inquadramento storico del noto scrittore e saggista catanzarese Saverio Abenavoli Montebianco ha introdotto le “Giornate normanne” a Chiaravalle Centrale.

Sala  convegni gremita a Palazzo Staglianò, per dare il via alle manifestazioni che si concluderanno domenica 28 luglio. Dopo il saluto del vicesindaco, Stefania Fera, della consigliera delegata alla Cultura, Pina Rizzo, e dell'assessore comunale al Turismo, Gianfranco Corrado, il presidente della Consulta comunale della Cultura, Francesco Pungitore, ha presentato l'autorevole relatore, ricordandone il lungo, decennale impegno di ricerca dedicato al Medioevo e all'arrivo degli “Uomini del Nord” nel nostro Mezzogiorno e in Calabria.

Di Chiaravalle durante il periodo della dominazione normanna ha lungamente parlato il prof. Abenavoli.

“Un territorio - ha spiegato - che è stato sotto la civiltà normanna fin dal suo inizio e dal suo primo insediamento in Calabria, nell'anno 1060 circa. La stessa denominazione di Clara Vallis, con la precedenza dell'attributo rispetto al sostantivo, fa dedurre chiaramente la sua origine normanna.

Ed ancora va evidenziato come il santo protettore di Chiaravalle, San Biagio, sia prettamente normanno. Basti pensare che San Biagio fu, non a caso, protettore della Contea d'Aversa, primo insediamento normanno nel Mediterraneo (1030)”.

Particolarmente suggestiva la digressione sulle abitudini alimentari trasferite dai Normanni nel nostro Sud. A cominciare dallo stoccafisso, tipico merluzzo norvegese che gli eredi dei Vichingi portarono con loro anche in Calabria, integrandolo come un elemento imprescindibile della nostra tradizione culinaria. Popolo di straordinario valore militare ma anche di saggezza e cultura, i Normanni, il cui segno indelebile caratterizza la storia della nostra regione e dell'intero Meridione.

Domani e dopodomani il clou delle “Giornate normanne” a Chiaravalle Centrale, con cortei, rievocazioni storiche in costumi d'epoca, rappresentazioni, l'allestimento di un vero e proprio campo militare e tanti momenti di gioco e spettacolo.

Parallelamente, tutti i ristoranti della città delle Preserre offriranno menù a tema a prezzi turistici.  

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A Chiaravalle Centrale domani “La grande notte dei Normanni”

“La grande notte dei Normanni”. La straordinaria rievocazione storica è in programma a Chiaravalle Centrale sabato 27 luglio. A partire dalle ore 15 partirà l'allestimento di un vero e proprio campo militare medioevale, con giochi, falconeria, tamburini, arcieri e artigianato, nel parco giochi di località Foresta.

Nella stessa data, per le vie del centro cittadino si snoderà un corteo in costumi d'epoca, a partire dalle ore 21, con centinaia di attori, figuranti, musici, danzatrici e azioni teatrali.

Partenza da località “Le Pietre” e arrivo nel piazzale del Liceo dopo avere attraversato tutto il corso principale della città delle Preserre. Parteciperanno al raduno associazioni pugliesi e lucane, l'Agorà di Chiaravalle e tanti volontari locali guidati da eruditi commenti storici.

Il corteo si ripeterà anche domenica 28 luglio, a partire dalle ore 17.30, seguendo lo stesso percorso. Domenica il campo militare sarà aperto al pubblico dalle ore 10 alle 19.

Parallelamente, nel corso del fine settimana, tutti i ristoranti della città delle Preserre offriranno menù a tema a prezzi turistici.  

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