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Sorpreso con alcune dosi di eroina e marijuana, in manette 29enne

Un 29enne, P.F., è stato arrestato dalla Polizia di Stato a Crotone, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L’uomo è stato sorpreso, durante i controlli effettuati nell’ambito del piano d’azione nazionale e transnazionale denominato “Focus ‘Ndrangheta”, in possesso di alcune dosi di eroina e marijuana.

In particolare, durante una perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto 15 bustine di cellophane termosaldate contenenti poco meno di 6 grammi di “eroina” ed uno di marijuana; bilancini di precisione e materiale vario, destinato al confezionamento.

Nascondeva droga nella pattumiera, arrestato

Un 36enne, V.A., è stato arrestato in flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.

L'uomo è stato arrestato nell'ambito di un'operazione condotta dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Corigliano Calabro, nel corso della quale sono state effettuate diverse perquisizioni in alcune palazzine di contrada Fabrizio, a Corigliano Calabro.

In particolare, nell'abitazione dell'arrestato è stata trovata una chiave accuratamente occultata all’interno di un nascondiglio ricavato in un ripostiglio.

Presa la chiave, i militari hanno scoperto che apriva la porta un magazzino posto vicino all’abitazione ed utilizzato in modo esclusivo dal pregiudicato.

Mentre i militari hanno iniziato la perquisizione del locale, il 36enne si è diretto verso una pattumiera e dopo aver sollevato il sacco nero della spazzatura, ha preso due grandi buste sigillate in plastica e le ha consegnate ai carabinieri.

All’interno c’erano oltre 200 grammi di marijuana.

V.A., è stato arrestato, quindi, in flagranza di reato per detenzione illecita ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.

Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

 

Dal Pakistan alla Calabria con 42 ovuli di eroina in corpo: arrestato corriere della droga

Era partito in aereo dal lontano Pakistan accompagnato dal figlio ancora minorenne, sono atterrati a Milano e da li, a bordo di un autobus di linea, sono giunti all'alba alla loro destinazione finale: Sibari, nel cosentino.

Fin qui niente di strano, sembra la storia di un viaggiatore comune, uno dei tanti partiti dalla propria patria in cerca di fortuna in terra straniera; qualcosa però va storto. Nel piazzale degli arrivi degli autobus, antistante la stazione ferroviaria di Sibari, c'erano gli uomini della Guardia di Finanza con l'unità cinofila al seguito che stavano eseguendo i controlli di routine. Alla vista dei militari l'uomo, K.M. di 41 anni di origine pakistana, ha tradito un certo nervosismo, immotivato secondo i finanzieri; da li scatta il controllo dei documenti prima e, con l'aiuto del cane antidroga, dei bagagli poi.

Il pastore tedesco non ha esitazioni e si pianta davanti alle valige che il passeggero porta con se. Una volta perquisito lo zaino i finanzieri hanno rinvenuto 420 grammi di eroina purissima contenuti in 42 ovuli sigillati. Ad un successivo e più attento esame dei documenti di viaggio, dove l'uomo risultava partito dal Pakistan ed arrivato in Italia passando per Dubai, ai militari è stato chiaro che il viaggiatore aveva fatto da corriere e molto probabilmente aveva ingerito gli ovuli per eludere i controlli negli aeroporti.

Il pakistano è stato arrestato per traffico e detenzione illecita di stupefacenti e rischia ora una pena che va da un minimo di 6 ad un massimo di 20 anni di reclusione, mentre lo stupefacente è stato sequestrato assieme ai telefonini che l'uomo aveva con sé.

Il figlio minorenne che viaggiava con l’uomo, risultato estraneo ai fatti, su disposizione della Procura del Tribunale dei Minorenni di Catanzaro è stato affidato alla mamma che risiede a Cassano allo Ionio.

Il quantitativi di eroina intercettato, considerando i “tagli” successivi a cui viene di solito sottoposto avrebbe consentito di realizzare circa 2000 dosi, per un guadagno della criminalità organizzata che si aggira intorno ai 100 mila euro.

 

Smaltimento illecito di rifiuti, denunciato titolare di un allevamento

I carabinieri forestale delle Stazioni di Montalto e Cerzeto hanno sequestrato una concimaia e alcuni capi bovini in una azienda zootecnica di Torano Castello, in provincia di Cosenza.

I militari hanno denunciato, anche, il proprietario per smaltimento illecito e abusivismo edilizio.

Il sequestro è stato effettuato durante un controllo, nel corso del quale è stato constatato che l’allevamento era privo di una vasca per lo stoccaggio dei liquami zootecnici e dei letami prodotti.

Il letame era, infatti depositato, in una concimaia, realizzata abusivamente, e poi sversato sul terreno senza le necessarie impermeabilizzazioni e canalizzazioni. Il percolato, attraverso un fosso di scolo, confluiva quindi nel torrente Finita.

I militari hanno, infine,constatato che il titolare dell’azienda non era in possesso di alcuna autorizzazione per l’utilizzazione agronomica e lo scarico dei reflui.

Le deiezioni animali erano stoccate in una concimaia e una parte veniva sversata sul suolo, senza alcun accorgimento idoneo a prevenire rischi igienico sanitari.

Durante i controlli svolti con personale del servizio veterinario, i carabineri forestale hanno trovato nella stalla otto bovini di cui non era stata comunicata l’esistenza.

Oltre al sequestro della concimaia e dei liquami, i militari hanno sequestrato alcuni capi di bestiame e elevato sanzione amministrative per 1.600 euro.

Il sequestro è stato convalidato dalla Procura della Repubblica di Cosenza.

 

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