Un altro antimafia segue cena

Hanno beccato un altro antimafia segue cena: tale Claudio La Camera, presidente di un sedicente “Museo della 'ndrangheta”, è indagato, lui e chi lo ha pagato, la Giunta Scopelliti. E anche consulente dell'ONU, altra manica di approfittatori. Ovvio che il La Camera e la Giunta Scopelliti sono innocenti, innocentissimi fino a sentenza definitiva, e appelleranno alla Corte Europea… anzi, all’ONU, di cui il presunto ladrone è consulente. Né io faccio il questurino o il giudice, e non m’interessa la sentenza: faccio un discorso politico. La Giunta Scopelliti una bella mattina stanziò parte dei 900.000 euro, e li stanziò per l’antimafia. Seguirono cene che neanche Lucullo ed Eliogabalo. Cosa intendo per cene? Alla lettera, cene. Metaforicamente, marce, convegni, libri, film, canzoni, tarantelle, e progetti a scuola, tanti, tanti progetti… e giù carriere, elezioni, fama, gloria, inviti… Novecentomila euro! Poi andavi a proporre un qualcosa di culturale sul serio, e all’assessorato ti accoglievano con larghi sorrisi e la desolante conclusione “Non ci sono fondi”. Esempio, comitato Sirleto: eccetera. Il presunto mascalzone che faceva di bello? Gestiva un Museo della mafia. Non sto scherzando, davvero un museo della mafia: coppole, lupare, pallottole, pelli di capra di Polsi, foto di detenuti, pizzini? Quanti bei soldi costarono, tutti questi gingillini? Chi ha pagato che? E l’ONU, che gliene fregava all’ONU della consulenza di costui? E gli passava soldi, l’ONU? Insomma, se un giudice si vuole divertire, ce n’è di materia! E così questo presunto losco figuro va ad aggiungersi alla Canale che recitava a teatro ingioiellata con i soldi dell’antimafia e a tanti altri. Io, fossi nella toga della magistratura, in particolare in quella della Corte dei conti, mi farei una spulciatina di tutti i 900.000 euro, dove sono finiti. Storia, geografia, letteratura, centenari? Non c’erano fondi! Per il Museo antimafia e i baffi di don Momo, 900.000 euro! Ecco un esempio di soldi gettati via al vento.