“Calabria erotica”, sensibilità su tela. L’arte di Rossana Gambino conquista il pubblico calabrese

“Bellissime, sensuali, erotiche. Sanamente e gioiosamente”, questa la definizione dell’antropologo Vito Teti riferita alle dieci tele che compongono la personale di pittura dell’artista Rossana Gambino, ispirata dall’opera del padre Sharo, “Calabria erotica”, promossa dall’associazione “Sole Nero”, in esposizione al museo “Limen art” e realizzata con il patrocinio dell’ufficio di presidenza del Consiglio Regionale e con la compartecipazione della Camera di Commercio di Vibo Valentia.

Sabato scorso l’inaugurazione della mostra, visitabile fino al prossimo 29 maggio. Artisti, estimatori d’arte, rappresentanti delle istituzioni non hanno voluto mancare a questo appuntamento che segna il ritorno alla pittura dell'artista serrese. Vito Teti, a cui è stato affidato il compito di presentare la mostra, non ha mancato di sottolineare il talento artistico di Rossana, indirizzata alla pittura dal padre. L’antropologo ha svolto una lucida analisi sull’opera di Sharo Gambino, evidenziando la similitudine tra lo scritto e la riproposizione su tela dell’opera stessa.

Ad aprire le danze un magistrale reading di poesie di Sergio Gambino, che ha particolarmente appassionato il pubblico presente in sala. Poi una breve presentazione delle tele, ad opera di Salvatore Berlingieri, che ha definito la mostra “un racconto nel racconto; un’arte nell’arte, capace di provocare un sussulto emotivo”. Dieci tele, dunque, 180x130, attraverso le quali “Rossana Gambino racconta, con eleganti pennellate, un capolavoro della letteratura calabrese”.

Doveroso, da parte degli organizzatori, il ringraziamento a tutte quelle persone che a vario titolo hanno contribuito alla realizzazione dell’evento, in particolare al presidente della Camera di commercio, Michele Lico, che ha messo a disposizione gli spazi del museo Limen. Segno questo, hanno evidenziato gli organizzatori, di “un’attenzione particolare per il territorio e per l’arte, che stimola la crescita degli artisti calabresi”, un ringraziamento esteso “a tutto il personale dell’ente camerale”.

“Calabria erotica”, dunque, è la mostra nella quale la Gambino esalta la bellezza dell’eros con quella sensibilità che le è propria. Il pubblico in sala, attento ed assorto, non è stato per nulla avaro di applausi. Il punto emotivamente più alto lo si è raggiunto con l’intervento dell’artista, che ha inteso dedicare la serata alla madre Melina Ceraso. Rossana Gambino ha poi reso partecipe i presenti sulla motivazione che l’ha spinta a chiedere al professore Teti di presentare la mostra, spinta “dalla certezza che nessuno meglio di lui avrebbe potuto farlo, vista la fraterna amicizia che lo legava a mio padre”. Poi ha ricordato la telefonata tra lei e l’antropologo, in particolare una frase, “ha lasciato il segno ed ha fatto eco nella mia mente: quella di tuo padre è una presenza quotidiana per me”.

Anche per Rossana Gambino quella del padre è una “presenza quotidiana” e “nonostante la sua assenza fisica faccia ancora così male, allo stesso tempo sento e vedo la sua presenza. La sento e la vedo in mia madre, alla quale voglio dedicare questa serata, la sento e la vedo nell’immensa ricchezza che mi ha lasciato: le mie sorelle e mio fratello e l’ho sentita mentre guidava la mia mano nella realizzazione di queste opere. Si perché forse non tutti sanno che Sharo Gambino oltre ad essere un grande uomo di cultura era anche nella pittura che esprimeva la sua sensibilità e la sua nobiltà d’animo. Più volte mio padre, il mio maestro d’arte e di vita, ha espresso il desiderio che fossi io a completare questo suo percorso artistico che per vari motivi, seppur a malincuore, aveva abbandonato. Quasi come se fosse un passaggio del testimone, un’altra bellissima eredità.  Anche per questo motivo, sperando di non peccare di presunzione, ho deciso rubargli le prime lettere del nome che, insieme alle mie, lo ricompletano, riportando quindi su ogni tela il suo nome fuso al mio, con un lavoro realizzato insieme, come a voler indicare quella presenza quotidiana di cui parlavo prima”.

Per Rossana Gambino, dunque, “il ripercorrere attraverso la pittura una sua opera letteraria è stato al tempo stesso completamento di questa simbiosi ed inizio di un nuovo percorso, oltre che un grande onore per me. Vissi d’arte, vissi d’amore era il pensiero che più di altri aveva fatto proprio ed è stato così... Ha vissuto d’arte e d’amore. Anche così voglio renderti onore Papà... Vivendo d’arte e d’amore come te e per te...”. L’interminabile applauso ha preceduto il tradizionale taglio del nastro rosso, per consentire al pubblico l’accesso alla “Galleria nera” per ammirare le opere esposte.

A conclusione dell’inaugurazione di un evento che ha lasciato il segno una deliziosa degustazione di prodotti vegani, sapientemente preparati da Annagioia Gaglianò, fondatrice dell’associazione “Vegando in Calabria”. Un buffet che ha fatto maturare nei presenti la convinzione che è possibile nutrirsi in maniera del tutto alternativa senza rinunciare ai sapori. La mostra potrà essere visitata fino al 29 maggio in orario di apertura della Camera di commercio.

  • Published in Cultura

"Calabria erotica", sensibilità su tela. Sabato al museo “Limen art” personale di pittura di Rossana Gambino

Un racconto nel racconto prende forma quando la penna incontra il pennello. Un racconto nel racconto, quando i versi diventano immagini, riportate su dieci tele, formato 180x130. Da questo incontro l’idea di raccontare, ad olio, un capolavoro della letteratura calabrese.

L’artista Rossana Gambino racconta, percorre un nuovo sentiero, inesplorato, per lasciare il segno. Con lei la letteratura e la poesia incontrano la pittura. L’eros diventa poesia, approda in quella stanza dedicata alla contemplazione del bello. Con lei l’eros diviene sensibilità su tela. Diventa delicato racconto di passione. Passione che abbraccia l’eleganza. Quando la penna incontra il pennello rappresenta un percorso innovativo che amalgama sapientemente la letteratura con la pittura.

Rossana Gambino ripubblica su tela l’opera postuma dell’adorato padre Sharo Gambino. Ripubblica su tela un capolavoro della letteratura calabrese e lo presenta al pubblico sabato prossimo (29 aprile) con l’apertura della mostra “Calabria erotica”. L’appuntamento è alle 18 alla Camera di commercio di Vibo Valentia. Un racconto nel racconto, impreziosito dalla presentazione della mostra a cura dell’antropologo Vito Teti, il quale, insieme alla pittrice Rossana Gambino, introdurrà i presenti in un viaggio entusiasmante e ricco di emozioni. Ad arricchire ulteriormente la serata il reading di poesia con Sergio Gambino, accompagnato dalla musica di Mariolino Latella. Non ultimo, tanto per aggiungere qualcos’altro di “innovativo”, un delizioso buffet vegano preparato dalle sapienti mani di Annagioia Gaglianò, fondatrice dell’associazione “Vegando in Calabria”.

Un evento d’arte reso possibile, affermano gli organizzatori, grazie alla sensibilità e alla disponibilità del presidente della Camera di commercio, Michele Lico, e allo staff dell’ente camerale.

Rossana Gambino, la definizione è della sorella Marinella, è “dotata di un non comune talento figurativo e di una fertile sensibilità d’artista. Capacità che, negli anni, coltivate con pervicacia, sono state il centro di una maturazione personale e di un progetto di vita, di veicolo di affetti familiari, nonché la forma di un legame con i luoghi di appartenenza”.  L’artista, quindi, sceglie un capolavoro della letteratura Calabrese dove “il tema dell’eros diventa indagine sui sentimenti umani, sui costumi popolari e sulla figura della donna, oggetto e vittima del desiderio maschile… ” Così dall’incontro di due artisti diversi e simili allo stesso tempo, Sharo e Rossana, padre e figlia, prende vita un evento culturale unico nel suo genere. Un’arte nell’arte, l’arte che incontra l’arte, la penna che incontra il pennello, Sharo che incontra Rossana, la letteratura che incontra la pittura, per regalare un sussulto di emozioni visive, perché la “Calabria erotica” di Rossana Gambino è arte nell’arte, provocazione culturale, sensibilità su tela, raffinata eleganza.

  • Published in Cultura

Serra, nasce l'associazione culturale "Sole Nero"

Riceviamo e pubblichiamo.

Valorizzare l’arte in tutte le sue diverse forme espressive; costituire un punto di incontro per gli artisti calabresi; riaccendere i riflettori per rilanciare la cultura come momento aggregante e stimolo per l’economia: sono questi alcuni degli obiettivi che si prefigge l’associazione di volontariato culturale “Sole Nero”, costituita nei giorni scorsi a Serra San Bruno e che vede tra i promotori l’artista, figlia d’arte, Rossana Gambino, il giornalista Salvatore Berlingieri e alcuni giovani accomunati dalla passione per la cultura. Uno spazio reale, dunque, per facilitare il confronto tra gli artisti locali, avviando anche percorsi di sperimentazione con la letteratura e la poesia calabrese. Un progetto ambizioso, che nasce in terra di Calabria, per diffondersi nel resto del Paese e proiettare l’immagine di una regione che vuole fare della cultura il suo punto di forza.

Originale l’iniziativa scelta dal sodalizio per presentarsi al pubblico calabrese. Un titolo che fa subito pensare ad un dialogo culturale tra due persone: “Quando la penna incontra il pennello”, che inaugura un nuovo percorso artistico, fondendo sapientemente la letteratura con la pittura. Una trasposizione su tela dell’opera “Calabria erotica” di Sharo Gambino, che sarà allestita a Vibo Valentia nei prossimi giorni. La mostra vuole segnare l’avvio di un percorso innovativo, amalgamando, fondendo sapientemente la letteratura con la pittura. Il tutto prendendo spunto da “un’antologia di letteratura calabrese erotica”, dove, per come si legge nell’opera oggetto di studio, “il tema dell’eros diventa indagine sui sentimenti umani, sui costumi popolari e sulla figura della donna, oggetto e vittima del desiderio maschile… L’eros è visto come energia potente e vivificante, gioco e divertimento, simbolo di una cultura popolare che trae proprio dalle emozioni primitive il suo vigore e il suo felice spazio di libertà, espresso con voce anarchica e trasgressiva”.

A trasportare su tela l’opera del grande scrittore calabrese sarà Rossana Gambino, dotata, come è stata definita dalla critica, “di un non comune talento figurativo e di una fertile sensibilità d’artista. Capacità che, negli anni, coltivata con pervicacia, sono state il centro di una maturazione personale e di un progetto di vita, di veicolo di affetti familiari, nonché la forma di un legame con i luoghi di appartenenza”.

 

Un evento nell’evento, dunque, che coniuga la letteratura con la pittura, lasciandosi contaminare anche dai versi della poesia popolare, e che segna il ritorno all’arte di Rossana Gambino, pronta a stupire ancora una volta il pubblico con il suo estro creativo e la sua capacità di suscitare emozioni forti. 

  • Published in Cultura
Subscribe to this RSS feed