Bloccata la fuga di due detenuti da un carcere minorile in Calabria

Gli agenti della Polizia Penitenziaria sono riusciti ad impedire che due detenuti evadessero dal carcere minorile. A dare la notizia dell'episodio, verificatosi a Catanzaro, sono stati Damiano Bellucci e Giovanni Battista Durante, rispettivamente Segretario nazionale e Segretario generale aggiunto del Sindacato autonomo di Polizia Penitenziaria (SAPPE). Originari del Maghreb, uno di essi ha già raggiunto la maggiore età, hanno provato a scappare durante il loro accompagnamento in un locale interno dove avrebbero dovuto svolgere il lavoro quotidiano. Spintonato il poliziotto, si sono dati alla fuga riuscendo anche ad oltrepassare il muro ed a raggiungere l'esterno della struttura. E' lì che la loro corsa è finita grazie al pronto intervento degli agenti. "Agli operatori - è il commento di Bellucci e Durante - va il nostro plauso, sia per come si sono comportati sia per l'operazione della scorsa settimana quando hanno sequestrato droga occultata in un pacco destinato ad un detenuto. Tutto questo dimostra la pericolosità di molti ristretti anche nelle carceri minorili, dove, tra l'altro, possono permanere fino a 25 anni; un assurdo giuridico, frutto di un provvedimento recente".

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Ragazza precipita nel tentativo di fuga da una casa famiglia

Una quindicenne, nel tentativo di fuggire dalla casa famiglia in cui vive, è precipitata da un'altezza di dieci metri fratturandosi una gamba e procurandosi un trauma cranico oltre a numerosi lividi. La giovane, di origini eritree, è incorsa nella caduta mentre stava scavalcando un muro della struttura che si trova a Cosenza. Necessario il suo accompagnamento all'ospedale "Annunziata". Insieme a lei anche la sorella, riuscita ad aggrapparsi al muro, era intenzionata a scappare per ragioni che sono al momento sconosciute. Per soccorrere le due ragazze sono intervenuti agenti di Polizia, personale sanitario e Vigili del Fuoco. 

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