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Allontanate Zimbalatti da quel cestino di Roma e informatelo: Reggio è sudicia

Sì, qualcuno riesce, con soave indifferenza, a scendere financo sotto la soglia minima della decenza e lo fa pubblicamente, senza remore, insensibile ai limiti imposti dal senso del pudore che dovrebbe accompagnare come un'ombra un qualsiasi amministratore di una città disastrata e lercia come Reggio Calabria. A gravarsi dell'ingrato compito di oltrepassare la linea gialla dell'irresponsabilità, personale e politica, è stato (questa volta) Nino Zimbalatti, che della Giunta Falcomatà è delegato all'Ambiente (?), Sport, Salute e Benessere (??), Igiene Pubblica (???) e Decoro Urbano (????). Scartando le sparute truppe composte da manichei ossessionati dal passato ed in servizio permanente effettivo (per amore di verità più attivi sui social network che face to face), neanche le forze speciali dei migliori eserciti del mondo riuscirebbero a scovare un solo reggino disposto, anche sotto la concreta minaccia di essere torturato, a sostenere la tesi che la città si presenti, agli occhi ed al naso, con un livello di pulizia appena superiore ad un qualsiasi slum africano. Eppure, anche davanti ad uno scenario immondo (in tutti i sensi) di cui è direttamente colpevole, l'augusto rappresentante dell'Esecutivo di Palazzo San Giorgio ha trovato la via rapida per una caduta di stile che la dice lunga, per l'ennesima volta, sullo  standard medio dell'attuale classe politica reggina (al netto, è sempre opportuno precisarlo, delle lodevoli eccezioni presenti, in corpo, in spirito e con la schiena ben dritta). L'incredulità per la performance è ingigantita dalla circostanza che "il nostro" dovrebbe essere, per anagrafe e storia politica, la chioccia dei giovani virgulti vaganti lungo i corridoi municipali. Ma a scivolare nel cassonetto, sempre pieno, dell'assalto, ottuso ed irrispettoso, nei confronti degli avversari è stato proprio lui, l'unico in tutta Italia che, per il ruolo assunto in seno all'Amministrazione di Reggio Calabria, avrebbe dovuto inchinarsi al buongusto, mai sufficiente, del silenzio. Nel cuore della notte tra il 4 ed il 5 luglio l'attento osservatore dell'altrui sporcizia ha pubblicato su Facebook una foto che immortala un cestino nel cuore di Roma, colmo fino a traboccare sul marciapiede, di cartacce e lattine.. Una scena che la Capitale non può e non deve permettersi di regalare né oggi né mai, ma il lascito delle fallimentari gestioni di centrodestra e centrosinistra è talmente ingombrante da aver offerto nel corso degli anni chicche ben più indegne di quella propinata da Zimbalatti. Fosse stato un qualsiasi cittadino dell'Urbe a lamentarsi poco male: certo, sarebbe stato difficile non porsi delle domande su buona fede ed onestà intellettuale, ma, è noto, la fredda analisi e la lucida riflessione analisi sono articoli che non vanno di moda in un'epoca dominata dalla bieca faziosità. Ma che, addirittura, l'assessore all'Igiene (????) ed al Decoro Urbano (?????) di Reggio Calabria si permetta di ironizzare su un cestino colmo, dimenticando la vergogna che ricopre ogni angolo, ogni strada, ogni zona della città dello Stretto ridotta ad enorme discarica abusiva (metropolitana, però), è un lusso non concessogli. Un attacco scomposto,  rivolto al Movimento 5 Stelle che, innocuo dettaglio per "Zimba", soltanto a partire dalla giornata di domani consacrerà il trionfo elettorale nella Città Eterna con la prima seduta del Consiglio Comunale e contestuale presentazione della Giunta che affiancherà Virginia Raggi in una battaglia estenuante. Una sfida da far tremare i polsi, il cui esito non è scontato, e finalizzata a restituire dignità ad una Roma che, citando De Gregori, "sembra una cagna in mezzo ai maiali". Zimbalatti e compagni, da una parte, si esercitano nella patetica cantilena quotidiana secondo cui in riva allo Stretto il "male assoluto" è incarnato dalle nefandezze risalenti all'era scopellitiana che riverberano effetti devastanti anche a distanza di anni. Una nenia talmente noiosa da provocare gravi amnesie relative a fatti di vita vissuta, compreso quello di essere titolari della gestione amministrativa dell'Ente da ormai 20 (venti) mesi. Certo, i risultati imbarazzanti fin qui ottenuti non aiutano a riacquistare la memoria. Dall'altra, ed il cattivo gusto esibito nell'occasione dal rappresentante della Giunta Falcomatà è emblematico, si scagliano contro un'Amministrazione che non ha ancora assunto le redini di un'altra città, peraltro "leggermente" più complicata da governare. La preoccupazione maggiore che se ne ricava, tuttavia, è di diverso tenore: se un assessore reggino (ad Ambiente, Igiene e Decoro Urbano) manifesta il proprio stupore scandalizzato per un cestino nel centro di Roma dal quale fuoriescono cartacce e lattine, è lui stesso, inconsapevolmente, ad apporre la propria firma sulla tumulazione della sua città seppellita da distese di rifiuti. E' lui stesso  a consegnare ai posteri la certificazione originale alla tesi, rifiutata con veemenza dagli autoctoni nemici della barbarie incivile, che vuole Reggio città della "Zimba".

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Parco Caserta, assessori Zimbalatti e Muraca a muso duro contro Dieni (M5S)

"A chi chiede gli atti la grillina Federica Dieni? E, soprattutto, per farne cosa? La Deputata a cinque stelle - si domandano gli assessori comunali di Reggio Calabria, Antonino Zimbalatti e Giovanni, Muraca, rispettivamente titolari delle deleghe allo Sport ed alla Legalità - ritiene forse di essere al di sopra della legge? O semplicemente ignora che la vicenda del Parco Caserta è quanto di più limpido si possa immaginare considerando che la struttura è stata affidata attraverso un bando pubblico gestito dalla Suap e sul quale si sono espressi fior di magistrati che hanno respinto, uno dopo l’altro, tutti i ricorsi presentati dopo l'assegnazione? Non sta certamente a noi difendere l’operato della magistratura, ma riteniamo inaccettabile che una Deputata della Repubblica, si spinga ad una dichiarazione pubblica in cui mette in discussione gli atti prodotti dai magistrati del Consiglio di Stato che, nel giugno dello scorso anno, hanno respinto il ricorso 1020 del 2015, proposto dalle Società non vincitrici del bando, tra le quali peraltro è presente anche la Società Sportiva Calabria, che si è resa protagonista delle dichiarazioni apparse sulla stampa negli ultimi giorni.  A leggere le dichiarazioni della Deputata sembra quasi che il Comune di Reggio Calabria - argomentano i due esponenti della Giunta Falcomatà - abbia operato una scelta arbitraria per l’affidamento della struttura. La Dieni probabilmente disconosce i contenuti dell’iter, proceduralmente ineccepibile, che ha preceduto l’affidamento del Parco Caserta, e quindi non sa che il Comune si è limitato semplicemente a prendere atto del vincitore del bando pubblico. Così come certamente disconosce il fatto che il Comune di Reggio Calabria, proprio per venire incontro alle esigenze sottolineate dal movimento del pattinaggio reggino, ha disposto tutti gli atti, sempre privilegiando la strada del dialogo, per individuare una soluzione alternativa in attesa del termine dei lavori sulla struttura, che sarà interamente riqualificata e riconsegnata alla città dall'ATI vincitrice del bando.  A questo proposito, lo diciamo più a beneficio dei cittadini che della Deputata Dieni, che sull’argomento evidenzia assoluta ignoranza, è bene affermare pubblicamente che a seguito delle numerose riunioni con i rappresentanti della Federazione Italiana Hockey e Pattinaggio, il Comune di Reggio Calabria ha individuato la soluzione temporanea più idonea a garantire le esigenze sollevate". "Una soluzione, peraltro già condivisa con i rappresentanti del movimento sportivo, che nei giorni scorsi, anche pubblicamente, hanno riconosciuto - assicurano i due rappresentanti dell'Esecutivo cittadino - l'impegno del Comune sulla vicenda".

 

Rifiuti, l'impianto di Sambatello riparte dopo l'emergenza maltempo

"L’impianto di Sambatello è tornato in funzione. Nonostante i gravi danni del maltempo, dopo l’allerta livello rosso, siamo riusciti a riaprire in meno di 24 ore. E questo grazie al grande dinamismo dell’Amministrazione comunale e all’autorevolezza dimostrata dal sindaco nell’interlocuzione con la Regione Calabria". È quanto dichiara l’assessore all’Ambiente del Comune di Reggio Calabria Antonino Zimbalatti in merito alla riapertura dell’impianto di trattamento rifiuti cittadino dopo il periodo di interdizione dovuto all’emergenza maltempo. "Il sopralluogo con i tecnici della Regione, della Protezione Civile e con i vertici dell’azienda di gestione, ha dato esito positivo e già nel pomeriggio di ieri l’impianto è tornato a funzionare - ha aggiunto l’assessore - nel frattempo, tra sabato e martedì, la raccolta non si è fermata. Grazie all’ottima interlocuzione instaurata con la Regione, abbiamo proseguito i conferimenti all’impianto di Gioia Tauro, seppure ad una quantità ridotta. Circostanza, quest’ultima, che ha prodotto una giacenza in strada che sarà immediatamente smaltita in questi giorni". "In altri momenti storici - ha dichiarato l’assessore - gli eventi meteorologici straordinari che hanno colpito la nostra città e tutta l’area sud della Calabria avrebbero provocato uno stop dell’impianto chissà per quanto tempo. Con il nostro intervento, grazie al gran lavoro dei tecnici e alla prontezza del sindaco Falcomatà che si è immediatamente attivato nel confronto con la Regione, il problema è stato risolto in poche ore". "Inoltre - ha aggiunto Zimbalatti - la quota sempre crescente di raccolta differenziata che siamo riusciti ad ottenere, ci ha consentito di abbassare le quantità di scarico quotidiane, da una media di circa 230 tonnellate a circa 180 tonnellate al giorno. Una riduzione sensibile nella produzione e nel conferimento di rifiuti che ci consente una gestione più agevole dei momenti di criticità, una riduzione dei costi e conferimenti più veloci anche quando l'impianto si ferma per il maltempo". Nel frattempo - conclude l’assessore - stiamo lavorando, in sinergia con i Dipartimenti regionali, per la messa in sicurezza definitiva dell’area di Sambatello dal punto di vista idrogeologico e contemporaneamente abbiamo previsto l’ipotesi di disporre una seconda via d’accesso all’impianto dal lato ovest per evitare che il maltempo ne limiti la funzionalità".

 

Zimbalatti rintuzza gli attacchi: "Il Granillo non è stato concesso gratuitamente"

In merito alle dichiarazioni del Presidente Carlo Colella del Circolo Velico Reggio, l’assessore comunale allo Sport di Reggio Calabria, Antonino Zimbalatti, ha diffuso una nota di replica in cui si legge: "Lo stadio Oreste Granillo, è stato temporaneamente affidato alla società A.S.D. Reggio Calabria, per lo svolgimento delle partite di campionato e coppa Italia, per l’anno calcistico 2015/2016, a titolo “non oneroso”, cosa ben diversa dalla concessione gratuita. Ciò significa che tutte le spese relative alla manutenzione, saranno a carico della società richiedente. Tutto ciò fatto nella massima trasparenza e senza discriminare le altre società calcistiche del territorio. Questo è stato possibile grazie al regolamento che permette l’affidamento annuale alle federazioni o società eventualmente richiedenti, visto le condizioni del bilancio comunale non ne permette la gestione da parte dello stesso ente. Per quanto riguarda il caso specifico dello stadio comunale Oreste Granillo, la società A.S.D. Reggio Calabria, inoltre, sarà tenuta a riconoscere al Comune una percentuale del 5% per manifestazioni sportive diverse dal campionato di categoria. Il Comune si riserva, inoltre, la possibilità di utilizzare la struttura qualora ne avesse bisogno, per quattro giorni al mese.  Pertanto, stia tranquillo il Presidente Colella, al di là di false interpretazioni tendenziose, che il punto di forza dell’Amministrazione Falcomatà è la trasparenza e la legalità  con parità di trattamento per tutte le associazioni e le società sportive".  "Ci preme sottolineare - rimarca il componente della Giunta Falcomatà -  la vicinanza dell’Amministrazione a tutte le società sportive, agonistiche e non, e come, per tale motivo, diversi sono stati gli interventi effettuati agli impianti sportivi comunali proprio per favorire lo sport e consentire a tutti i cittadini di poterlo praticare, in quanto motivo di aggregazione e svago, non ultimo la previsione, all’interno del piano triennale, di oltre 100 mila euro per gli impianti sportivi".

 

 

Zimbalatti disponibile ad intitolare la Curva Sud della Reggina a Filippo Schipani

"In riferimento alla nota del consigliere comunale Riccardo Mauro, alle richieste del mondo sportivo e specificatamente a quelle dei tifosi reggini, l’assessorato allo Sport che mi onoro di rappresentare - assicura Antonino Zimbalatti - si adopererà affinché si possa procedere all’intitolazione della Curva Sud dello stadio Oreste Granillo, all’amico, nonché Ultrà e grande tifoso amaranto, Filippo Schipani, che ci ha prematuramente lasciati. Saranno attivate, pertanto, tutte le procedure amministrative perché ciò possa avvenire nel più breve tempo possibile. Facciamo rivivere il ruggito della “tigre”.

 

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