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Donna di 88 anni picchiata e uccisa in casa, arrestate tre persone

La Polizia di Stato ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, su ordine della Procura della Repubblica di Reggio Calabria, nei confronti di altrettante persone ritenute responsabili di omicidio preterintenzionale e rapina aggravata, nonchè di reati predatori compiuti ai danni di donne ed anziani.

L’indagine condotta dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria ha consentito d'individuare un gruppo di presunti rapinatori che lo scorso ottobre avrebbe brutalmente aggredito in casa una pensionata reggina di 88 anni, provocandone la morte.

Per gli investigatori, gli arrestati si sarebbero introdotti nell’appartamento dell’anziana donna e per appropriarsi di cospicue somme di denaro che teneva nascoste in casa, non avrebbero esitato a picchiarla selvaggiamente fino a provocarne la morte.

L’allarme al 113 era stato dato da alcuni familiari della vittima, che non vedendola arrivare ad un incontro domenicale, erano andati a cercarla a casa, dove l’avevano trovata sul pavimento della camera da letto priva di vita.

Nel corso dell'operazione, denominata "Malanova", gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno tratto in arresto Massimo Berlingieri, di 44 anni, Benito Alessandro Bevilacqua, di 24 anni e Patrizia Caristo, di 30 anni. 

Decisive per far luce sul delitto dell’ottantenne si sono rivelate le intercettazioni e le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza.

 

Stava per salire su un autobus con oltre 400 grammi d'eroina, arrestato

I finanzieri del Gruppo di Sibari, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un cittadino pachistano che trasportava, in uno zaino, 440 grammi di eroina suddivisa in 55 ovuli ancora sigillati.

I baschi verdi, con l’ausilio dell’unità cinofila, hanno sorpreso l'uomo a Trebisacce mentre stava per salire su un autobus di linea, proveniente da Cosenza e diretto a Forlì.

Nel corso del controllo cui è stato sottoposto, il cittadino pachistano è stato trovato in possesso dello stupefacente, nascosto nelle tasche di un pantalone, custodito nel suo zaino.

Su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Castrovillari, è stata inoltre effettuata una radiografia addominale presso il locale nosocomio, al fine di accertare la presenza di ulteriori ovuli ancora non espulsi, i cui esiti non hanno evidenziato corpi estranei all’interno dell’addome del fermato.

Dopo aver sequestrato l'eroina, i militari hanno arrestato il cittadino pachistano, con l'accusa di traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope.

Dopo le formalità di rito, l'uomo è stato tradotto presso la casa circondariale di Castrovillari..

Con il quantitativo di eroina trafficato, considerando i successivi “tagli” cui viene ordinariamente sottoposta la sostanza stupefacente, sarebbero state realizzate circa 2200 dosi, che avrebbero portato nelle tasche della criminalità organizzata circa 110 mila euro.

 

Giovane di Fabrizia trovato morto in casa nel vercellese

Un 34enne, Cosimo Demasi, originario di Fabrizia, è stato trovato morto nella sua abitazione di Crescentino, in provincia di Vercelli.

A fare la scoperta sono stati i vigili del fuoco e gli uomini delle forze dell’ordine, intervenuti in seguito ad una segnalazione fatta dai familiari.

Il giovane, che viveva da solo, da alcuni anni si era trasferito in Piemonte per motivi di lavoro.

 Per chiarire le cause del decesso è stata disposta l’autopsia, tuttavia l’ipotesi più plausibile è che il decesso possa essere stato provocato da un malore.

"Robin Hood", la Cassazione conferma il sequestro di 237 mila euro a Nazzareno Salerno

E’ stato confermato dalla Cassazione, il sequestro in via preventiva della somma di oltre 237 mila euro all'ex assessore regionale al Lavoro, Nazzareno Salerno.

Il politico serrese, che attualmente ricopre il ruolo di consigliere regionale di Forza Italia, nel febbraio dell'anno scorso è finito in carcere nell'ambito dell’inchiesta "Robin Hood".

In particolare, l'inchiesta avrebbe permesso di documentare l’illecita gestione dei fondi europei destinati al sostegno economico delle famiglie in difficoltà.

Secondo l’accusa, Salerno avrebbe favorito la nomina dei cinque componenti del Comitato di gestione del Credito sociale "esclusivamente per motivi personali e privati”.

Lo scorso 10 gennaio Salerno e gli altri indagati sono stati rinviati a giudizio dal gup di Catanzaro Claudio Paris. Il processo inizierà il prossimo 5 aprile.

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